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Al Ministero dell’Istruzione per un progetto di contrasto alla violenza nella Scuola

Questo Giovedì 21 novembre 2019 si è tenuta la conferenza stampa di lancio del progetto sul tema della educazione e sensibilizzazione per prevenire la violenza nelle relazioni intime, in contesto scolastico.

Il progetto è promosso da MIUR – Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Università La Sapienza di Roma ed Ordine degli Psicologi del Lazio

https://www.facebook.com/piccinini.nicola/videos/10215850667995830/

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COUNSELOR: Il MinSalute chiede chiusura al Tavolo UNI

Il Ministero della Salute, accogliendo le istanze che abbiamo inviato come Ordine Psicologi Lazio, ha inviato nuova istanza di sospensione del tavolo di normazione della figura del counselor, attivo all’UNI – Ente di Normazione Italiano

Motivo? Perché in palese sovrapposizione con le professioni sanitarie dello psicologo, dello psicologo psicoterapeuta, del dottore in tecniche psicologiche e del medico psicoterapeuta.
La notizia è certamente positiva, tuttavia siamo in un work-in-progress che dobbiamo presidiare e sostenere, per portarlo a definitiva chiusura. Ricordate che già a gennaio scorso il MinSalute inviò medesimo invito di chiusura del Tavolo Counselor in UNI e nonostante ciò siamo nuovamente qui?
Ebbene, che è successo e che sta succedendo?
Come forse ricorderai, lo scorso autunno 2018 l’Ordine Psicologi Lazio aveva provato a sollecitare il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (CNOP) affinché si attivasse presso il Ministero della Salute per far chiudere il tavolo counselor. Purtroppo il CNOP neppure risposte alle nostre istanze e così procedemmo noi Lazio a contattare direttamente il MinSalute, che accolse le istanze.
A quel punto il CNOP fu costretto a deliberare una formale presa di posizione ed il MinSalute inviò a Gennaio 2019, ad UNI, la richiesta di sospensione del tavolo counselor. Qui trovate tutti i passaggi, le date ed anche i documenti a protocollo di ciò che vado affermando: http://nicolapiccinini.it/counselor-esistenziale/2018/11/
Il MinSalute aveva fatto il suo dovere. Il CNOP, a quel punto, avrebbe dovuto presidiare l’effettiva chiusura del tavolo e, nel caso, continuare a far pressione al MinSalute. Ministero che, preso da mille questioni, non è assolutamente detto che stia a presidiare quotidianamente gli sviluppi della sua missiva ad UNI, doveva essere il CNOP ad occuparsene…
Sfortunatamente il CNOP di fatto non presidiò nulla…
L’UNI, da par suo, non solo non sospese i lavori pre-normativi del tavolo counselor, ma addirittura disconobbe la competenza del Ministero a pronunciarsi nel merito delle attività dell’Ente, nonostante ricadessero in ambiti di salute.

Vista la fatiscente azione del CNOP, l’Ordine Psicologi Lazio – in particolar modo grazie al lavoro dei colleghi Federico Conte e Paola Biondi –  inviò una nuova istanza di intervento inibitorio sia al Ministero della Salute che al Ministero dello Sviluppo Economico.

Anche in questo caso avevamo sollecitato il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, anche in questo caso non abbiamo ottenuto alcun riscontro e ci siamo quindi dovuto attivare come Ordine regionale. Vale la pena ricordare che l’Ordine Psicologi Lazio, a guida AltraPsicologia, siede in Nazionale ad oggi come Ordine di minoranza.
Arriviamo quindi all’oggi: il Ministero della Salute ha nuovamente accolto le istanze del Lazio ed ha nuovamente ribadito ad UNI la propria contrarietà al progetto di normazione del counselor, a tutela del diritto alla salute della collettività.
Vedremo adesso gli sviluppi della vicenda.
Siamo in questo momento a fine mandato. Laddove i colleghi confermeranno fiducia al gruppo di AltraPsicologia Lazio, certamente come Ordine regionale continueremo a presidiare la questione direttamente con il Ministero. Laddove vi fosse poi una svolta più generale nel governo del Consiglio Nazionale… beh… li avremmo di fatto modo di chiudere questi tavoli sulle pseudo-professioni in via tombale.
Spero di potervi presto aggiornare con buone nuove!!
Buon lavoro
Nicola
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Navigator e Psicologi, una grande opportunità! Ci pensa Fulvio ed il CNOP

Era inizio 2019 quando il preSidente di tutti noi, Fulvio Giardina, incontrava il Consigliere Antonio Sabbatella, capo ufficio legislativo del Ministero del Lavoro, per segnalare la disponibilità del CNOP a collaborare nella realizzazione del nuovo progetto di welfare sociale che caratterizzerà il nostro paese.

Il preSidente del CNOP illustrò le specifiche competenze professionali dello psicologo in merito alla nuova funzione di “navigator” per l’attuazione del reddito di cittadinanza, ed il Consigliere Sabbatella – evidentemente a tutte orecchie – ascoltava con grande interesse…

Grande entusiasmo, grande soddisfazione, grande strombazzo…

Poi arriva IlSole24Ore dell’11 Marzo 2019 a spiegarci chi potrà diventare un “navigator”:

“sarà necessaria una laurea magistrale nelle facoltà di Giurisprudenza, Economia, Scienze politiche, Statistica e Scienze della formazione. Non è ancora certo se saranno ammessi anche altri corsi di laurea, come Filosofia e Sociologia”

Insomma, dacché il Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, affermava che ci vorranno moltissimi psicologi per rilanciare navigator e centri per l’impiego, arriviamo ad oggi che gli psicologi non appaiono contemplati neppure tra le professioni ancora incerte…

Errore de IlSole24Ore nel riportare l’indirizzo del MinLavoro o ennesimo scempio alla professione di questo esecutivo CNOP?

Non preoccupatevi… ora ci pensano Fulvio ed i suoi preSidenti supporter a risolvere tutto!

;(

 

 

 

 

 

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Novità Fiscali 2019 per gli Psicologi

Quali le novità fiscali 2019 di interesse per gli psicologi italiani?

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge n. 145/2018 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021), che ha introdotto alcune importanti novità per gli psicologi. L’Ordine degli Psicologi del Lazio ha prodotto una sintesi che ti riporto a seguire 🙂


Fatturazione elettronica

La principale novità riguarda la modifica alla disciplina in materia di fatturazione elettronica per gli operatori sanitari, che interessa dal 1° gennaio 2019 tutti i possessori di partita Iva nel regime ordinario.

Per l’anno di imposta 2019 i soggetti che sono tenuti alla trasmissione dei dati al Sistema Tessera Sanitaria sono esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica con riferimento alle fatture i cui dati sono da inviare al Sistema tessera sanitaria (art. 1, comma 53).

