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Counselor: documenti a protocollo VS newsletter CNOP. Chi dice bugie?

L’uso che il CNOP fa della newsletter istituzionale è tanto grave quanto lo scempio fatto con i counselor esistenziali!

Ti bastano 5 minuti per leggere e verificare chi dice bugie 😉

Il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi ha inviato una newsletter agli oltre 100.000 iscritti in cui lamenta “campagne allarmistiche” a “fini elettorali“.

La newsletter appare finalizzata a:

  1. screditare ciò che abbiamo affermato, io e Federico Conte, nel Facebook Live,
  2. rassicurare i colleghi circa il mirabolante impegno del CNOP contro i counselor,
  3. mandare nell’oblio la questione del parere favorevole del CNOP ai counselor esistenziali, per nulla citati nella comunicazione

Trovo allucinante che il CNOP usi la newsletter istituzionale per inviare affermazioni che confliggono con quanto riportato in documenti ufficiali ed a protocollo!

https://www.facebook.com/piccinini.nicola/videos/vb.1119313279/10213409633011481/

La parte centrale del comunicato CNOP è la seguente:

“Sulla vicenda si esprimerà nuovamente il Consiglio Nazionale convocato il 23 e 24 novembre a seguito di una richiesta di parere da parte del Ministero della Salute del 13 novembre u.s. con la speranza che questa volta sia chiaro a tutti, anche a quelli che non vogliono comprendere.

In tale sede, in coerenza con gli atti compiuti sinora, il CNOP chiederà al Ministero della Salute di attivarsi per chiudere il tavolo UNI per la normazione della professione del “counselor””

Rispondo con i documenti a protocollo! 

1) Il CNOP si voleva attivare con il MinSalute? Valuta tu…

Il 20 Luglio 2018 è stato OPLazio a chiedere al CNOP di intervenire con il MinSalute per richiedere la chiusura del tavolo Counselor in UNI.
(SCARICA LA NOTA IN PDF)

Il 26 Luglio 2018 siamo stati costretti, come OPLazio, a sollecitare un intervento, visto che alla prima nota non hanno mai risposto. Stesso destino anche per la seconda: nessuna risposta!
(SCARICA LA SECONDA NOTA IN PDF)

Il CNOP non ci ha MAI sostenuto in questi mesi nel tentativo di stoppare il tavolo sui counselor in UNI, abbiamo dovuto scrivere noi OPLazio al MinSalute, in data 18 Ottobre 2018
(SCARICA NOTA OPLAZIO A MINSALUTE IN PDF)

Il 13 Novembre 2018 il MinSalute scrive al CNOP a seguito della nota ricevuta da OPLazio. Il CNOP è adesso OBBLIGATO A RISPONDERE, se non ci fossimo attivati secondo voi che avrebbe fatto?
(SCARICA NOTA MINSALUTE IN PDF)

2) Il CNOP voleva la chiusura dell’attuale tavolo counselor in UNI? Valuta tu…

Durante l’ultima riunione del tavolo counselor in UNI, quella che ha fatto allarmare noi di OPLazio, il rappresentante del CNOP si è astenuto in sede di voto sui punti n.3, 4, 6, 7 e 12 ed ha votato a favore sui punti n.5-bis, 8 e 11, con ciò schierandosi in senso contrario alla netta opposizione ai counselor espressa da OPLazio:

3) Il CNOP intendeva trattare la questione durante la seduta del 23/24? Valuta tu…

Il 15 Novembre 2018 OPLazio ha chiesto al CNOP di inserire DUE punti all’OdG del 23/24 Novembre
(SCARICA RICHIESTA IN PDF)

Il 16 Novembre risponde il Direttore del CNOP (non Giardina, un amministrativo…) dicendo che Giardina ne parlerà in “Comunicazioni del Presidente”

Ciò non va bene, le “comunicazioni del preSidente” – fatte in apertura di seduta – sono unidirezionali, non prevedono dibattito, non rimangono interventi a verbale… la discussione va messa come punto in discussione, così tutti i consiglieri possono intervenire e rimane traccia di quanto detto a verbale!!

Lo stesso giorno inviai quindi una nuova nota in cui RIBADIVO l’inserimento dei 2 punti in OdG, argomentandone per altro i gravi motivi!

Oggi ho ricevuto l’OdG modificato. Giardina ha inserito solo la trattazione della risposta al MinSalute, mentre non ha inserito l’altro punto sui counselor esistenziali (che poi è la questione più grave di tutta la vicenda!!!)

