Lo scorso 18 Febbraio, in occasione del 27° anniversario della Lg. 56/89 che istituì l’Ordine degli Psicologi, come Ordine Psicologi Lazio abbiamo avviato lo “Sportello di Consulenza Legale Gratuito per Vittime di Abuso di Professione Psicologica“.
Un servizio a vantaggio dei cittadini laziali, ma anche degli iscritti all’Ordine Psicologi Lazio. Una iniziativa unica in Italia, nessun Ordine ad oggi propone qualcosa del genere 🙂
A chi si rivolge?
A tutti quei cittadini che sospettano di aver subito un esercizio abusivo di professione psicologica. Che si sono rivolti a soggetti non meglio qualificati per intervenire su problematiche e dimensioni squisitamente psicologiche e si sono trovati, o si stanno trovando, in una situzione che espone a rischio la loro salute ed il loro benessere psicologico.
Cosa offre?
Collegandosi alla pagina dello sportello legale il cittadino può:
- scaricare un ebook gratuito e valutare più consapevolmente se la persona a cui si è rivolto è un professionista qualificato o meno;
- laddove valuta di trovarsi in situazione a rischio, può telefonare ad un numero ad hoc per avere una consulenza di orientamento legale gratuita;
- laddove venisse evidenziato un potenziale scenario di esercizio abusivo, può prendere appuntamento in sede con lo studio legale e componenti della commissione tutela OPLazio;
- laddove si verificasse effettivo reato di abuso e la persona fosse motivata e decisa ad intraprendere un percorso a sua tutela, riceverebbe il sostegno legale dei nostri consulenti e – se utile – avrebbe al proprio fianco l’Ordine stesso, costituito come parte civile.
Come lo stiamo valorizzando?
Ovviamente il servizio sarà tanto più utile, quanto più diverrà conosciuto e riconosciuto dalla cittadinanza e dalle Istituzioni. In tal senso, stiamo procedendo a più livelli.
Abbiamo lavorato di ufficio stampa, rilanciando agenzie che poi sono state riprese da diversi quotidiani. Siamo usciti su radio e tv locali. Qui riporto il breve intervento sul TGR Lazio:
Abbiamo poi cercato di capire cosa potrebbe fare una persona che sospetta (o ha coscenza) di avere a che fare con un abuso di professione psicologica. Abbiamo individuato due scenari di riferimento:
- si rivolge ad alcune figure per lei di riferimento per avere un parere a riguardo, ad esempio l’avvocato…
- si mette su Google a cercare informazioni utili a capire in che tipo di situazione si trova
Nel primo caso: prossimamente effettueremo una campagna di sensibilizzazione presso queste figure opinion leader per informarle della problematica ed invitarle ad inviare la persona presso lo sportello, comunque a scaricare l’ebook.
Nel secondo caso: abbiamo individuato un elenco di chiavi di ricerca che le persone potrebbero utilizzare per cercare su Google informazioni sulla loro potenziale condizione di truffati. Abbiamo quindi previsto un budget per coprire una campagna di click ADV su Google e Facebook sino a Luglio prossimo.
E se non ne avessero ancora consapevolezza?
In questo caso non si attiverebbero nella ricerca di informazioni. Per agganciare queste persone quindi:
- dovremo continuare il lavoro di ufficio stampa,
- faremo specifiche campagne di marketing territoriale nei prossimi mesi,
- agganceremo lo sportello a tutte le eventistiche dell’Ordine dirette ai cittadini, come il prossimo Stiamo Fuori 2016,
- promuoveremo lo sportello sulla newsletter che mensilmente inviamo ai cittadini. Al momento ne raggiungiamo oltre 20.000, ma crescono di numero 😉
Quali obiettivi si pone questo sportello?
L’obiettivo principale, per cui nasce lo sportello legale gratuito, è di assistere persone che hanno subito un reato di abuso di professione psicologica.