Per l’anno in corso, quindi, gli operatori sanitari dovranno continuare ad emettere fatture per prestazione sanitarie a persone fisiche nelle modalità sinora osservate, eventualmente riportando all’interno del documento cartaceo l’indicazione dell’opposizione all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria manifestata dal paziente.

L’obbligo di fatturazione elettronica è invece formalmente in vigore per le prestazioni non sanitarie (es. una docenza) e per quelle prestazioni che, pur essendo sanitarie, siano fatturate a soggetti privati e non, muniti di partita Iva (come ad esempio cliniche, strutture pubbliche, società). È importante ricordare, inoltre, che psicologi e altri operatori, pur non potendo allo stato attuale emettere e inviare fattura elettronica nei riguardi di pazienti, sono comunque tenuti alla gestione della fatturazione passiva.

Leggi:Fatturazione elettronica. Che cos’è la fattura elettronica, chi riguarda e come si emette


Nuovo regime forfettario agevolato

Un’altra importante novità introdotta dalla Legge di Bilancio riguarda la definizione di un nuovo limite per accedere al cosiddetto regime forfettario agevolato. Introdotto nell’anno 2015, il nuovo regime forfettario agevolato prevede importanti semplificazioni ai fini IVA e ai fini contabili, consente la determinazione forfetaria del reddito da assoggettare a un’unica imposta al 15% (in sostituzione delle imposte sui redditi, delle addizionali regionali e comunali e dell’IRAP) o il 5% nei caso di inizio della libera professione, ed esonera dall’obbligo di fatturazione elettronica.

A seguito dell’entrata in vigore della Legge di Bilancio i professionisti potranno applicare il nuovo regime forfettario agevolato “se nell’anno precedente hanno conseguito ricavi ovvero hanno percepito compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a euro 65.000” (articolo 1 comma 54).


Pubblicità sanitaria

Altra novità di rilievo introdotta dalla Legge di Bilancio si registra sul versante della pubblicità informativa delle attività sanitarie. Le comunicazioni informative degli iscritti all’albo di una professione sanitaria non potranno avere carattere promozionale o suggestivo, ma dovranno contenere solo le informazioni funzionali a garantire la sicurezza dei trattamenti sanitari “nel rispetto della libera e consapevole determinazione del paziente, a tutela della salute pubblica, della dignità della persona e del suo diritto a una corretta informazione sanitaria” (art. 1 comma 525).

Fermo restando che, in coerenza con la Legge Bersani del 2006 in materia di liberalizzazione, continua a non essere necessaria alcuna autorizzazione preventiva per la formulazione di comunicazioni informative sanitarie, la violazione delle nuove disposizioni sarà sanzionabile in sede disciplinare dall’Ordine professionale, tenuto altresì a segnalare la violazione all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per l’eventuale adozione dei provvedimenti sanzionatori di competenza.

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Counselor: documenti a protocollo VS newsletter CNOP. Chi dice bugie?

L’uso che il CNOP fa della newsletter istituzionale è tanto grave quanto lo scempio fatto con i counselor esistenziali!

Ti bastano 5 minuti per leggere e verificare chi dice bugie 😉

Il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi ha inviato una newsletter agli oltre 100.000 iscritti in cui lamenta “campagne allarmistiche” a “fini elettorali“.

La newsletter appare finalizzata a:

  1. screditare ciò che abbiamo affermato, io e Federico Conte, nel Facebook Live,
  2. rassicurare i colleghi circa il mirabolante impegno del CNOP contro i counselor,
  3. mandare nell’oblio la questione del parere favorevole del CNOP ai counselor esistenziali, per nulla citati nella comunicazione

Trovo allucinante che il CNOP usi la newsletter istituzionale per inviare affermazioni che confliggono con quanto riportato in documenti ufficiali ed a protocollo!

https://www.facebook.com/piccinini.nicola/videos/vb.1119313279/10213409633011481/

La parte centrale del comunicato CNOP è la seguente:

“Sulla vicenda si esprimerà nuovamente il Consiglio Nazionale convocato il 23 e 24 novembre a seguito di una richiesta di parere da parte del Ministero della Salute del 13 novembre u.s. con la speranza che questa volta sia chiaro a tutti, anche a quelli che non vogliono comprendere.

In tale sede, in coerenza con gli atti compiuti sinora, il CNOP chiederà al Ministero della Salute di attivarsi per chiudere il tavolo UNI per la normazione della professione del “counselor””

Rispondo con i documenti a protocollo! 

1) Il CNOP si voleva attivare con il MinSalute? Valuta tu…

Il 20 Luglio 2018 è stato OPLazio a chiedere al CNOP di intervenire con il MinSalute per richiedere la chiusura del tavolo Counselor in UNI.
(SCARICA LA NOTA IN PDF)

Il 26 Luglio 2018 siamo stati costretti, come OPLazio, a sollecitare un intervento, visto che alla prima nota non hanno mai risposto. Stesso destino anche per la seconda: nessuna risposta!
(SCARICA LA SECONDA NOTA IN PDF)

Il CNOP non ci ha MAI sostenuto in questi mesi nel tentativo di stoppare il tavolo sui counselor in UNI, abbiamo dovuto scrivere noi OPLazio al MinSalute, in data 18 Ottobre 2018
(SCARICA NOTA OPLAZIO A MINSALUTE IN PDF)

Il 13 Novembre 2018 il MinSalute scrive al CNOP a seguito della nota ricevuta da OPLazio. Il CNOP è adesso OBBLIGATO A RISPONDERE, se non ci fossimo attivati secondo voi che avrebbe fatto?
(SCARICA NOTA MINSALUTE IN PDF)

2) Il CNOP voleva la chiusura dell’attuale tavolo counselor in UNI? Valuta tu…

Durante l’ultima riunione del tavolo counselor in UNI, quella che ha fatto allarmare noi di OPLazio, il rappresentante del CNOP si è astenuto in sede di voto sui punti n.3, 4, 6, 7 e 12 ed ha votato a favore sui punti n.5-bis, 8 e 11, con ciò schierandosi in senso contrario alla netta opposizione ai counselor espressa da OPLazio:

3) Il CNOP intendeva trattare la questione durante la seduta del 23/24? Valuta tu…

Il 15 Novembre 2018 OPLazio ha chiesto al CNOP di inserire DUE punti all’OdG del 23/24 Novembre
(SCARICA RICHIESTA IN PDF)

Il 16 Novembre risponde il Direttore del CNOP (non Giardina, un amministrativo…) dicendo che Giardina ne parlerà in “Comunicazioni del Presidente”

Ciò non va bene, le “comunicazioni del preSidente” – fatte in apertura di seduta – sono unidirezionali, non prevedono dibattito, non rimangono interventi a verbale… la discussione va messa come punto in discussione, così tutti i consiglieri possono intervenire e rimane traccia di quanto detto a verbale!!