4) i counselor esistenziali se li è dimenticati? O gli rovinavano lo story-telling sul loro mirabolante lavoro contro i counselor?

Nel seguente DOCUMENTO IN PDF, a pagina 5, il MinSalute da l’ok al Min Sviluppo Economico circa l’inserimento dei counselor esistenziali nell’Albo professioni non regolamentate, grazie anche al parere favorevole del CNOP!!!

A pagina 7 del sopra linkato documento trovate anche lo stralcio del parere favorevole rilasciato dal CNOP ad AssoISUE, associazione di counselor esistenziali:

Nel video fatto da me e Federico Conte denunciamo la questione. Per altro sarebbe bastata una banale ricerca su Google per scoprire che fanno questi tizi ed invece il CNOP rilascia parere favorevole ai counselor esistenziali sulla base della lettura di uno statuto associativo… allucinante!!!

La questione è grave nel merito e nel metodo!

  • Nel merito: in quanto dai parere favorevole ad una associazione di counselor, dando una letta veloce al loro statuto (da non credere!!!)
  • Nel metodo: la Legge 56/89, ART.28 Lettera F, dice chiaramente che è il Consiglio e non il preSidente a “esprime pareri, su richiesta degli enti pubblici

In altre parole, quando il MinSalute chiese al CNOP un parere circa i counselor esistenziali, Giardina avrebbe dovuto portare la questione in Consiglio, perché questo è l’organo – PER LEGGE – deputato a rilasciare pareri.

Invece NON PASSO’ NULLA IN CONSIGLIO e casualmente ne siamo venuti a conoscenza adesso (e ciò è gravissimo!!!)

5) Il CNOP è sempre stato chiaro sulla questione counselor? Valuta tu…

La famosa Sentenza TAR Lazio, che ha portato poi alla chiusura dell’allora Tavolo sul “Counseling relazionale” in UNI, è certamente avvenuta per opera del CNOP in quanto attore nazionale, ma – anche qui – vale la pena segnalare un insistente stimolo/presidio dell’Ordine Psicologi Lazio, e più in generale di AltraPsicologia! Insomma, non potevano non procedere… Però poi che succede?

La Consensus Conference sul Counseling, fatta assieme ai counselor, è una iniziativa politica sostenuta dall’attuale CNOP… e fatta naufragare dal referendum promosso da AltraPsicologia lo scorso Maggio 2018

Il preSidente Giardina frequenta continuamente i congressi dei counselor parlando di armistizi, pacificazioni… famoso (e surreale!) fu l’articolo rilasciato da Giardina su IlCorriereDellaSera:

A partire dalle 12mila firme raccolte da AP per chiedere la chiusura della consensus conference counseling, il CNOP – forse preoccupato dalla base dei colleghi imbufalita – ha cominciato a fare affermazioni pubbliche contro i counselor, che non esistono, che non se li fila, ecc…

Parole, parole, parole… perché poi i documenti a protocollo raccontano ben altra storia!

Sai qual è la verità? Che il CNOP è all’angolo!

La verità, per come la vedo io, è che l’attuale esecutivo CNOP (preSidente Giardina e preSidenti supporter) lo abbiamo messo all’angolo!

Promossero probabilmente controvoglia la chiusura del tavolo UNI sul counseling relazionale, dopodiché appare come se avessero provato a farli rientrare dalla finestra…

  • allacciando rapporti ai congressi,
  • lanciandoci consensus conference co-partecipate,
  • non intervenendo celermente sull’avvio di nuovi tavoli UNI sul counselor
  • dando pareri favorevoli sui counselor esistenziali (senza far passare nulla in Consiglio)
  • ed altro che in potenza, vista la situazione, potrebbe ancora spuntare fuori…

Oggi sono in affanno, come quando non arriva ossigeno al cervello, compiono agiti scomposti come ad esempio usare la newsletter istituzionale per dare del bugiardo ad un Presidente di Ordine regionale, quando invece i documenti a protocollo certificano ciò che OPLazio ha sostenuto!

Tentano di mettere pezze per rimanere credibili, quando è del tutto palese l’incongruenza tra ciò che professano e le azioni che compiono e/o le decisioni che prendono.

La verità è che hanno vinto la Psicologia e gli psicologi!

