INCHIESTA COUNSELOR: per la prima volta si entra negli studi di alcuni counselor e ne escono delle belle. Il video viene rilanciato anche da Repubblica.it, scoppia il panico, Assocounseling insorge, anche il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi si accoda… i tempi sono maturi:
CNOP chiudi la Consensus Conference sul Counseling!
Dopo il referendum di AltraPsicologia (12.000 sostenitori) hai raccontato agli psicologi italiani che il counseling è dello psicologo e che i counselor non esistono.
Dopo l’iniziativa di OPLazio di diffondere questa inchiesta giornalistica affermi che l’inchiesta è allarmante e conferma le tue preoccupazioni.
Per una volta, non arrivare dopo… domani, Giovedì 28 Giugno, si riunirà il Comitato Promotore Consensus Conference Counseling a cui siedi… hai l’opportunità di dare concretezza a ciò che sinora ci hai professato solo a parole:
a tutela della professione e della salute dei cittadini, CHIUDI LA CONSENSUS!
Questa l’inchiesta del giornalista Luca Bertazzoni in versione breve (5 minuti) che abbiamo rilasciato sulla fanpage di OPLazio:
https://www.facebook.com/ordinepsicologilazio/videos/1678082038972757/
Qui la versione estesa (17 minuti) rilanciata anche da Repubblica.it
E Assocounseling che dice?
Pubblica il comunicato “L’etica nelle professioni” e pare aver accusato il colpo, viste le cose scomposte che vengono scritte. Afferma:
“AssoCounseling è a dir poco indignata per il video promosso da AltraPsicologia e dall’Ordine degli psicologi del Lazio… [cut] la nostra associazione ha ben chiaro che si tratta di una video-inchiesta commissionata e sponsorizzata”
Ebbene, AltraPsicologia è completamente estranea a questa video inchiesta e non si capisce perché venga citata. L’Ordine Psicologi Lazio, d’altro canto, non ha commissionato nulla, bensì acquisito l’opportunità di poter diffondere questa inchiesta giornalistica prodotta da un professionista indiscutibilmente accreditato.
Per altro, tali nervose elucubrazioni riceveranno presto diffida formale dall’Ordine che rappresento.
Tralascio la doverosa difesa a spada tratta prodotta dal loro Presidente (immagino necessaria per salvare la faccia nei confronti dei propri iscritti) e mi concentro sul paragrafo finale del Segretario Generale Tommaso Valleri:
«Il counseling italiano interagisce da 30 anni con la psicologia italiana: psicologi che hanno importato il counseling dagli Stati Uniti, psicologi che gestiscono scuole di formazione per diventare counselor, psicologi che supervisionano l’attività dei counselor, psicologi che scrivono libri per i counselor, psicologi che erogano corsi di aggiornamento e di perfezionamento per i counselor, psicologi che organizzano convegni per i counselor, psicologi che sono dirigenti di associazioni professionali di categoria di counselor. Cosa pensano questi psicologi di questa video-inchiesta?»
Il Valleri ha ragione da vendere! In effetti
sono anni ed anni che una piccola parte di psicologi svende la professione di psicologo per formare presunte figure professionali… e facendo cassa!
Ma anche questa storia prima o poi finirà. Credo siano maturi i tempi, sia matura la consapevolezza e lo sdegno della base dei colleghi psicologi, credo che molto presto ciascuno di questi psicologi formatori di counselor e pseudoprofessioni varie si troverà di fronte ad un bivio inevitabile… e dovrà stare attento a quale strada prendere…
Per altro, sarebbe interessante chiedere al giornalista se potesse verificare l’eventuale appartenenza di uno di questi counselor ad Assocounseling… sarebbe curioso che Assocounseling li definisce “sedicenti counselor” e poi si scopre che sono suoi affiliati eheheh
Beh… ma ci sono anche psicologi altamente incompetenti!
Questa risposta l’hanno data diversi counselor ed anche alcuni colleghi nei tanti dibattiti social. In pratica dicono: il video non dice nulla di particolare in quanto certamente vi saranno ugualmente tanti psicologi incapaci e che fanno danni…
Il problema è che la questione non si muove assolutamente a tale livello! Esistono psicologi capaci ed incapaci, così come avvocati, ingegneri, preti, genitori e politici… esistono professionisti e persone capaci ed altre incapaci… non rileva!
Qui il problema non è se anche tra i 100.000 psicologi vi siano professionisti incapaci (e certamente ve ne sono, a cominciare dal sottoscritto), quanto il fatto che questo video denuncia una clamorosa sovrapposizione di atti e funzioni, tipiche e riservate allo psicologo dalla legge italiana.
Il caso dell’esame di stato per l’abilitazione alla professione di psicologo
La ragazza che racconta la perdita di suo fratello, per suicidio, lamentando di fatto sintomi depressivi, possibili abusi d’alcol, è di fatto una delle tracce dell’esame di stato per l’abilitazione alla professione di psicologo.
E’ una traccia che – per la legge italiana – abilita un professionista a fare lo psicologo.
Quel counselor di fatto – al di là della teoria della tecnica utilizzata (comunque surreale) – accoglie senza problemi una domanda da cui invece dovrebbe tenersi a distanza per non incorrere in abuso di professione, punito dalla Legge italiana.
CONDIVIDETE e DIFFONDETE questo video tra colleghi e cittadini. Spiegate loro cosa accade a rivolgersi a non #psicologi!
Ordine degli Psicologi del Lazio sta portando parallelamente avanti altre iniziative a tutela della professione e della salute dei cittadini!