Oltre a ciò, crediamo di poter perseguire ulteriori obiettivi di interesse:
- scoraggiare futuri clienti di corsi di formazione che creano figure abusive. Far capire ai cittadini che alcuni corsi – anche a fronte della sentenza TAR Lazio – vendono fuffa a caro prezzo ed espongono a rischio reato. Togliere clienti a queste sQuole di formazione significa togliere flusso di cassa, significa far perdere attrattiva sulla proposizione di percorsi formativi sempre più scivolosi,
- creare giurisprudenza favorevole agli psicologici. Nella misura in cui lo sportello farà emergere casistiche di grave abuso, che sosterremo come Ordine, si potrà nel tempo creare sentenze a tutela della professione di psicologo, e quindi a tutela dei cittadini,
- unitamente ad ulteriori iniziative già in essere e prossime, sensibilizzare i colleghi ad essere i primi tutori e valorizzatori della professione. Evitando di iscriversi a corsi che svendono la professione, evitando di formare professionisti che staccheranno fattura in abuso della professione di psicologo, evitando di definirsi sul mercato con inglesismi che scimmiottano la professione per tornare a proporsi – dignitosamente – PSICOLOGI.
Lasci un commento?
Che ti pare di questa iniziativa?
A tuo avviso riuscirà a raggiungere gli obiettivi fissati?
Mancano ingredienti? Necessitano correzioni? Hai spunti?
Insomma, mi piacerebbe se lasciassi un tuo riscontro. Grazie 🙂
Nicola
19 risposte su “Sportello di Consulenza Legale Gratuito per Vittime di Abuso di Professione Psicologica”
io credo che dobbiamo essere noi in primis a tutelare la nostra professione e professionalità…io credo anche che molti colleghi legati alle scuole di specializzazione abbiano fatto della formazione low cost e a “portata di tutti” un modo per investire la loro NONFORMAZIONEPSICOTERAPEUTICA…e questo è grave…
Salve, ottimo programma contro l’abuso, potremmo forse lanciare anche una campagna per gli psy, con tanto di # per dare visibilità ai titoli conseguiti? Della serie chi ce l’ha li espone e chi non li espone si autosmaschera.
E poi un’altra cosa: con l’associazione il labirinto di Piombino (Li) stiamo organizzando per fine maggio una giornata per la psicologia, tra i vari spazi allestiti, ne vorrei favorire uno dedicato a questa iniziativa, è possibile? Grazie
Questa iniziativa è organizzata da OPLazio e come tale, ovviamente, è rivolta ai cittadini del Lazio. Ti immaginavi una presenza del nostro sportello o piuttosto all’opportunità – in qualche modo – di promuovere l’attenzione all’abuso di professione anche in quel di Piombino?
Ho letto dell’iniziativa. Sono psichiatra e lavoro anche nel campo della formazione, quindi particolarmente sensibile al tema. Direi che innanzi tutto dovremmo fare chiarezza su quali siano esattamente le figure identificabili come abuso di professione psicologica, a tal proposito avrei delle idee chiare. Avete stabilito quali potrebbero essere? Grazie.
Buonasera Massimiliano e grazie del commento.
Dal nostro punto di vista il potenziale abuso di professione psicologica non è tanto riconducibile a specifiche FIGURE, bensì a particolari atti professionali, effettuati al fine di intervenire su specifiche dimensioni, attingendo a specifiche teorie e modelli, lungo un arco temporale, staccando fattura
Capisco che non chiarisco il merito, ma ogni caso è da analizzare distintamente. Spero in ogni caso di averle fornito il quadro delle variabili che certamente verrebbero prese in esame 😉
Da suo punto di vista invece vi sono specifiche figure individuabili? In che senso / quali?
