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Ricorso Sentenza TAR Lazio sul Counseling. L’Ordine Psicologi Lazio ci sarà

L’Ordine Psicologi Lazio sarà parte attiva nel processo d’appello instauratosi presso il  Consiglio di Stato avverso la sentenza TAR Lazio sul counseling

Oggi, in seduta di Consiglio OPLazio, una decisione importante. Ma prima ricostruiamo brevemente il percorso 🙂

Il 17 Febbraio 2015 pubblicavo l’articolo “Counseling, in relazione d’aiuto è psicologico” dove sostenevo in pratica che il counseling nelle relazioni di aiuto è di fatto counseling psicologico e rientra a tutti gli effetti negli atti tipici della professione di psicologo, come stabilito dalla legge 56/89

Il 15 Ottobre 2015 la sentenza del TAR del Lazio afferma che “Il counseling è una competenza dello psicologo”

Qui puoi scaricare la sentenza n. 13020/2015

Qui puoi leggere i contributi di tutela dell’Ordine Psicologi Lazio

La sentenza del TAR del Lazio ha disposto – in via contestualmente attuativa – l’annullamento di due precedenti provvedimenti:

  1. il parere del Consiglio Superiore di Sanità che, nella seduta del 12 luglio 2011, aveva previsto (INCREDIBILMENTE!) che per le “attività di aiuto alla soluzione di problemi che possono causare lieve disagio psichico (…) possa intervenire una figura professionale distinta dallo psicologo e corrispondente al Counselor”;
  2. il provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), del 10 settembre 2014, che disponeva l’inserimento della AssoCounseling nell’Elenco delle associazioni professionali non regolamentate e delle loro forme aggregative, di cui all’art. 2, comma 7, della Legge 14 gennaio 2013, n. 4, recante “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”;

La cancellazione di AssoCounseling dall’elenco del MISE è certamente un risultato di rilievo, tuttavia l’aspetto maggiormente importante della sentenza riguarda l’annullamento del parere del Consiglio Superiore di Sanità, che assegnava il “disagio lieve” al counselor.

La Sentenza del TAR Lazio, banalmente, afferma che anche laddove il disagio fosse realmente “lieve“, il professionista – per appurare ciò – dovrebbe comunque effettuare una valutazione diagnostica e quindi essere abilitato a poter effettuare questo atto tipico dello psicologo.

In pratica spazza via in un sol colpo tutti quei counselor e formatori di counselor che ci girano intorno, dicendo che loro lavorano con l’empatia, che si occupano di lievi disagi dell’anima, che la patologia la lasciano agli psicologi… balle, dice la sentenza,  la valutazione del livello di disagio è prerogativa dello psicologo, e così l’attività di counseling

La questione è quindi chiusa? Assolutamente no!

Il Ministero dello Sviluppo Economico e Assocounseling hanno proposto appello avverso la sopra richiamata sentenza, al fine di ottenere una riforma della stessa.

E’ pacifico, si sapeva che avrebbero ricorso la sentenza dinnanzi al Consiglio di Stato e così hanno fatto. E adesso?

Adesso dovremo attendere il parere del Consiglio di Stato, presumibilmente entro fine di quest’anno.

Oggi, il Consiglio dell’Ordine Psicologi Lazio ha votato compatto l’opportunità di intervenire nel giudizio d’appello, al fine di sostenere e avallare la tesi della conferma dell’annullamento dei provvedimenti indicati nella sentenza TAR Lazio. Ovvero

L’Ordine Psicologi Lazio proporrà quindi domanda di intervento volontario nel processo d’appello instauratosi presso il  Consiglio di Stato avverso la sentenza TAR Lazio.

Non è tutto, ad inizio Febbraio, si registra un Decreto del Ministero della Giustizia molto interessante, che qui riporto:

https://www.facebook.com/nicolapiccinini.it/posts/214859038872195

 

Ebbene, in tutto ciò, il preSidente del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, il dott. Fulvio Giardina, ha sentito l’irrefrenabile bisogno di presenziare ufficialmente al convegno nazionale dei COUNSELOR.

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=534784100027226&set=a.105553436283630.10615.100004869214210&type=3

 

Ditemi voi, ma in questo momento in cui bisogna rimanere serrati e chiudere definitivamente la partita, ha senso andare a riconoscere ed accreditare il convegno dei COUNSELOR?!?

AltraPsicologia ovviamente era presente al convegno, l’intrepido Mauro Grimoldi ha sbobinato gli interventi e nei prossimi giorni pubblicherà un bell’articolo di commento a questa genialata del preSidente di tutti noi.

Evviva il counseling (psicologico!)

Nicola 🙂

 

 

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Assocounseling predica la calma: “state tranquilli, nulla è cambiato”

NO PANIC! Questo il messaggio di Assocounseling ai suoi counselor associati, interveniente a sostegno nella denuncia all’Ordine Psicologi Lombardia, a seguito della Sentenza del Tribunale di Milano. Tutto vero, o posizione di facciata per evitare una giustificabile pandemia di ansia ed inquietudine tra i counselor?

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I counselor denunciano gli Psicologi

Il dado è tratto. Un gruppo di counselor ha portato in tribunale l’Ordine Psicologi Lombardia. Nei mesi scorsi l’OPL propose una Carta Etica, ad adesione volontaria, alle Scuole di Psicoterapia lombarde. Ne scrissi nell’articolo “Carta Etica, Psicoterapia e Counselor. Un chiaro “no” alle linee guida ad personam”. L’iniziativa suscitò forti critiche e scomposte reazioni da parte di alcune realtà formative che propongono specialistiche a psicologi e corsi di vario genere a counselor, coach e simili…

L’Ordine Psicologi Lombardia portò ovviamente avanti l’iniziativa, anche forte delle molte adesioni da parte di diverse Scuole di Psicoterapia lombarde, ed a fronte dell’ampia e

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Il Counseling è dello Psicologo! Arriva il parere dell’Antitrust sulla posizione dell’Ordine Psicologi Piemonte

Lo scorso anno l’Ordine Psicologi Piemonte ha pubblicato una lettera riguardante il counseling in cui prende posizione netta rispetto ai pseudoprofessionisti che spesso si accavallano alla figura dello Psicologo. In particolare afferma:

“La legge n. 56/1989 Definisce la professione di psicologo stabilendo che essa “comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività diabilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità […] Tutto ciò che rientra nell’ambito di attività sopra descritto è, quindi, ex lege

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Assocounseling e il paese delle meraviglie

L’associazione Assocounseling prende posizione rispetto alla volontà del Ministero della Salute di avviare verifiche rispetto alla posizione dei counselor (leggi articolo), ovvero rispetto alla presunta attività in abuso di professione di psicologo. L’Italia è come il paese delle meraviglie, un popolo rigonfio di libertà e di amore dove ciascuno può inventarsi i suoi mondi, smontare la realtà e costruire il suo paese delle meraviglie.

Sul sito web di Assocounseling, si legge che l’interrogazione dell’On. Goisis non è condivisibile in quanto fa riferimento esplicito alla definizione di counseling data dalla S.I.Co.: «Il counselor è la figura professionale che […] è in grado di favorire la soluzione di disagi esistenziali di origine psichica che non comportino tuttavia una ristrutturazione profonda della personalità».

Assocounseling afferma che tale definizione non è condivisa in quanto