Lo stesso giorno inviai quindi una nuova nota in cui RIBADIVO l’inserimento dei 2 punti in OdG, argomentandone per altro i gravi motivi!

Oggi ho ricevuto l’OdG modificato. Giardina ha inserito solo la trattazione della risposta al MinSalute, mentre non ha inserito l’altro punto sui counselor esistenziali (che poi è la questione più grave di tutta la vicenda!!!)

4) i counselor esistenziali se li è dimenticati? O gli rovinavano lo story-telling sul loro mirabolante lavoro contro i counselor?

Nel seguente DOCUMENTO IN PDF, a pagina 5, il MinSalute da l’ok al Min Sviluppo Economico circa l’inserimento dei counselor esistenziali nell’Albo professioni non regolamentate, grazie anche al parere favorevole del CNOP!!!

A pagina 7 del sopra linkato documento trovate anche lo stralcio del parere favorevole rilasciato dal CNOP ad AssoISUE, associazione di counselor esistenziali:

Nel video fatto da me e Federico Conte denunciamo la questione. Per altro sarebbe bastata una banale ricerca su Google per scoprire che fanno questi tizi ed invece il CNOP rilascia parere favorevole ai counselor esistenziali sulla base della lettura di uno statuto associativo… allucinante!!!

La questione è grave nel merito e nel metodo!

  • Nel merito: in quanto dai parere favorevole ad una associazione di counselor, dando una letta veloce al loro statuto (da non credere!!!)
  • Nel metodo: la Legge 56/89, ART.28 Lettera F, dice chiaramente che è il Consiglio e non il preSidente a “esprime pareri, su richiesta degli enti pubblici

In altre parole, quando il MinSalute chiese al CNOP un parere circa i counselor esistenziali, Giardina avrebbe dovuto portare la questione in Consiglio, perché questo è l’organo – PER LEGGE – deputato a rilasciare pareri.

Invece NON PASSO’ NULLA IN CONSIGLIO e casualmente ne siamo venuti a conoscenza adesso (e ciò è gravissimo!!!)

5) Il CNOP è sempre stato chiaro sulla questione counselor? Valuta tu…

La famosa Sentenza TAR Lazio, che ha portato poi alla chiusura dell’allora Tavolo sul “Counseling relazionale” in UNI, è certamente avvenuta per opera del CNOP in quanto attore nazionale, ma – anche qui – vale la pena segnalare un insistente stimolo/presidio dell’Ordine Psicologi Lazio, e più in generale di AltraPsicologia! Insomma, non potevano non procedere… Però poi che succede?

La Consensus Conference sul Counseling, fatta assieme ai counselor, è una iniziativa politica sostenuta dall’attuale CNOP… e fatta naufragare dal referendum promosso da AltraPsicologia lo scorso Maggio 2018

Il preSidente Giardina frequenta continuamente i congressi dei counselor parlando di armistizi, pacificazioni… famoso (e surreale!) fu l’articolo rilasciato da Giardina su IlCorriereDellaSera:

A partire dalle 12mila firme raccolte da AP per chiedere la chiusura della consensus conference counseling, il CNOP – forse preoccupato dalla base dei colleghi imbufalita – ha cominciato a fare affermazioni pubbliche contro i counselor, che non esistono, che non se li fila, ecc…

Parole, parole, parole… perché poi i documenti a protocollo raccontano ben altra storia!

Sai qual è la verità? Che il CNOP è all’angolo!

La verità, per come la vedo io, è che l’attuale esecutivo CNOP (preSidente Giardina e preSidenti supporter) lo abbiamo messo all’angolo!

Promossero probabilmente controvoglia la chiusura del tavolo UNI sul counseling relazionale, dopodiché appare come se avessero provato a farli rientrare dalla finestra…

  • allacciando rapporti ai congressi,
  • lanciandoci consensus conference co-partecipate,
  • non intervenendo celermente sull’avvio di nuovi tavoli UNI sul counselor
  • dando pareri favorevoli sui counselor esistenziali (senza far passare nulla in Consiglio)
  • ed altro che in potenza, vista la situazione, potrebbe ancora spuntare fuori…

Oggi sono in affanno, come quando non arriva ossigeno al cervello, compiono agiti scomposti come ad esempio usare la newsletter istituzionale per dare del bugiardo ad un Presidente di Ordine regionale, quando invece i documenti a protocollo certificano ciò che OPLazio ha sostenuto!

Tentano di mettere pezze per rimanere credibili, quando è del tutto palese l’incongruenza tra ciò che professano e le azioni che compiono e/o le decisioni che prendono.

La verità è che hanno vinto la Psicologia e gli psicologi!

Eggià… perché adesso il CNOP è obbligato a rispondere al MinSalute, ne discuteremo questo 23 novembre e saranno obbligati a chiedere al Ministero della Salute la chiusura di questo altro tavolo sui counselor.

Se non avessimo presidiato ed alzato la voce, secondo voi che avrebbero fatto il preSidente Giardina ed i suoi preSidenti supporter?

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Il CNOP da l’ok sui counselor esistenziali. Ora ce lo conferma?

A seguito di una nota inviata come Ordine Psicologi Lazio al Ministero della Salute, con richiesta di chiusura del tavolo sui counselor, veniamo a scoprire dal MinSalute stesso che il nostro Consiglio Nazionale aveva in precedenza fornito un parere positivo circa una associazione counselor esistenziali.

Come OPLazio abbiamo pubblicato l’articolo “Normazione counselor, Ministero chiede valutazione al CNOP”  da cui puoi scaricare tutte le missive scambiate.

Il parere è stato per altro rilasciato, a firma del preSidente Fulvio Giardina, senza passare dal Consiglio e ciò confliggerebbe con quanto previsto dalla Legge 56/89.

Una situazione grave nel merito e nel metodo, di cui parlo più dettagliatamente in questo Facebook Live con il collega Federico Conte.

https://www.facebook.com/piccinini.nicola/videos/vb.1119313279/10213409633011481/

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Video inchiesta giornalistica in alcuni studi di COUNSELOR. Che fanno concretamente?

INCHIESTA COUNSELOR: per la prima volta si entra negli studi di alcuni counselor e ne escono delle belle. Il video viene rilanciato anche da Repubblica.it, scoppia il panico, Assocounseling insorge, anche il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi si accoda… i tempi sono maturi:

CNOP chiudi la Consensus Conference sul Counseling!

Dopo il referendum di AltraPsicologia (12.000 sostenitori) hai raccontato agli psicologi italiani che il counseling è dello psicologo e che i counselor non esistono.