Definire comportamenti non professionali e perseguire chi esercita la professione abusivamente o con preparazione non adeguata è un servizio doveroso per l’Ordine, aggiunge dignità ed orgoglio alla professione, è una protezione per chi ricorre ai nostri servizi ed un esempio di serietà e tutela per la società. Non mi sembra che si voglia fare una caccia alle streghe, ed offrire ascolto al cliente che ha il sospetto di non essere trattato adeguatamente può comunque servire a mettere a fuoco problemi effettivi o interpretazioni errate.
Innanzitutto grazie per aver dato vita ad un’iniziativa così interessante e senz’altro utile! Penso che ci sia confusione da parte di molti clienti/pazienti, su chi è un counsellor o un coach o invece uno psicoterapeuta. E purtroppo per molti rivolgersi ad un counsellor ha un “suono” diverso che rivolgersi ad un professionista della salute quale è lo psicologo/psicoterapeuta. Per questo concordo assolutamente con chi mette in prima linea proprio noi psicologi per tutelare la nostra professione e i nostri pazienti. Mi farebbe piacere sapere come dovremmo comportarci noi, nel caso volessimo segnalare un abuso. Basta navigare per cinque minuti in internet e si trovano già parecchi casi di persone, che si dichiarano in grado di “far prendere coscienza” ai loro clienti, “gestire momenti di crisi”, lavorare con disagi e conflitti, utilizzando “strumenti conoscitivi e di intervento… pur non volendo raggiungere una PROFONDA RISTRUTTURAZIONE DELLA PERSONALITÀ”!!!
Penso che potrebbe essere utile anche per noi, avere una procedura diretta per segnalare i casi di abuso.
Buongiorno Caterina e grazie del commento 🙂
Qui nel Lazio la Commissione Tutela ha già in ToDoList un tutorial di questo genere da mettere a disposizione dei colleghi.
Un passetto alla volta e mettiamo in opera anche quello 😀
Sicuramente è una buonissima iniziativa, soprattutto il punto dove verranno scoraggiati istituti che rilasciano “attestati”facili. A mio avviso, è mi è capitato, spesso chi subisce abuso non ne è consapevole, sente semplicemente che qualcosa non va quindi interrompe la terapia. Sono poche le persone che poi ci riprovano cambiando terapeuta o quello che credono essere un terapeuta..mi auguro che questa campagna di sensibilizzazione si rafforzi sempre di più….ne abbiamo bisogno!
Sono una collega specializzata in lavoro e organizzazione e ho lavorato per 18 anni all’iter per la costituzione dell’Ordine. Ero neo laureata quando nel luglio 1970 si è avviato questo progetto basilare per la nostra dignità e la tutela degli utenti. Ho fatto veramente la porta borse di colleghi storici, impegnando anch’io risorse di ogni genere. Finché nel febbraio 1989 abbiamo avuto il nostro fondamentale mattone. Come per gli eventi storici, ricordo dove fossi e come ero vestita quando la televisione diede l’annuncio della definitiva approvazione. Siamo passati dalla “prateria senza limiti”, alla “prateria con regole” codificate riconosciute garantite. Continuo a divulgare in ogni occasione quanto sia importante essere psicologi iscritti all’Ordine per accedere al paziente/cliente, in materia. E’ una tutela per i giovani colleghi che non possono vedersi soffiato via del lavoro da bricoleurs della psiche. E’ una forte salvaguardia dell’identità e di coloro che credono nella psicologia come sinergia, e non devono trovarsi di fronte ad azioni rapinose o illecite o inefficaci. Occorre divulgare le regole dell’Ordine, migliorarle, aggiornarle, implementarle secondo il corrente pensiero. Se si è fuori dalla norma, lo si è e basta, senza paraventi che proteggono solo i giocatori di dadi truccati.
Grazie Evelina, una bella testimonianza da chi è stata in trincea per donarci una legge istitutiva 😀
Grazie anche a Daniela, sicuramente il “mercato formativo” deregolato è uno dei nodi su cui lavorare!