Eggià… perché adesso il CNOP è obbligato a rispondere al MinSalute, ne discuteremo questo 23 novembre e saranno obbligati a chiedere al Ministero della Salute la chiusura di questo altro tavolo sui counselor.

Se non avessimo presidiato ed alzato la voce, secondo voi che avrebbero fatto il preSidente Giardina ed i suoi preSidenti supporter?

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Prevenire e contrastare i reati in danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia

Non ho fatto in tempo a pubblicare il post “Idoneità psico-attitudinale per insegnanti di scuole infanzia, primarie e operatori asili nido“, in cui segnalavo la Proposta di Legge 2647,  che subito mi tocca segnalarvi il Testo Unico:

Misure per prevenire e contrastare i reati in danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia e delle persone ospitate nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie per anziani e disabili

In pratica, essendo pervenute diverse Proposte di Legge sul tema (tra cui la 2647), le Commissioni I e XI, che sono chiamate a discuterne congiuntamente in sede referente, lo scorso 28 settembre le hanno tutte accorpate in un Testo Unico.

Cosa cambia?

Questo il testo che ci riguarda da vicino:

il Governo è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, un decreto legislativo in materia di valutazione attitudinale nell’accesso alla professioni educative e di cura, nonché di formazione iniziale e permanente del personale delle strutture di cui all’articolo 1, nel rispetto dei seguenti princìpi e criteri direttivi:

  1. a) previsione che gli operatori sociosanitari, gli infermieri e gli altri soggetti che operano con mansioni di assistenza diretta presso strutture sanitarie e sociosanitarie, a carattere residenziale o semiresidenziale, nonché il personale docente e non docente degli asili nido e delle scuole dell’infanzia siano in possesso di adeguati requisiti di idoneità psico-attitudinale;
  2. b) previsione che la sussistenza dei requisiti di idoneità di cui alla lettera a) sia verificata al momento dell’assunzione e, successivamente, con cadenza periodica, anche in relazione al progressivo logoramento psico-fisico derivante dall’espletamento di mansioni che richiedono la prestazione di assistenza continuativa a soggetti in condizioni di vulnerabilità;
  3. c) previsione di percorsi di formazione professionale continua dei lavoratori di cui alla lettera a) che valorizzino le migliori pratiche sviluppate nelle diverse realtà operanti nel territorio nazionale, assicurando il coinvolgimento delle famiglie, degli operatori e degli enti territoriali

Innanzitutto balza all’occhio che il Decreto legislativo da adottare riguarderebbe la “valutazione attitudinale” e non più una più precisa “idoneità psico-attitudinale“.

Ciò nonostante, nei commi successivi viene più chiaramente citato il “possesso di adeguati requisiti di idoneità psico-attitudinale“, ai fini dell’assunzione ed a cadenza periodica.

Viene inoltre prevista la presenza di “percorsi di formazione professionale continua dei lavoratori” e ciò indubbiamente rappresenta un ulteriore aspetto di interesse.

In tutto ciò, rimane da capire il motivo per cui i tre commi inizino con “previsione” e non con “obbligo“, in altre parole si prevederebbe il possesso di idoneità psico-attitudinale e non invece l’obbligo. Sfumatura assolutamente NON BANALE…

… e non è un caso che ciò si accompagna alla scomparsa della Commissione di valutazione formata da Psicologi. In altre parole non si entra più nel merito di chi dovrebbe poi fattivamente occuparsi di questa “prevista” (ma chissà se mai attuata) idoneità psico-attitudinale.

 

Ed i soldi chi ce li mette?

Ecco, veniamo al dunque… l’art.5, Clausola di neutralità finanziaria, afferma che:

Le amministrazioni pubbliche interessate provvedono all’attuazione della presente legge nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Chiaro no?

Questo BelPaese non prevede la presenza strutturata di Psicologi Scolastici, né di fatto di psicologi in genere, quindi le risorse umane non ci sono. Dopodiché il comparto educativo ed assistenziale sta alla canna del gas quanto a budget e quindi mancheranno pure le risorse economiche e finanziarie… immaginiamoci quanto costerebbe istituire Commissioni che effettuano valutazioni di idoneità, poi magari sostenere ricorsi e compagnia cantante… molto meglio scrivere che tutta quella roba è “prevista

 

Ed il Consiglio Nazione Ordine Psicologi?