Dopo l’iniziativa di OPLazio di diffondere questa inchiesta giornalistica affermi che l’inchiesta è allarmante e conferma le tue preoccupazioni.

Per una volta, non arrivare dopo… domani, Giovedì 28 Giugno, si riunirà il Comitato Promotore Consensus Conference Counseling a cui siedi… hai l’opportunità di dare concretezza a ciò che sinora ci hai professato solo a parole:

a tutela della professione e della salute dei cittadini, CHIUDI LA CONSENSUS!

Questa l’inchiesta del giornalista Luca Bertazzoni in versione breve (5 minuti) che abbiamo rilasciato sulla fanpage di OPLazio:

https://www.facebook.com/ordinepsicologilazio/videos/1678082038972757/

 

Qui la versione estesa (17 minuti) rilanciata anche da Repubblica.it

 

E Assocounseling che dice?

Pubblica il comunicato “L’etica nelle professioni” e pare aver accusato il colpo, viste le cose scomposte che vengono scritte. Afferma:

AssoCounseling è a dir poco indignata per il video promosso da AltraPsicologia e dall’Ordine degli psicologi del Lazio… [cut] la nostra associazione ha ben chiaro che si tratta di una video-inchiesta commissionata e sponsorizzata

Ebbene, AltraPsicologia è completamente estranea a questa video inchiesta e non si capisce perché venga citata. L’Ordine Psicologi Lazio, d’altro canto, non ha commissionato nulla, bensì acquisito l’opportunità di poter diffondere questa inchiesta giornalistica prodotta da un professionista indiscutibilmente accreditato.

Per altro, tali nervose elucubrazioni riceveranno presto diffida formale dall’Ordine che rappresento.

Tralascio la doverosa difesa a spada tratta prodotta dal loro Presidente (immagino necessaria per salvare la faccia nei confronti dei propri iscritti) e mi concentro sul paragrafo finale del Segretario Generale Tommaso Valleri:

«Il counseling italiano interagisce da 30 anni con la psicologia italiana: psicologi che hanno importato il counseling dagli Stati Uniti, psicologi che gestiscono scuole di formazione per diventare counselor, psicologi che supervisionano l’attività dei counselor, psicologi che scrivono libri per i counselor, psicologi che erogano corsi di aggiornamento e di perfezionamento per i counselor, psicologi che organizzano convegni per i counselor, psicologi che sono dirigenti di associazioni professionali di categoria di counselor. Cosa pensano questi psicologi di questa video-inchiesta?»

Il Valleri ha ragione da vendere! In effetti

sono anni ed anni che una piccola parte di psicologi svende la professione di psicologo per formare presunte figure professionali… e facendo cassa!

Ma anche questa storia prima o poi finirà. Credo siano maturi i tempi, sia matura la consapevolezza e lo sdegno della base dei colleghi psicologi, credo che molto presto ciascuno di questi psicologi formatori di counselor e pseudoprofessioni varie si troverà di fronte ad un bivio inevitabile… e dovrà stare attento a quale strada prendere…

Per altro, sarebbe interessante chiedere al giornalista se potesse verificare l’eventuale appartenenza di uno di questi counselor ad Assocounseling… sarebbe curioso che Assocounseling li definisce “sedicenti counselor” e poi si scopre che sono suoi affiliati eheheh

 

Beh… ma ci sono anche psicologi altamente incompetenti!

Questa risposta l’hanno data diversi counselor ed anche alcuni colleghi nei tanti dibattiti social. In pratica dicono: il video non dice nulla di particolare in quanto certamente vi saranno ugualmente tanti psicologi incapaci e che fanno danni…

Il problema è che la questione non si muove assolutamente a tale livello! Esistono psicologi capaci ed incapaci, così come avvocati, ingegneri, preti, genitori e politici… esistono professionisti e persone capaci ed altre incapaci… non rileva!

Qui il problema non è se anche tra i 100.000 psicologi vi siano professionisti incapaci (e certamente ve ne sono, a cominciare dal sottoscritto), quanto il fatto che questo video denuncia una clamorosa sovrapposizione di atti e funzioni, tipiche e riservate allo psicologo dalla legge italiana.

 

Il caso dell’esame di stato per l’abilitazione alla professione di psicologo

La ragazza che racconta la perdita di suo fratello, per suicidio, lamentando di fatto sintomi depressivi, possibili abusi d’alcol, è di fatto una delle tracce dell’esame di stato per l’abilitazione alla professione di psicologo.

E’ una traccia che – per la legge italiana – abilita un professionista a fare lo psicologo.

Quel counselor di fatto  – al di là della teoria della tecnica utilizzata (comunque surreale) – accoglie senza problemi una domanda da cui invece dovrebbe tenersi a distanza per non incorrere in abuso di professione, punito dalla Legge italiana.

 

CONDIVIDETE e DIFFONDETE questo video tra colleghi e cittadini. Spiegate loro cosa accade a rivolgersi a non #psicologi!

Ordine degli Psicologi del Lazio sta portando parallelamente avanti altre iniziative a tutela della professione e della salute dei cittadini!

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Psicologi italiani. E’ solo questione di numero?

Il numero degli psicologi italiani è oggettivamente alto, ad oggi ne risultano iscritti all’Albo circa 104.000!

Temo tuttavia, pur deludendo alcuni colleghi, che la questione non sia legata solo al numero di psicologi, non sia solo quantitativa 😉

Innanzitutto, medesima sorte la condividono diverse altre famiglie professionali. Se volessimo stilare una classifica, a fine 2017 risultano circa:

  1. 426.000 infermieri professionali,
  2. 424.000 medici chirurgi e gli odontoiatri,
  3. 240.000 ingegneri,
  4. 234.000 avvocati,
  5. 154.000 architetti,
  6. 118.000 commercialisti,
  7. 112.000 giornalisti,
  8. 107.000 geometri,
  9. 104.000 psicologi.

Primo dato di realtà: tutte le professione con Ordine hanno numeri in grande eccesso rispetto a quanto il mercato italiano, ad oggi, può offrire.

Alcuni potrebbero allora dire… beh, bisogna tuttavia vedere quanto guadagnano queste professioni!

Vediamolo!

I dati arrivano dagli studi di settore relativi al periodo d’imposta 2015, sono stati diffusi lo scorso anno. I redditi medi da lavoro autonomo dei professionisti risulta il seguente

  • i notai di 217.800 euro;
  • i medici di 64.900 euro;
  • gli odontoiatri di 50.400 euro;
  • gli avvocati di 40.400 euro;
  • gli psicologi di 20.000 euro;
  • i veterinari si fermano a 19.300 euro.