Credo che sia meglio modificare il nome dello sportello. Così com’è può essere frainteso: inteso come un servizio per chi ritiene di aver subito una malpractice da parte di uno psicologo (un doppione di quanto già offerto dall’Ordine). La pubblicizzazione potrebbe indurre richieste di intervento da parte di chiunque sia scontento per qualunque motivo delle prestazioni ricevute da uno psicologo.
Inoltre attenzione a non creare aspettative esagerate: è molto molto difficile dimostrare l’abuso della ns professione, come dimostra l’esiguità dei casi giudiziari. Pensate alle costellazioni familiari sistemiche di Hellinger. Negli anni ’90 Bert Hellinger era regolarmente invitato a tenere conferenze ai congressi di psicoterapia familiare: è o non è un metodo di terapia psicologica? E’ o non è oggi una tecnica applicata da chiunque?
Buongiorno Piera e grazie del commento.
Ad oggi non ci sono arrivati riscontri di “confusione del messaggio”, ma terremo conto di questo alert.
Sul fatto che sia difficile dimostrare l’abuso, ne siamo coscenti, tant’è che abbiamo istituito questo sportello. Nella misura in cui faciliti l’emersione aumenti statisticamente la possibilità di trovare casi palesi, così come nel momento in cui metti esperti legali – specializzati in questi ambiti – a fianco del cittadino, puoi dibattere meglio in tribunale (se poi unisci anche le azioni di sensibilizzazione che faremo presso avvocati ed ordini…)
CARISSIMO Nicola, grazie come sempre del tuo lavoro che è preziosissimo. Bella iniziativa, importante. L’unica cosa che posso dirti è che appena ne ho letto il titolo ho pensato ad “abuso” nel senso comune del termine… ovvero a cattive pratiche FATTE da psicologi… poi leggendo l’articolo ho capito che si riferiva all’abuso professionale. Se un comune cittadino legge e non vuole approfondire rischia se fraintende di associare una parola negativa alla nostra professione. Per il resto iniziativa assolutamente lodevole e da replicare nelle altre regioni. Grazie
Grazie Elisa, sei la seconda collega in giornata che segnala il possibile equivoco, comincio a prenderlo seriamente 😉
Ottima iniziativa, cerchiamo un altro titolo, come alcuni colleghi hanno scritto, il titolo con il termine ” ABUSO” può avere una interpretazione di ” comportamento gravemente scorretto di alcuni Psicologi verso i loro pazienti – vittime” ( anche con significato sessuale, poichè attualmente questo termine è usato spesso dai media in questa accezione.).
Anche la dizione “sportello legale “rafforza il concetto di ” comportamento gravemente scorretto e lesivo della salute dello psicologo verso il paziente”.
Dovremmo mettere in luce invece ” abuso di titolo” o ” abuso di professione” di persone che si spacciano per psicologi o psicoterapeuti mentre non lo sono poichè non ne hanno i titoli..
Dobbiamo denunciare all’Ordinr di appartenenza molti anche psicologi, che non hanno l’ abilitazione alla Psicoterapia che invece sul web, su vari portali e sui loro siti, dichiarano di praticare la psicoterapia. Mi sembra che alcuni Ordini regionali non vigilino abbastanza.e questo può arrecare danni ai pazientio o come minimo “spesa senza l’ efficacia della terapia” e quindi discredito su tutta la professione. Che cosa ne pensate ?
Buongiorno Fiorella, quando si incorre in psicologi che pubbicamente e indebitamente si spendono un titolo di psicoterapeuta che non hanno, semplicemente si devono segnalare alla Commissione Deontologica del proprio Ordine territoriale 🙂
Sono molto felice che qualcuno abbia avuto questa idea!
Queste sono cose che andrebbero fatte dagli Ordini Professionali di ogni regione!!
Temo che in Toscana questa cosa dia lunga a venire.
Ottimo Servizio, diretto, si spera efficace, e davvero interessante nei risvolti che potrebbe avere.