A pagina 11 del pdf si trova scritto:

il termine per la presentazione di proposte emendative al testo base è fissato a martedì 4 ottobre alle ore 10

Ecco, il termine per presentare emendamenti è al momento scaduto, credo che vi siano ancora spazi per attivarsi ma mi chiedo nuovamente… il preSidente di tutti noi, Fulvio Giardina, e tutta la maggioranza che siede al Consiglio Nazionale Ordine Psicologi.

Come descritto nel post “CYBERBULLISMO: la posizione del Consiglio Nazionale Psicologi?“, anche in questo caso soffro il medesimo silenzio da parte del CNOP. Ma dico io, ce l’hanno una funzione di monitoraggio istituzionale, o si attivano solo dove interessa a loro… per mille differenti motivi ed interessi?

Insomma, è lecito attendersi che il Nazionale provi ad attivarsi per valorizzare meglio funzione psicologica e ruolo dello psicologo? Non si chiedono miracoli, solo di esserci, di comparire ogni tanto, di provarci…

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CYBERBULLISMO: la posizione del Consiglio Nazionale Psicologi?

Lo scorso 12 settembre ho pubblicato il post “Proposta di Legge al contrasto del cyberbullismo. La Psicologia NON c’è!” in cui segnalavo che nel testo di legge sul contrasto al cyberbullismo NON era presente nulla di inerente la Psicologia, gli psicologi, l’intervento psicologico.

Contestualmente ho subito inviato una email al Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, alla Segreteria ed a tutti i Consiglieri, compreso il preSidente di tutti noi, dott. Fulvio Giardina.

contrasto-cyberbullismo

 

Il CNOP neppure mi risponde!

Era il 12 Settembre, sono ad oggi passati 10 giorni e neppure si sono disturbati a darmi un semplice riscontro, neppure una email automatizzata con la scritta “Ricevuto, ma ora non ci scassare più che abbiamo cose importanti a cui pensare, tipo gli ECM o la fondazione degli psicologi

Insomma, un Presidente di Ordine territoriale (il Lazio) scrive al preSidente di tutti noi, Fulvio Giardina, a tutti gli altri preSidenti territoriali di allertarsi come Consiglio Nazionale Ordine Psicologi… e neppure un cenno di vita sul pianeta

In compenso il 14 settembre, DUE GIORNI DOPO, pubbblicano questo post sulla fanpage Facebook del CNOP. Rilanciano in pratica un articolo de Il Sole 24 Ore sulla proposta di legge, con un commento copia/incolla, senza entrare minimamente nel merito, senza prendere posizione, senza esistere a tutela della professione e dei cittadini…

Lascio anche lì un commento in cui chiedo – non foss’altro che per buona creanza – di farmi sapere se intendono attivarsi o meno, che nel caso ci proviamo come Ordine Psicologi Lazio a proporre emendamenti… nulla, il silenzio assordante dell’impalpabile CNOP…

 

https://www.facebook.com/OrdinedegliPsicologi/posts/1081721915269385

 

La stampa è più interessata del CNOP a cosa dicono gli psicologi!

Accade così di assistere al surreale paradosso: mentre il preSidente di tutti noi, Fulvio Giardina, e accoliti accodati non si curano minimamente di rispondere alla segnalazione, il Corriere della Sera riprende e rilancia il mio post nell’articolo “Cyberbullismo: la Camera approva. Ora la legge torna in Senato

 

cyberbullismo

 

Così come riprende le mie parole il giornalista Guglielmo Pepe nel suo blog su Repubblica.it. Per altro, esternazioni fatte nel mio blog personale e non uscite sotto forma di comunicato stampa ufficiale dell’Ordine Psicologi Lazio… giusto per sottolineare l’assenza di posizioni pubbliche del CNOP!

cyberbullismo-guglielmo-pepe-repubblica

 

Gli organi di stampa evidentemente hanno a cuore la questione, più dell’esecutivo del CNOP, tanto è che – come Ordine Psicologi Lazioci chiamano anche a Rai Uno – UnoMattina a parlare di questa legge sul cyberbullismo… oltre ad uscite che abbiamo fatto su testate cartacee regionali…

 

https://www.facebook.com/nicolapiccinini.it/videos/314618612229570/

 

Che fare quindi?

Sono profondamente in imbarazzo, non saprei che fare oltre…

Quando chiedi gentilmente e ti metti a disposizione, tendenzialmente vieni ignorato.