Più in generale i redditi medi dichiarati, nel settore delle attività professionali, hanno trasversalmente un incremento del +6,5% rispetto al 2014, chi più chi meno…

In altre parole, ci sono professioni storicamente forti (anche politicamente!) che da sempre hanno redditi più alti, e professioni più giovani ed in divenire che li hanno più bassi, ma TUTTE hanno tenuto un trend di incremento reddito medio simile.

Secondo dato di realtà: al di là dei posizionamenti storici, tutte le professioni segnano un trend di sviluppo dei redditi medi più o meno simile.

Dopodiché, ieri, Emma Bonino, interviene a LA7 affermando “– psicologi + ingegneri“. Ho rilanciato il video, con un commento piuttosto critico e scettico circa l’opportunità e la correttezza di una simile affermazione, e ne è uscito un dibattito molto interessante 🙂

https://www.facebook.com/piccinini.nicola/posts/10211756914414549

Ora, al netto degli interventi di attivisti politici (pro e contro), e dei credo personali, che qui nulla hanno a che vedere, proverei a ripartire da ciò che letteralmente ha affermato Emma Bonino:

Non è lo stato che crea lavoro, lo stato deve creare le condizioni per cui sia possibile all’impresa di lavorare e lavorare sempre meglio.
Tenuto conto dello sviluppo tecnologico, e quindi la questione della preparazione diventa fondamentale, abbiamo bisogno di meno psicologi ma più ingegneri, più specializzati in robotizzazione, in digitalizzazione, cioè guardare un pochino più avanti

Ebbene, premetto che:

  1. è ovvio che la Bonino qui si stia riferendo ai percorsi universitari e professionalizzanti;
  2. è pure condivisibile il suo auspicio che l’accademia e la formazione siano più orientate al mercato ed in grado di produrre profili di competenza capaci di affrontare le sfide di oggi e di domani.

Ciò non di meno rimango alquanto critico e scettico in quanto:

  1. non capisco il motivo per cui deve citare una specifica categoria professionale, quale l’opportunità di additare una professione o un percorso formativo universitario? Perché allora non dire dei laureati in Lettere, in Filosofia, in Sociologia, piuttosto che meno veterinari e più gerontologi? Perché non esprimere il suo concetto politico senza citare espressamente una professione?
  2. temo abbia una idea arcaica della Psicologia e degli psicologi! Forse la Bonino è rimasta all’immagine dello psicologo che lavora sulla patologia, magari con un lettino che fa sempre tanto vintage… cita la robotizzazione, ignorante che molti psicologi vi lavorano; cita la digitalizzazione, ignorante il fatto che moltissimi psicologi vi lavorano; così come probabilmente ignora che gli psicologi, all’interno di team multidisciplinari, offrono contributi circa ergonomia, innovazione tecnologica, politiche attive del lavoro, architettura, territori e via dicendo…

Terzo dato di realtà: la Bonino è stata politicamente inopportuna a citare una specifica categoria (la nostra, ma poteva essere un’altra), e vedendo il ragionamento in cui la situa mostra di averne parlato senza conoscere in verità l’attuale e futuro contributo che invece offre lo psicologo.

Chiarita questa vicenda, passo all’ultimo aspetto caldo… perché calda è stata la mia giornata social di ieri 😛

E’ oggettivo che il numero di psicologi italiani sia troppo alto, e comunque che l’attuale mercato sia in grado di assorbirli.

Non è un caso che solo il 50% sia iscritto ENPAP, non è un caso che quanto a redditi medi siamo penultimi in graduatoria!

Ma, anche qui: la questione è solo numerica e quindi di numero chiuso alle Facoltà di Psicologia?

Credo sia più complessa, ed elenco almeno altre 4 elementi mica da poco:

  1. quanto sono capaci le Facoltà di Psicologia in Italia, unitamente agli Ordini professionali, di progettare percorsi aderenti ai reali fabbisogni del mercato di oggi e di domani? E’ più forte la volontà di preservare sistemi, cattedre, modelli o invece la volontà di guardare al futuro e mettersi in gioco?
  2. quanto sono capaci le Facoltà di Psicologia italiane, anche assolto il primo punto, a produrre poi percorsi professionalizzanti e non teorici? Siamo in grado di far uscire professionisti più o meno fatti, e non futuri clienti di specializzazioni post-lauream?
  3. ed anche assolvendo i primi due punti, come ci regoliamo con il mercato non regolamentato delle Università online? Macchine da soldi che sfornano senza filtro, né programmazione migliaia di laureati in Psicologia?
  4. a ciò aggiungo anche una latitanza di 30 anni degli Ordini professionali nel promuovere la Psicologia e lo psicologo presso la società civile, nel tutelarci dalla diffusione di pseudo-professioni (nate da formatori psicologi interessati ai danari!), nel fare relazione istituzionale con la politica per riconoscere la presenza dello psicologo nelle scuole, nel rilascio patenti, nella sanità, nelle cure primarie e via dicendo…

Vi riporto giusto questa pubblicità che ho trovato ieri:

https://www.facebook.com/piccinini.nicola/posts/10211758984786307

Capite la complessità della situazione? Quanti interessi e soggetti intervengono all’interno di processi sinora elencati?

Comunque sia, spero di aver dettagliato meglio il mio pensiero, avremo modo di riparlarne più estesamente 🙂

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300.000€ per progetti a tutela di vittime vulnerabili nel Lazio

La Regione Lazio ha previsto lo stanziamento di 300.000 euro annui tesi ad attuare il protocollo d’intesa per la realizzazione di un sistema integrato di protezione delle “vittime di violenza di genere e di quelle in condizione di particolare vulnerabilità”

Questo importante risultato è stato raggiunto grazie ad un precedente accordo tra Procura della Repubblica di Tivoli e l’Ordine degli Psicologi del Lazio, che ci ha permesso di “modellizzare” una metodologia di intervento a sostegno di tale utenza.

La Regione Lazio, venuta a conoscenza di questa buona pratica, ha deciso di sostenerla con una linea di finanziamento ad hoc.

Il Protocollo appena sottoscritto dall’Ordine degli Psicologi del Lazio, dalla Regione Lazio, Nicola Zingaretti e dal Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma, Giovanni Salvi, si propone quindi di promuovere e finanziare iniziative finalizzate all’assistenza, alla protezione e all’ascolto delle vittime di violenza mediante un approccio “di rete”  – con il concorso di istituzioni giudiziarie, servizi socio-sanitari, centri anti-violenza, forze dell’ordine – al fine di scongiurare il rischio di vittimizzazione secondaria.

