Il ciclo di Deming (PDCA) nasce nel mondo della qualità ed intende modellizzare il processo di miglioramento continuo della qualità interna ad una data organizzazione.
In particolare, questo processo si suddivide in 4 step sequenziali e ciclici:
- Plan: la pianificazione e programmazione. Che fare? Come? Quando? Con quali obiettivi?
- Do: l’esecuzione dei programmi, l’attuazione dei processi pianificati
- Check: la valutazione dei risultati ottenuti
- Act: l’azione per migliorare quindi il processo
Di fatto, il ciclo di Deming è riadattabile in qualsiasi processo che tende al miglioramento continuo. E’ cos’è un piano di personal-marketing professionale se non un processo di miglioramento continuo del proprio agire da professionista?
Proviamo quindi a rivisitare il PDCA riadattandolo ad una finalità di Personal Marketing per lo psicologo:
In pratica si aggiunge uno step, quello dell’analisi, assolutamente necessario per qualsiasi progetto di marketing personale, ma anche aziendale!
Vediamo quindi in estrema sintesi i 5 step con le relative voci:
1. Analyse
E’ la fase di analisi dello scenario in cui lo psicologo raccoglie tutta una serie di informazioni sui suoi diversi contesti di interesse, opera una vera e propria mappatura territoriale. Quanto più approfondita e ben fatta sarà l’analisi, tanto più efficace risulterà il Personal Marketing Plan.
- analisi del mercato dei servizi legati a salute e benessere psicologico,
- analisi dei target (clienti) a cui ci si intende rivolgere,
- analisi della concorrenza,
- analisi dei potenziali partner,
- auto-analisi sui propri aspetti personali, professionali e motivazionali.
2. Plan
E’ la fase strategica in cui, mediante il precedente lavoro di analisi, individuo il percorso da seguire, il punto da raggiungere e le modalità
- SWOT analysis: individuazione di punti forza, punti debolezza, opportunità e minacce del mio scenario di Personal Marketing,
- segmentazione dei target e posizionamento della propria offerta professionale,
- individuazione degli obiettivi personali, finanziari e di marketing,
- elaborazione delle strategie off-line ed on-line.
3. Do
E’ la fase operativa in cui concretizzo e do seguito a quanto pianificato nel precedente step
- attuazione del Marketing Mix (le 4P: Product, Price, Place, Promotion)
- networking
- eventi
- contenuti
- Internet
- ….
4. Check
E’ la fase di controllo e valutazione e comprende in particolare:
- rilevazione e controllo della soddisfazione dei clienti
- valutazione raggiungimento obiettivi ed eventuali correttivi
5. Act
E’ la fase di azione in cui si consolidano le migliorie e/o si riavvia il processo per nuovi miglioramenti
- se l’obiettivo è raggiunto si standardizza, consolida e proceduralizza,
- se l’obiettivo non è raggiunto si riattiva il ciclo analizzando con attenzione ciascun singolo step per individuare le case dell’insuccesso e ritarare il tutto
Questo in sintesi il processo di Personal Marketing Plan: un ciclio di miglioramento continuo finalizzato a pianificare e organizzare più efficacemente il proprio lavoro, migliorare la propria attività professionale ed anche ottenere maggiore gratificazione dal proprio lavoro di psicologo.
Avevi mai sentito parlare di Personal Marketing Plan?
Hai mai adottato strategie di questo genere nel tuo agire professionale?
Mi farebbe piacere avere un tuo commento su questo strumento e modalità di impostazione dell’attività professionale.
Grazie e buona vita,
Nicola :o)
0 risposte su “Il ciclo di Deming per il Personal-Marketing dello Psicologo”
Ciao Nicola,
non credo di avere mai utilizzato questi step in modo così specifico, nè avevo sentito parlare di PMP, ma leggendo la strutturazione del percorso da te illustrato, mi è venuto in mente il processo del Problem Solving. Se non ricordo male, anche in quel caso ci sono degli step precisi e delle fasi sequenziali da seguire nell’affrontare la risoluzione di un problema: “Dove trovare lavoro?? :o)
No, non ho mai usato intenzionalmente tali strategie nel lavoro professionale e nemmeno per gli aspetti pratici della mia vita… tuttavia, riflettendo, mi accorgo che è più una modalità acquisita nel mio essere persona, umana e professionista, che mi porta a osservare, organizzare, ragionare, soppesare, ipotizzare, sperimentare, valutare, modificare.
Mi sembra, però, un’ottima griglia di accompagnamento, perchè consente di non disperdere le energie e di avere tutti gli elementi a portata di mano.
grazie
mi chiedo….come mai secondo te i counselor invadono il campo della psicologia e tu puoi parlare di marketing? sei un marketer? laureato in economia?
eppure queste cose si studiano ad economia….
e si praticano in azienda.
ahahaha Paola, sei spassosissima, spero la tua fosse una battuta :o)
Allora, innanzitutto diverse Facoltà di Psicologia hanno indirizzi di Marketing e Comunicazione e comunque numerosi colleghi lavorano in azienda, addirittura occupandosi di marketing a diversi livelli
In secondo luogo lo Psicologo è una professione che ha una legge istitutiva, la 56/89, che ne definisce e tutela i confini, mentre il “marketer”… boh… dicci tu ;o)
E da ultimo, un conto è parlare di una cosa o apprenderla per utilizzarla internamente al proprio profilo professionale, un altro è costruirci una professinoe altra, pseudo… ad es. posso fare un corso sul fiscale o sul legale per migliorare la mia professione di psicologo, ma non posso certo mettermi a fare il commercialista o l’avvocato… ah… il marketer sì!
buona vita
Nicola