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Cresce il consumo di antidepressivi

Gli italiani, durante i primi 9 mesi del 2014, hanno acquistato più antidepressivi, meno antibiotici e meno vaccini.

Questa è la foto scattata dal Rapporto Osmed 2014 dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).

Talmente ampio li consumo di antidepressivo da rappresentare “ad oggi una delle principali componenti della spesa farmaceutica pubblica”, sottolinea il direttore generale dell’Aifa, Luca Pani.

C’è stupirsi? Direi di no!

Già nel 2011 il Censis diffuse lo studio “La crescente sregolazione delle pulsioni” in cui si indicavano rabbia e depressione come i due tratti principali della crisi sociale che attraversava il paese.

Lo scorso 25 Novembre, The Economist – durante l’evento THE GLOBAL Crisis of Depression: The Low of the 21st Century? – affermava che in Europa vi sono 32 milioni di persone depresse per un costo (diretto ed indiretto) pari a 92 miliardi di euro ad anno.

Afferma la Ministra Beatrice Lorenzin: «Siamo di fronte a un problema non solo sanitario c’è un tema sociale dietro di forte disagio della popolazione, soprattutto giovane ed adolescente. Dovremo lavorare di più e meglio sul territorio. Potenziando i servizi di assistenza psichiatrica».

I ricercatori Sara Evans-Lacko e Martin Knapp, in uno studio pubblicato su PLOS One, spiegano come la depressione incide sulla produttività dei cittadini, facendo aumentare a dismisura i fondi necessari per le politiche statali di welfare, tra incremento dei costi per i servizi sanitari, incentivi per il collocamento dei disoccupati e il ricollocamento di chi, a causa della malattia, ha perso il lavoro (in Europa una persona su 10) e investimenti a favore delle politiche familiari e assistenza ai pazienti più gravi.

Lo studio “The economic cost of brain disorders in Europe” di J. Olesen parla, per l’appunto, di 92 miliardi di euro all’anno come costo sostenuto dall’Europa!

Curare la depressione costa poco rispetto ai costi diretti ed indiretti che genera!

Per avere un termine di paragone, costa un sesto di quello che costa trattare la schizofrenia, ovvero 700 milioni l’anno contro 5800 milioni

Perché allora farla diventare una malattia cronica? Perché permettere che devasti persone, famiglie e casse del Sistema Sanitario?

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