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Counselor: documenti a protocollo VS newsletter CNOP. Chi dice bugie?

L’uso che il CNOP fa della newsletter istituzionale è tanto grave quanto lo scempio fatto con i counselor esistenziali!

Ti bastano 5 minuti per leggere e verificare chi dice bugie 😉

Il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi ha inviato una newsletter agli oltre 100.000 iscritti in cui lamenta “campagne allarmistiche” a “fini elettorali“.

La newsletter appare finalizzata a:

  1. screditare ciò che abbiamo affermato, io e Federico Conte, nel Facebook Live,
  2. rassicurare i colleghi circa il mirabolante impegno del CNOP contro i counselor,
  3. mandare nell’oblio la questione del parere favorevole del CNOP ai counselor esistenziali, per nulla citati nella comunicazione

Trovo allucinante che il CNOP usi la newsletter istituzionale per inviare affermazioni che confliggono con quanto riportato in documenti ufficiali ed a protocollo!

https://www.facebook.com/piccinini.nicola/videos/vb.1119313279/10213409633011481/

La parte centrale del comunicato CNOP è la seguente:

“Sulla vicenda si esprimerà nuovamente il Consiglio Nazionale convocato il 23 e 24 novembre a seguito di una richiesta di parere da parte del Ministero della Salute del 13 novembre u.s. con la speranza che questa volta sia chiaro a tutti, anche a quelli che non vogliono comprendere.

In tale sede, in coerenza con gli atti compiuti sinora, il CNOP chiederà al Ministero della Salute di attivarsi per chiudere il tavolo UNI per la normazione della professione del “counselor””

Rispondo con i documenti a protocollo! 

1) Il CNOP si voleva attivare con il MinSalute? Valuta tu…

Il 20 Luglio 2018 è stato OPLazio a chiedere al CNOP di intervenire con il MinSalute per richiedere la chiusura del tavolo Counselor in UNI.
(SCARICA LA NOTA IN PDF)

Il 26 Luglio 2018 siamo stati costretti, come OPLazio, a sollecitare un intervento, visto che alla prima nota non hanno mai risposto. Stesso destino anche per la seconda: nessuna risposta!
(SCARICA LA SECONDA NOTA IN PDF)

Il CNOP non ci ha MAI sostenuto in questi mesi nel tentativo di stoppare il tavolo sui counselor in UNI, abbiamo dovuto scrivere noi OPLazio al MinSalute, in data 18 Ottobre 2018
(SCARICA NOTA OPLAZIO A MINSALUTE IN PDF)

Il 13 Novembre 2018 il MinSalute scrive al CNOP a seguito della nota ricevuta da OPLazio. Il CNOP è adesso OBBLIGATO A RISPONDERE, se non ci fossimo attivati secondo voi che avrebbe fatto?
(SCARICA NOTA MINSALUTE IN PDF)

2) Il CNOP voleva la chiusura dell’attuale tavolo counselor in UNI? Valuta tu…

Durante l’ultima riunione del tavolo counselor in UNI, quella che ha fatto allarmare noi di OPLazio, il rappresentante del CNOP si è astenuto in sede di voto sui punti n.3, 4, 6, 7 e 12 ed ha votato a favore sui punti n.5-bis, 8 e 11, con ciò schierandosi in senso contrario alla netta opposizione ai counselor espressa da OPLazio:

3) Il CNOP intendeva trattare la questione durante la seduta del 23/24? Valuta tu…

Il 15 Novembre 2018 OPLazio ha chiesto al CNOP di inserire DUE punti all’OdG del 23/24 Novembre
(SCARICA RICHIESTA IN PDF)

Il 16 Novembre risponde il Direttore del CNOP (non Giardina, un amministrativo…) dicendo che Giardina ne parlerà in “Comunicazioni del Presidente”

Ciò non va bene, le “comunicazioni del preSidente” – fatte in apertura di seduta – sono unidirezionali, non prevedono dibattito, non rimangono interventi a verbale… la discussione va messa come punto in discussione, così tutti i consiglieri possono intervenire e rimane traccia di quanto detto a verbale!!

Lo stesso giorno inviai quindi una nuova nota in cui RIBADIVO l’inserimento dei 2 punti in OdG, argomentandone per altro i gravi motivi!

Oggi ho ricevuto l’OdG modificato. Giardina ha inserito solo la trattazione della risposta al MinSalute, mentre non ha inserito l’altro punto sui counselor esistenziali (che poi è la questione più grave di tutta la vicenda!!!)

4) i counselor esistenziali se li è dimenticati? O gli rovinavano lo story-telling sul loro mirabolante lavoro contro i counselor?