Quando, di conseguenza, rilanci in modo più urlato e determinato chiedendo di darci un cenno di vita sul pianeta, verrai puntualmente attaccato, deriso, se non verbalmente aggredito.

O ancor peggio – come accaduto ai colleghi di AltraPsicologia – magari ti ritrovi denunce per presunta diffamazione con richieste danni di 200.000 eurini…

Lì, nel non-luogo CNOP, il surreale diviene reale… e presto vi racconterò della mirabolante Giornata Nazionale della Psicologia 🙂

 

 

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Proposta di Legge al contrasto del cyberbullismo. La Psicologia NON c’è!

Le Commissioni riunite II Giustizia e XII Affari sociali stano effettuando l’esame delle proposte di legge C. 3139 e abbinati, recanti Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo.

Nel testo di legge (scarica PDF) NON è presente nulla inerente la Psicologia, gli psicologi, l’intervento psicologico.

Nell’Art.3, Comma 1, Piano di Azione Integrato, vengono riportati tutti i soggetti partecipanti al Tavolo tecnico e non ve ne sono di riconducibili a rappresentanze di psicologi.

Nell’Art.4, Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto in ambito scolastico, ugualmente, non compare nulla di inerente l’intervento psicologico.

 

E’ urgente proporre emendamenti

E’ assolutamente necessario che il CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi) individui gli interlocutori più opportuni attraverso cui andare a proporre emendamenti alla proposta di Legge.

Da parte mia ho segnalato la questione al Presidente Fulvio Giardina ed ai componenti del CNOP, dopodiché vediamo che succede.

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FONDAZIONE PSICOLOGI. Molti soldi, poche garanzie. Voi la volete?

Il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, rappresentato dal preSidente Fulvio Giardina, intende creare una FONDAZIONE PSICOLOGI

Questo 29 e 30 Aprile discuteremo il seguente punto in OdG “Prima lettura della bozza di Statuto per la costituzione della Fondazione“, tuttavia

ballano molti SOLDI, ho forti dubbi sulle condizioni ambientali che ad oggi accompagnano tale iniziativa!

Le Fondazioni (si possono facilmente costituire presso un notaio, con una spesa minima) possono accedere al 5 per mille, hanno sgravi fiscali,  possono liberamente ricevere fondi, donazioni, da aziende pubbliche ma anche da privati, senza l’obbligo di dichiarare chi le finanzia e senza il dovere di depositare un bilancio.

A discrezione del loro management, le Fondazioni possono rimanere al riparo da sguardi indiscreti ed anche da norme severe, come il falso in bilancio, che significa galera. Neppure devono tenere necessariamente una contabilità ufficiale delle erogazioni ricevute. Una vera pacchia.

 

In prima battuta vi illustro le ragioni dei miei forti dubbi, a seguire le caratteristiche che avrebbe questa Fondazione Psicologi (così come da bozza statuto inviatoci in visione)

Insomma, avviare e gestire una Fondazione Psicologi, che gestisce decine e centinaia di migliaiai di euro degli psicologi, che può acquistare immobili e molto altro, è una questione moooolto delicata che richiede massima TRASPARENZA, massima ETICA, massima GARANZIA

 

La trasparenza

Da oltre 2 anni lamento mancanza di adeguata trasparenza in CNOP Consiglio Nazionale Ordine Psicologi.

Non esistevano delibere con l’esplicitazione di budget per l’avvio di iniziative, l’affido di incarichi e così via. Ho più volte votato contrario a deliberazioni, con dichiarazione di voto, lamentando questa opacità nella gestione dei soldi del CNOP.

Purtroppo, nell’area riservata, i Verbali non sono pubblicati (come ad esempio in Ordine Lazio) e quindi mai le potrai leggere 😉

Ed anche la sezione Amministrazione Trasparente fino a poco fa era completamente VUOTA ed ora è stata popolata dal alcuni documenti, ma non da quelli più succulenti, dove si parla di soldi

 

L’Ordine Sicilia che cade a pezzi su questioni di SOLDI

L’Ordine Psicologi Sicilia è rappresentato dal preSidente Fulvio Giardina, che è anche preSidente del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi.

In questi giorni si sono dimessi 4 Consiglieri di maggioranza (tra cui la VicePresidente!!!) per un presunto “episodio di uso improprio di SOLDI“. Questa la segnalazione del consigliere di minoranza Angelo Barretta:

La discussione si è sviluppata, altri elementi stanno emergendo. La vicepresidente avrebbe lamentato che di fatto questo è solo l’ultimo episodio. Sarebbe interessante sapere se intedeva riferirsi?

