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Psicologi & Società

Gli italiani si fanno l’autodiagnosi su Internet

Di pochi giorni fa la pubblicazione della ricerca internazionale Bupa Health Pulse 2010 (visualizza PDF) della London School of Economics sui servizi sanitari. Sono state monitorate le abitudini di navigazione Internet di 12 paesi tra cui l’Italia ed il quadro che ne emerge offre diversi spunti di interesse anche per noi psicologi.

In particolare, pare che addirittura l’81% degli italiani si affidi ad Internet per ricercare informazioni sul proprio stato di Salute. Nello specifico, di questi, il 65% per ricerca farmaci, mentre il 47% ricorre ad internet per effettuare autodiagnosi, nonostante un solo italiano su quattro dichiara di controllare le fonti o la “credibilità” del professionista.

Altri spunti interessanti, il 13% ricorre ai social media come Facebook per commenti e domande o approfondimenti, partecipando a gruppi o Fan Page tematiche;

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Psicologi & Marketing

Salute e Benessere su Internet. Quali opportunità per lo Psicologo?

Oggi vorrei parlarvi della diffusione di Internet in Italia, del modo e motivo per cui viene utilizzato e, di conseguenza, delle potenziali opportunità per lo Psicologo. Pensate che rilevazioni effettuate nel primo semestre 2010 parlano del 67,7% della popolazione italiana (oltre 32 milioni) connessa ad Internet, 70,2% uomini e 65,2% donne, principalmente adolescenti, ma anche adulti ed in forte crescita la terza età. La distribuzione territoriale è uniforme tra sud, centro e nord, ed il profilo socio/economico/culturale del navigatore è medio/alto. In forte crescita – 9,9% degli utenti – anche i dispositivi mobili per connettersi alla rete (cellulare, smartphone e PDA),  soprattutto tra gli adolescenti e giovani, ma non solo. Indubbiamente numeri importanti!

Internet sta di fatto modificando abitudini, pratiche quotidiane e stili di vita e