Qui di seguito il Facebook Live che ho tenuto con la Dott.ssa Vera Cuzzocrea, responsabile del progetto Tivoli e protagonista del buon esito di questo protocollo, con relativo finanziamento a vantaggio della comunità degli psicologi laziali

https://www.facebook.com/piccinini.nicola/videos/10211707720704737/

Ulteriori dettagli li puoi leggere sul comunicato stampa OPLazio: “VITTIME VULNERABILI, REGIONE PREMIA IL PROTOCOLLO ANTI-VIOLENZA DEGLI PSICOLOGI LAZIO: “ORA ESTENDIAMOLO A TUTTE LE REALTÀ DEL TERRITORIO”

 

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Il duro lavoro dei preSidenti del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi

Il CNOP, ieri, ha risposto con l’articolo “Ancora un duro attacco al Consiglio Nazionale Ordine Psicologi“… in cui NON entra minimamente nel merito delle questioni che ho sollevato.

Poteva serenamente portare numeri, dati, fatti e mi svergognava agilmente. Preferisce una narrazione da Mulino Bianco, paternalistica, melodrammatica, segnata da presunti grandi risultati raggiunti e colma di dolore per questi ingrati attacchi. E chi osa porre criticità… diffama…

Alle chiacchiere rispondo con ulteriori dati e fatti 🙂

Non vi sono illeciti, per me la questione è di DECORO, morale e di opportunità ed ho il diritto (e il dovere) di poterla rappresentare (senza sentirmi minacciato di segnalazione deontologica o di denuncia per diffamazione), così come tutelato dalla Legge italiana!

Nell’articolo “I weekend goderecci del Consiglio Nazionale, con i soldi degli psicologi“, prendendo spunto dalla seduta di Padova, segnalavo tre questioni:

  1. la durata delle sedute (anche in relazione ai contenuti trattati),
  2. il clima ed il sentiment che circonda questi weekend itineranti,
  3. le presunte spese, una stima ipotetica di ciò che costano.

Mi sono preso dell’irresponsabile, del disinformatore, dell’arrecatore di danni ai giovani iscritti ed infine del diffamatore.

Poco male, mi sono messo a scartabellare tutti gli Ordini del Giorno, i Verbali e le email di vari CNOP “fuori porta” a cui ho avuto modo di partecipare e così oggi parleremo invece del “duro lavoro dei preSidenti del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi” 😛

Fatti, non chiacchiere. Così la finiamo!

Analisi degli Ordini del Giorno e dei Verbali

L’Ordine del Giorno (OdG) viene inviato una settimana prima della seduta e riporta orari inizio/fine e punti in discussione. Il verbale viene inviato nei materiali della seduta successiva e posto in votazione, contiene ciò che effettivamente si è svolto.

Alcune volte l’orario di inizio o fine seduta neppure viene riportato a Verbale, solitamente accade quando durano eccessivamente poco. Il tempo minimo per prendere il gettone è di “1 ora e 30 minuti”, conteggerò tuttavia qui 2 ore… è Natale!

Vi rappresento quindi il monte ore di lavoro di questi Consiglio fuori porta

SIRACUSA, 11 e 12 Giugno 2015
Da OdG: inizio alle 10 e fine alle 13.30 (Gio 11), inizio alle 9.30 e fine alle 13.30 (Ven 12)
Da Verbale: inizio alle 10.30 e fine non specificata (Gio 11), dalle 10.10 alle 13 (Ven 12)
(4 ore e 50 minuti effettivi, invece delle 7 ore e 30 min previsti)

MILANO, 11 Luglio 2015
Da OdG: Sabato 11, inizio alle 9.30 e fine alle 13.30
Da Verbale: Sabato 11, inizio alle 9.45 e fine non specificata
(2 ore, invece delle 4 previste)

TRENTO, 16 Ottobre 2015
Da OdG: Venerdì 16, inizio alle 11.30 e fine alle 17.30
Da Verbale: Venerdì 16, inizio alle 11.30 e fine alle 13.30
(2 ore effettive, invece delle 6 ore previste)

BARI, 02 Aprile 2016
Da OdG: Sabato 2, inizio alle 9 e fine alle 12
Da verbale: Sabato 2, inizio alle 9 e fine alle 12.30
(3 ore e 30 minuti effettivi)

L’AQUILA, 01 e 02 Luglio 2016
Da OdG: inizio alle 15.30 e fine alle 18.30 (Ven 1), inizio alle 9.30 e fine alle 13 (Sab 2)
Da Verbale: inizio alle 15.50 e fine alle 18.30 (Ven 1), inizio alle 9.45 e fine non specificata (Sab 2)
(4 ore e 40 minuti, invece delle 6 ore e 30 minuti previsti)

CAGLIARI, 09 Settembre 2016
Da OdG: Venerdì 9, inizio alle 15 e fine alle 19.30
Da Verbale: Venerdì 9, inizio alle 15.10 e fine non specificata
(2 ore, invece delle 4 ore e 30 minuti previste)

BOLOGNA, 29 Ottobre 2016
Da OdG: Sabato 29, inizio alle 9.30 e fine alle 13.30
Da Verbale: Sabato 29, inizio alle 9.30 e fine non specificata
(2 ore effettive, invece di 4 ore previste)

PERUGIA, 16 Dicembre 2016
Da OdG: Venerdì 16, inizio alle 15 e fine alle 19
Da Verbale: Venerdì 16, inizio alle 15.30 non specificata
(2 ore, invece di 4 ore)

TERMOLI, 17 Giugno 2017
Da OdG: Sabato 17, inizio alle 9.30 e fine alle 16
Da Verbale: Sabato 17, inizio alle 9.30 e fine alle 12
(2 ore e 30 minuti effettivi, invece delle 6 ore e 30 minuti previste)

PADOVA,  16 e 17 Dicembre 2017
Da OdG: inizio alle 16 e fine alle 19.00 (Ven 16), inizio alle 9.30 e fine alle 12.30 (Sab 17)
Da seduta effettuata: inizio alle 17.10 e fine alle 19.15 (Ven 16), inizio alle 9.50 e fine alle 11.00 (Sab 17)
(3 ore e 15 minuti effettivi, invece delle 6 ore previste)

Dall’analisi dei verbali risulterebbero quindi 27 ore di seduta di consiglio, spalmate su 13 giornate, in 10 differenti città.
Una media di 2 ore e 4 minuti a giornata, ovvero 350€ di gettone per 2 ore e 4 minuti di lavoro.

DOMANDA: perché girare tante città e fare 2 ore al giorno di lavoro? Perché non fare meno sedute, magari da almeno un 6 o 7 ore?

Non avete contenuti a sufficienza? Va bene, accorpate sedute, fatele a Roma. Con 4 giornate da 7 ore di lavoro, avremmo coperto le 13 che hanno fatto. E’ una questione che posso legittimamente porre? Ora più ora meno?
Ci sono illeciti? No, hanno il potere di far così.
C’è una questione di decoro? Per me si, e vado al punto successivo…

Analisi del clima e del sentiment

PREMESSA 1: queste mie argomentazioni non sono CONTRO qualche persona in particolare. Il livello personale e/o professionale NON mi interessa, saranno certamente tutte brave persone e bravi professionisti. Mi interessa focalizzarmi sulla conduzione generale del CNOP, a cui tutti assieme partecipano.