Si parlerebbe – sempre secondo la dichiarazione della VicePresidente, sopra riportata dal Consigliere di minoranza – di un presunto uso fuori evidenza Consiglio della carta di credito dell’Ordine.

Parrebbe pure, dalle discussioni emerse su Facebook, che nello specifico l’evento presentava gli esiti di un progetto gestito da una associazione la cui presidente è figlia di uno degli attuali consiglieri.

Insomma, continuano a trapelare informazioni che certamente pongono seri dubbi sulle culture e pratiche di gestione dei soldi degli iscritti. Sono certo che è tutto un malinteso, ma intanto le dimissioni ci sono e le informazioni sono pubblicamente circolate da chi lì c’era.

 

Lo scandalo ENPAP del palazzo in via della Stamperia

E’ una ferita inferta alla comunità degli psicologi che ancora stenta a rimarginarsi, e ciò anche a causa delle scelte politiche – nuovamente – del preSidente Fulvio Giardina.

A fronte dello scandalo, l’ex preSidente ENPAP Angelo Arcicasa è imputato per truffa aggravata. Era una maggioranza espressione di AUPI (che nonostante lo scandalo lo ricandidò alle elezioni poi vinte da AltraPsicologia), del sindato degli psicologi sanitari il cui segretario generale è il dott. MARIO SELLINI.

In quest’ultimo periodo, presso i tribunali di Roma, i giudici stanno ascoltando MARIO SELLINI in udienze del processo di via della Stamperia, come testimone informato di fatti.

Noi di AltraPsicologia stiamo andando alle audizioni, ma siamo soli, non c’è nessuno. Sarebbe estremamente ILLUMINANTE ascoltare ciò che emerge!

Negli atti ufficiali MARIO SELLINI, sebbene non sia stato imputato, risulta di fatto presente nelle varie fasi della trattativa. Il Giudice, durante le udienze, lo ha più volte ammonito per presunta RETICENZA. 

Perché ti racconto di Sellini e dell’indagine per truffa aggravata ai danni dell’ENPAP e degli psicologi italiani?

Perché Fulvio Giardina ha ben pensato di inserire Mario Sellini in Staff di Presidenza CNOP, come… consulente ai rapporti con la Pubblica Amministrazione!!!!

sellini-staff-cnop

In pratica il Consiglio Nazionale degli Psicologi si avvale, per i rapporti con la Pubblica Amministrazione di quella stessa persona che compare negli atti ufficiali dello scandalo della Stamperia e che viene audito dai Giudici su tale materia (ripeto: come soggetto NON imputato)

NON MI CAPACITO!!!!

 

Un CNOP allineato a prescindere

Altro elemento da non sottovalutare… oramai in Consiglio Nazionale esiste una minoranza formata da 3 Ordini (Lazio, Piemonte e Marche), dopodiché un blocco unico di maggioranza…

Uno stuolo di preSidenti che vota favorevole, sempre favorevole, in scioltezza, anche laddove mancano elementi di budget, dove mancavano delibere, dove viene meno il rispetto del primato (da Regolamento) del Consiglio… insomma, oramai tutt’uno per me molto poco distinguibile…

 

 

Ora, in queste condizioni – e mi limito alle più eclatanti – il preSidente Fulvio Giardina ci propone di votare la creazione di una Fondazione Psicologi, che movimenterà centinaia di migliaia di euro, di SOLDI DEGLI PSICOLOGI!

TU COME VOTERESTI? STARESTI TRANQUILLO E SERENO?

 

Ho ricevuto adesso la bozza dello statuto che discuteremo il 29 e 30 Aprile pv.

La bozza di Statuto della Fondazione è un “assegno in bianco” ai gestori

Il mandato della Fondazione sarebbe: “soddisfare anche la richiesta di attività di formazione permanenteaggiornamento, informazione professionale nel migliore interesse dell’utente e della collettività e per conseguire l’obiettivo dello sviluppo del,a comunità professionale professionale

Con quali e quanti soldi? Con quali criteri di qualità? Con quali criteri di trasparenza? Chi gestirà le attività di formazione e aggiornamento? Come verrebbe scelto? Chi verrebbe chiamato a fare numerose ore di formazione? Ci sarebbero Enti a cui sub-appaltare l’erogazione di formazione? Chi siederà nel Consiglio di Amministrazione? Come verrà scelto? Quanto verrà pagato? Potremo accedere ai bilanci quando neppure quelli del CNOP sono visibili? Magari metterete a preSidenza il buon Mario Sellini? E Form-AUPI (ente di formazione del sindacato AUPI) verrebbe nel caso coinvolto?

