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Gioco d’azzardo, agli italiani il primato europeo

Quando il gioco si fa duro… l’Italia gioca d’azzardo!

1 slot machine ogni 143 abitanti, contro Spagna con 1 ogni 245 abitanti e Germania con 1 ogni  261.

Nel 2016 il gioco d’azzardo in Italia ha raccolto 96 Miliardi di euro, l’8% in più rispetto al 2015. Negli stessi anni, i fondi che lo Stato dedica alla Ricerca diminuiscono di 212Milioni, passando da 5,94 miliardi di euro a 5,59 🙁

Slot da intrattenimento e videolottery sono le tipologie che, assieme, raccolgono il 51% da gioco d’azzardo; seguono i giochi di carte (17%), le lotterie e il gratta e vinci (9%), il lotto (8%) e via via le altre attività. La raccolta risulta in costante crescita dal 2008, quando era stata di 47,5 miliardi, arrivando a raddoppiare lo scorso anno.

Il tutto con 206 sale bingo, 1.333 luoghi di scommesse sportive, 237 per i giochi d’ippica e 3.160 per le scommesse ippiche, 5 mila sale videolottery, 33.800 luoghi per giochi a totalizzatore, 34 mila ricevitorie del lotto, 63 mila punti di vendita per le lotterie, 85 mila esercizi commerciali con slot. E i tantissimi siti Internet di scommesse online (6 mila dei quali inibiti dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli) (fonte: Agenzia delle dogane e dei monopoli).

L’Italia è il paese in cui monarca assoluto sono le macchinette mangiasoldi e nel gioco d’azzardo legale occupa il nono posto al mondo per perdite di denaro da parte dei giocatori.

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Tanto che il gioco d’azzardo ha raggiunto un costo sociale difficile da sostenere, configurandosi come una vera e propria dipendenza che ha effetti sulle famiglie e spiana la strada alla malavita, al fenomeno dello strozzinaggio, alle estorsioni.

Sono 17 milioni gli italiani che hanno giocato almeno una volta (fonte: Cnr) e 2,5 milioni quelli giocatori abituali e, dunque, a rischio dipendenza (anche se appena 7 mila sono in cura presso le Asl). La Lombardia è la regione che più contribuisce alla raccolta del gioco d’azzardo (19,5%), seguita da Lazio (10,6%), Campania (9,8%), Emilia-Romagna (8,3%), Veneto (8,1%) e via via tutte le altre.

Il recente accordo raggiunto in sede di conferenza Stato-Regioni sul riordino dei giochi d’azzardo (slot e videolottery) porterà a dimezzare in 3 anni i punti gioco. La determinazione delle fasce orarie di apertura e della distanza da luoghi “sensibili” (scuole, luigi di culto e di aggregazione giovanile) sarà invece demandata ai sindaci.

Fonte: http://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/conad/2017/10/03/news/gioco_d_azzardo_agli_italiani_il_primato_europeo-177268177/