PREMESSA 2: quando un presidente ospita il CNOP nella propria regione è giusto e sano che abbia un approccio ospitale e miri a far vivere una bella esperienza di Consiglio ai colleghi. Non mi focalizzo quindi sul singolo esempio, ma ne elenco alcuni per provare a rappresentare un clima generale, il sentiment di cornice.

Vi propongo gli stralci di 4 email di briefing (ho tagliato alcuni passaggi, ma senza apportare NESSUNA modifica) e cronoprogramma di sedute di Consiglio.

SIRACUSA
Il CNOP si fa carico per ogni consigliere di due pernottamenti per la partecipazione al Consiglio, e di un terzo pernottamento per la partecipazione al convegno. Se volete anticipare e/o prolungare la vostra permanenza in Sicilia, dovete indicarlo quanto prima.
Giovedì è prevista una breve visita del centro storico di Ortigia, dalle ore 15.30 alle ore 17.00. Alle ore 22.00, cena in piazza Duomo, presso il ristorante del Bar del Duomo: costo preventivato per accompagnatori € 40,00.
Venerdì è prevista una breve visita del teatro comunale in Ortigia (ore 15.00 – ore 15.30) ed una escursione in battello per visitare il porto. Alle 22.00 cena in piazza Duomo, presso il ristorante “Regina Lucia”: costo preventivato per accompagnatori € 45,00.
Teatro greco (“www.indafondazione.org”). Le tragedie si rappresentano al teatro greco al tramonto (ore 19.00) e durano circa 1 ora e mezza.
Il costo del biglietto (posti prenotati col sole alle spalle) in convezione è di € 30,00, invece di € 52,00 (bisogna però confermare entro il 7 aprile).
Le escursioni vengono organizzate in base alle richieste.
Vi consiglio escursioni di una giornata, così da poter prevedere di partire dall’aeroporto di Catania la sera, a chiusura della gita: Etna e Taormina, Il barocco di Noto e di Modica, L’incontro dei due mari: Pachino, Marzamemi e l’isola delle correnti; Piazza Armerina.

PERUGIA
A Perugia l’Hotel Brufani è in pieno centro, perciò sarà facile visitare la città per chi arriverà il venerdì in anticipo rispetto al consiglio.
Il sabato ci trasferiamo, per comodità di tutti e puntualità, ad Assisi con un pulmino. Avremo un light lunch alla fine del premio e del concerto che seguirà (ore 12) e verso le 13 una visita con guida ad Assisi. La visita necessità di circa due ore.
Con chi è interessato ci sarebbe anche la possibilità di fare un giro per i borghi più caratteristici vicini ad Assisi (es. Montefalco o Spello) e visitare una cantina prima di rientrare a Perugia intorno alle 17.30

TERMOLI
Alloggerete nel cuore del Borgo medievale, situato quasi sulla spiaggia e ai piedi del Castello Svevo, con vista sul Trabucco di Termoli.
La sera del 15 giugno vi accoglieremo insieme ai relatori del Convegno al Ristorante “Federico II di Svevia” situato all’ingresso del Borgo. Il Convegno si terrà in un luogo altrettanto incantevole, su un promontorio posto più a nord, nella sala conferenze di “Villa Livia”. Talvolta, è possibile scorgere a Sud-Est, anche i profili delle Isole Tremiti. L’arcipelago è facilmente raggiungibile via mare direttamente dal porto di Termoli con collegamenti attivi durante tutto l’anno.
Una navetta garantirà i vostri spostamenti dal Borgo antico alla contrada ove si terrà il convegno il 16 giugno.
Nelle serate successive, la nostra Segreteria indicherà alcune interessanti manifestazioni organizzate nell’ambito del programma “Estate Termolese 2017”.
Avrete inoltre la possibilità di dedicare qualche ora al sole e al mare di Termoli nel pomeriggio del 17 giugno.

Questa invece la email su PADOVA, da cui è nato il precedente post:
Ecco alcune specifiche indicazioni del programma di questi giorni.
14 dicembre: per chi è già arrivato, cena del convegno offerta dall’Ordine Veneto al ristorante Calandrino, via Liguria 1 a Sarmeola di Rubano. La cena è alle ore 21 per chi volesse andare direttamente, in alternativa ritrovo presso l’hotel Europa alle ore 20.30 per trasferimento.
15 dicembre: convegno presso la sala della Camera di Commercio (piazza Zanellato, 21) dalle 9.00 alle 15.30. Abbiamo previsto un trasferimento con pulmino da e per l’albergo.
Alle ore 15.50 ci si ritrova (puntualissimi!!!) di fronte all’hotel Europa per visita alla Cappella degli Scrovegni. Trasferimento a piedi fino alla Cappella (3 minuti). In alternativa si può essere alla Cappella alle 15.55. Gli orari sono fissi e non si può fare tardi. Visita dalle 16 alle 16.30.
Trasferimento a Piedi fino al Palazzo del Bo – 10 minuti circa.
Ore 16.50 arrivo nella sala da pranzo del rettorato, primo piano di Palazzo Bo, via VIII febbraio 2 Padova. Si prevede un breve saluto di 2 prorettori dell’Università (Mapelli e Gamberini).
Dalle 17 alle 19.30: consiglio
Ritorno in albergo a piedi (10 minuti)
Ore 20.45: ritrovo in albergo per andare al ristorante
Ore 21.00: cena al ristorante Bastioni del Moro, Via bronzetti 18 Padova.
16 dicembre: seduta di consiglio all’interno dell’Hotel Europa (più comodo).
Per chi volesse, prima di partire, sarà possibile un light lunch.

Ripeto, non ho nulla contro i singoli colleghi che qui ho preso ad esempio e che si sono impegnati nel costruire una bella esperienza anche gastronomica, turistica, culturale, artistica e quanto altro (a cui non ho partecipato)… il problema è che noi 21 presidenti siamo lì per altro… siamo lì per quella cosa che alla fine cuba poco più di 2 ore al giorno di lavoro: la seduta di Consiglio!

La sensazione è che tra convegni, cene, escursioni, pulmini, teatri, light lunch e #cappelle alla fine la cornice esterna svuoti di fatto la seduta di Consiglio dell’Ordine Nazionale Psicologi…

DOMANDA: Invece di avere un monte ore dedicato alla cornice esterna che supera, alle volte di gran lunga, le ore dedicate a svolgere il proprio lavoro di Presidenti CNOP, potremmo banalmente creare OdG di almeno 6 o 7 ore, farci pure cene e light lunch ci mancherebbe, ma riservare tutto il resto alla scelta privata dei singoli? 