Non solo, lo Statuto riporta diverse altre “competenze”

Art. 1, comma 1: “il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi od altro organismo equivalente che lo dovesse sostituire nei poteri

Che significa? Che si possono individuare organismi esterni al CNOP in grado di rappresentare a PIENI POTERI la gestione della Fondazione, ovvero dei soldi degli psicologi?

Art. 4, comma b: “individuare specializzazioni e specifiche competenze all’interno della professione

Che significa “individuare specializzazioni”? Solo lo STATO può stabilire specializzazioni, non una Fondazione di diritto privato!

Art. 4, comma e: “sostenere e valorizzare le attività di formazione, aggiornamento ed informazione professionale svolte da altri enti accreditati e comparteciparvi con qualsiasi forma di collaborazione

Che significa? In potenza se il gestore è amico di una specifica scuola di specializzazione, o di un ente di formazione, o di un provider ECM può dargli dei soldi degli psicologi senza doverne rendere conto? Senza nessuna procedura ad evidenza e/o comparazione? Queste maglie larghe possono creare MOSTRI

Art. 5, comma f: “realizzare ed attuare programmi e iniziative di formazione, aggiornamento ed informazione professionale degli psicologi e di coloro che studiano per divenirlo

Che significa? Soldi per le UNIVERSITA’? Soldi per soggetti privati (anche amici) che lucrano con studenti di Psicologia?

La Fondazione Psicologi potrà inoltre (stando a quanto scritto nella bozza di statuto):

(i) acquisire immobili in proprietà

INCREDIBILE!!! Abbiamo subito l’onta della Stamperia, abbiamo un CNOP che prevede una Fondazione con la possibilità ACQUISTARE IMMOBILI… non voglio crederci!!!

(ii) investire gli eventuali proventi della propria attività, anche quelli provenienti dai beni immobili, nella realizzazione degli scopi statutari;

Si, hai capito bene, è previsto che la Fondazione Psicologi possa generare proventi economici, ed anche mediante i beni immobili… ma quali maglie larghe apre questo statuto? Cosa rischiamo di dare ed in mano a chi?

(iii) esercitare ogni altra attività, anche di prestazione di servizi

Che significa? In pratica si mette in totale CONFLITTO DI INTERESSE con chi già opera nel mercato, con ovvia posizione privilegiata, essendoci dietro il CNOP e/o altre istituzioni?

(IV) partecipare o costituire società di persone o capitale, consorzi, associazioni ed ogni altra struttura economico-organizzata

E qui diventa palese e pacchiana la cosa…

 

Decine, centinaia di domande sulle modalità di gestione di questa Fondazione Psicologi…

Chiariamoci… le persone qui citate sono tutte persone indubbiamente integre, oneste e d’onore. Ci mancherebbe! E’ che ci sono elementi di realtà – oggettivi – che mi pongono dei dubbi… insomma, visto che qui le denunce per diffamazione fioccano, sino a chiedere 200.000€ di risarcimento ad una iscritta della Sicilia, metto avanti le mani… non intendo diffamare nessuno, mi state tutti simpatici, vi rispetto… ma NON MI FIDO per mille legittime ragioni 🙂

 

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FBLIVE: Tutela psicologo, sentenza TAR Lazio e convegno counselor

Et voilà… il primo Facebook Live è andato 🙂

30 minuti di video, in live streaming, per parlare di tutela della professione di psicologo, della sentenza del TAR Lazio e degli attuali sviluppi e scenari, della partecipazione del preSidente di tutti noi, dott. Fulvio Giardina, al convegno nazionale dei counselor…

Questi i topic, ed altro ancora… qui di seguito il primo Facebook Live 🙂

 

https://www.facebook.com/piccinini.nicola/videos/10206430070766787/

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Ricorso Sentenza TAR Lazio sul Counseling. L’Ordine Psicologi Lazio ci sarà

L’Ordine Psicologi Lazio sarà parte attiva nel processo d’appello instauratosi presso il  Consiglio di Stato avverso la sentenza TAR Lazio sul counseling

Oggi, in seduta di Consiglio OPLazio, una decisione importante. Ma prima ricostruiamo brevemente il percorso 🙂

Il 17 Febbraio 2015 pubblicavo l’articolo “Counseling, in relazione d’aiuto è psicologico” dove sostenevo in pratica che il counseling nelle relazioni di aiuto è di fatto counseling psicologico e rientra a tutti gli effetti negli atti tipici della professione di psicologo, come stabilito dalla legge 56/89

Il 15 Ottobre 2015 la sentenza del TAR del Lazio afferma che “Il counseling è una competenza dello psicologo”

Qui puoi scaricare la sentenza n. 13020/2015

Qui puoi leggere i contributi di tutela dell’Ordine Psicologi Lazio

La sentenza del TAR del Lazio ha disposto – in via contestualmente attuativa – l’annullamento di due precedenti provvedimenti:

  1. il parere del Consiglio Superiore di Sanità che, nella seduta del 12 luglio 2011, aveva previsto (INCREDIBILMENTE!) che per le “attività di aiuto alla soluzione di problemi che possono causare lieve disagio psichico (…) possa intervenire una figura professionale distinta dallo psicologo e corrispondente al Counselor”;
  2. il provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), del 10 settembre 2014, che disponeva l’inserimento della AssoCounseling nell’Elenco delle associazioni professionali non regolamentate e delle loro forme aggregative, di cui all’art. 2, comma 7, della Legge 14 gennaio 2013, n. 4, recante “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”;

La cancellazione di AssoCounseling dall’elenco del MISE è certamente un risultato di rilievo, tuttavia l’aspetto maggiormente importante della sentenza riguarda l’annullamento del parere del Consiglio Superiore di Sanità, che assegnava il “disagio lieve” al counselor.

La Sentenza del TAR Lazio, banalmente, afferma che anche laddove il disagio fosse realmente “lieve“, il professionista – per appurare ciò – dovrebbe comunque effettuare una valutazione diagnostica e quindi essere abilitato a poter effettuare questo atto tipico dello psicologo.

In pratica spazza via in un sol colpo tutti quei counselor e formatori di counselor che ci girano intorno, dicendo che loro lavorano con l’empatia, che si occupano di lievi disagi dell’anima, che la patologia la lasciano agli psicologi… balle, dice la sentenza,  la valutazione del livello di disagio è prerogativa dello psicologo, e così l’attività di counseling

La questione è quindi chiusa? Assolutamente no!

Il Ministero dello Sviluppo Economico e Assocounseling hanno proposto appello avverso la sopra richiamata sentenza, al fine di ottenere una riforma della stessa.

E’ pacifico, si sapeva che avrebbero ricorso la sentenza dinnanzi al Consiglio di Stato e così hanno fatto. E adesso?

Adesso dovremo attendere il parere del Consiglio di Stato, presumibilmente entro fine di quest’anno.

Oggi, il Consiglio dell’Ordine Psicologi Lazio ha votato compatto l’opportunità di intervenire nel giudizio d’appello, al fine di sostenere e avallare la tesi della conferma dell’annullamento dei provvedimenti indicati nella sentenza TAR Lazio. Ovvero

L’Ordine Psicologi Lazio proporrà quindi domanda di intervento volontario nel processo d’appello instauratosi presso il  Consiglio di Stato avverso la sentenza TAR Lazio.

Non è tutto, ad inizio Febbraio, si registra un Decreto del Ministero della Giustizia molto interessante, che qui riporto:

https://www.facebook.com/nicolapiccinini.it/posts/214859038872195

 

Ebbene, in tutto ciò, il preSidente del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, il dott. Fulvio Giardina, ha sentito l’irrefrenabile bisogno di presenziare ufficialmente al convegno nazionale dei COUNSELOR.

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=534784100027226&set=a.105553436283630.10615.100004869214210&type=3

 

Ditemi voi, ma in questo momento in cui bisogna rimanere serrati e chiudere definitivamente la partita, ha senso andare a riconoscere ed accreditare il convegno dei COUNSELOR?!?

AltraPsicologia ovviamente era presente al convegno, l’intrepido Mauro Grimoldi ha sbobinato gli interventi e nei prossimi giorni pubblicherà un bell’articolo di commento a questa genialata del preSidente di tutti noi.

Evviva il counseling (psicologico!)

Nicola 🙂

 

 

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