Insomma, chi vuole fermarsi a godere della cultura, dell’arte, del mare… nessun problema, A PROPRIE SPESE si ferma altri giorni e fa quello che vuole. Diminuirebbero ovviamente il numero di sedute e quindi anche di possibili città da visitare, ma se ne guadagnerebbe in decoro e credibilità, non trovate?

Analisi dei costi e delle spese

Nell’articolo di Padova ho fatto delle stime di costo che, come precisavo, non avevano pretesa di esattezza.

L’obiettivo non era infatti quello di avere “la spesa esatta”, quanto più di evidenziare l’oggettivo scollamento tra l’impegno economico e la resa qualitativa e quantitava della seduta di Consiglio. Lo scollamento tra l’investimento sulla cornice esterna e il contenuto proprio di una seduta di Consiglio.

Rappresentiamo una categoria professionale che non se la passa bene quanto a reddito medio. Ritengo sia giusto – se si lavora con impegno e competenza – avere gettoni o indennità per svolgere al meglio la propria funzione e generare valore per i propri iscritti.
Ma tutto l’eccesso di contorno, personalmente lo trovo di cattivo gusto, inopportuno.

Analisi del contenuto del nuovo danno al CNOP

Infine qualche nota veloce su alcuni passaggi dell’articolo del CNOP

Il mio “duro attacco” avrebbe prodotto “danni di immagine“, in palese violazione dell’articolo 33 del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani che recita: “I rapporti fra gli psicologi devono ispirarsi al principio del rispetto reciproco, della lealtà e della colleganza.(…)”.”

Credo di aver rappresentato criticità sorretto da dati e numeri, ricevendo per contro argomentazioni vaghe e che percepisco come neppure troppo velatamente intimidatorie, che tirano di mezzo in modo improprio il Codice Deontologico o la diffamazione.
Ho il Diritto ed il Dovere di rappresentare un mio punto di vista, sostanziato da elementi concreti. Se si hanno solo chiacchiere come risposta, potrebbe essere meglio tacere.

L’attività di questa consigliatura Cnop è sotto gli occhi di tutti (attenzione particolare ai minori stranieri non accompagnati, Bes e Dsa, benessere a scuola, psicologia scolastica, infanzia ed adolescenza, sicurezza sul lavoro, tutele giuridiche, nuove tecnologie, recupero del territorio, nuovi LEA, psicologia delle cure primarie, psicologia ospedaliera, educazione continua in psicologia, giornata nazionale della psicologia, ecc.) e gli effetti si stanno cogliendo

Il CNOP dice che sono sotto gli occhi di tutti noi psicologi i mirabolanti risultati prodotti. Personalmente riconosco il risultato importante sui LEA, ma circa gli altri presunti traguardi citati voi avete contezza? Cogliete poi la presenza del CNOP sui vostri territori quando viene ad organizzare sedute di Consiglio, convegnistiche varie ed a creare nuovi scenari di opportunità?

Del resto gli ordini del giorno del CNOP si trovano sul sito a disposizione di tutti gli Iscritti e così tra breve tutti i verbali delle riunioni.

Questa è la più bella… del resto sono tre anni che come AltraPsicologia chiediamo maggior trasparenza al CNOP… dopo 3 anni sono riusciti nella mirabolante impresa di mettere gli OdG, a breve (realisticamente entro il 2030?) metteranno anche i verbali… chissà, i nostri figli potranno addirittura vedere, nel 2060 (?!?), bilanci, report di spesa, richieste rimborsi e compagnia cantante…

A proposito dei VERBALI: ad oggi, nell’OdG di ciascuna seduta di Consiglio siamo tenuti a votare il Verbale della seduta precedente, che ci viene allegato nei materiali della seduta. NON disponiamo del verbale approvato e protocollato, non ce lo inviano (tanto è che ho fatto richiesta formale come OPLazio per tutti i verbali di questi 4 anni). I conteggi orari li ho quindi fatti sulla base del Verbale da approvare, che ci inviano nei materiali di seduta. Devo anche precisarvi che MAI E POI MAI hanno chiesto rettifiche circa orari, o fatto notare che non erano presenti orari di apertura o chiusura. Sarebbe assai anomalo se spuntassero psyfuori verbali con orari differenti, e credo che anche i finti sordi siano buoni a sentire ciò che dico… Vi preciso anche che oramai da oltre 2 anni voto astenuto o contrario all’approvazione del Verbale in quanto inizialmente trovavo completamente stravolte le resocontazioni di ciò che dicevo in seduta, alcune volte anche delle correzioni che chiedevo di fare, per tale ragione, con dichiarazione di voto ho detto che non riconoscevo alcun valore di fedeltà al Verbale così come prodotto dal Segretario e che non avrei buttato ulteriore tempo a leggere i successivi, mi sarei al minimo astenuto, o altrimenti votato contrario.

Ancora un duro attacco al Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi irresponsabile, delegittimante, pretestuoso, a pochi giorni dal voto sul DdL Lorenzin, da parte di un suo componente.

Questo invece è il testo di apertura… ma vuoi vedere che se non passa il DDL Lorenzin, alla fine, è perché la mia newsletter – di cui la Ministra è risaputamente assidua lettrice ahahah – ha delegittimato l’intera categoria degli psicologi ed il CNOP? Ma vi pare stabile l’autore di un articolo che attacca in questo modo? Legando le sorti di un Disegno di Legge a delle legittimi critiche che un componente del CNOP invia alla sua mailing list di psicologi?

Considerazione sui rapporti di forza

Anche qui, a mio avviso, si parla di decoro:

  • da una parte un componente del CNOP decide di scrivere un articolo critico, pubblicarlo sul suo blog personale – seppure nella funzione di Presidente di Ordine – e diffonderlo attraverso la sua mailing list personale;
  • dall’altra il CNOP che pubblica un contenuto, che non entra nel merito ma ammonisce circa deontologia e diffamazione, e lo diffonde attraverso i suoi canali istituzionali a tutti gli oltre 100.000 colleghi.

Vi pare una interlocuzione sana e democratica? Ha senso un utilizzo del genere dei canali istituzionali?

Care colleghe, cari colleghi, scusate se vi ho tediato oltre con questo secondo articolo. Sulla questione credo non ci tornerò ulteriormente, se non costretto o per difesa.

Un pò di elementi li avete. Ripeto, non sto puntando il dito verso specifiche persone, né rilevo alcun illecito, rappresento un andazzo che non condivido, che non trovo decoroso, né giustificabile soprattutto rapportandolo alle condizioni in cui versiamo come categoria.

Credo ci si meriti di meglio!