Nel seguente DOCUMENTO IN PDF, a pagina 5, il MinSalute da l’ok al Min Sviluppo Economico circa l’inserimento dei counselor esistenziali nell’Albo professioni non regolamentate, grazie anche al parere favorevole del CNOP!!!

A pagina 7 del sopra linkato documento trovate anche lo stralcio del parere favorevole rilasciato dal CNOP ad AssoISUE, associazione di counselor esistenziali:

Nel video fatto da me e Federico Conte denunciamo la questione. Per altro sarebbe bastata una banale ricerca su Google per scoprire che fanno questi tizi ed invece il CNOP rilascia parere favorevole ai counselor esistenziali sulla base della lettura di uno statuto associativo… allucinante!!!

La questione è grave nel merito e nel metodo!

  • Nel merito: in quanto dai parere favorevole ad una associazione di counselor, dando una letta veloce al loro statuto (da non credere!!!)
  • Nel metodo: la Legge 56/89, ART.28 Lettera F, dice chiaramente che è il Consiglio e non il preSidente a “esprime pareri, su richiesta degli enti pubblici

In altre parole, quando il MinSalute chiese al CNOP un parere circa i counselor esistenziali, Giardina avrebbe dovuto portare la questione in Consiglio, perché questo è l’organo – PER LEGGE – deputato a rilasciare pareri.

Invece NON PASSO’ NULLA IN CONSIGLIO e casualmente ne siamo venuti a conoscenza adesso (e ciò è gravissimo!!!)

5) Il CNOP è sempre stato chiaro sulla questione counselor? Valuta tu…

La famosa Sentenza TAR Lazio, che ha portato poi alla chiusura dell’allora Tavolo sul “Counseling relazionale” in UNI, è certamente avvenuta per opera del CNOP in quanto attore nazionale, ma – anche qui – vale la pena segnalare un insistente stimolo/presidio dell’Ordine Psicologi Lazio, e più in generale di AltraPsicologia! Insomma, non potevano non procedere… Però poi che succede?

La Consensus Conference sul Counseling, fatta assieme ai counselor, è una iniziativa politica sostenuta dall’attuale CNOP… e fatta naufragare dal referendum promosso da AltraPsicologia lo scorso Maggio 2018

Il preSidente Giardina frequenta continuamente i congressi dei counselor parlando di armistizi, pacificazioni… famoso (e surreale!) fu l’articolo rilasciato da Giardina su IlCorriereDellaSera:

A partire dalle 12mila firme raccolte da AP per chiedere la chiusura della consensus conference counseling, il CNOP – forse preoccupato dalla base dei colleghi imbufalita – ha cominciato a fare affermazioni pubbliche contro i counselor, che non esistono, che non se li fila, ecc…

Parole, parole, parole… perché poi i documenti a protocollo raccontano ben altra storia!

Sai qual è la verità? Che il CNOP è all’angolo!

La verità, per come la vedo io, è che l’attuale esecutivo CNOP (preSidente Giardina e preSidenti supporter) lo abbiamo messo all’angolo!

Promossero probabilmente controvoglia la chiusura del tavolo UNI sul counseling relazionale, dopodiché appare come se avessero provato a farli rientrare dalla finestra…

  • allacciando rapporti ai congressi,
  • lanciandoci consensus conference co-partecipate,
  • non intervenendo celermente sull’avvio di nuovi tavoli UNI sul counselor
  • dando pareri favorevoli sui counselor esistenziali (senza far passare nulla in Consiglio)
  • ed altro che in potenza, vista la situazione, potrebbe ancora spuntare fuori…

Oggi sono in affanno, come quando non arriva ossigeno al cervello, compiono agiti scomposti come ad esempio usare la newsletter istituzionale per dare del bugiardo ad un Presidente di Ordine regionale, quando invece i documenti a protocollo certificano ciò che OPLazio ha sostenuto!

Tentano di mettere pezze per rimanere credibili, quando è del tutto palese l’incongruenza tra ciò che professano e le azioni che compiono e/o le decisioni che prendono.

La verità è che hanno vinto la Psicologia e gli psicologi!

Eggià… perché adesso il CNOP è obbligato a rispondere al MinSalute, ne discuteremo questo 23 novembre e saranno obbligati a chiedere al Ministero della Salute la chiusura di questo altro tavolo sui counselor.

Se non avessimo presidiato ed alzato la voce, secondo voi che avrebbero fatto il preSidente Giardina ed i suoi preSidenti supporter?

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Sportello legale contro esercizio abusivo di professione psicologica

Sportello Legale a #Tutela di #cittadini vittime di esercizio abusivo di professione psicologica. L’Ordine Psicologi Lazio presenta l’iniziativa a Teleroma 56

 

https://www.facebook.com/nicolapiccinini.it/videos/201066266918139/

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Sportello di Consulenza Legale Gratuito per Vittime di Abuso di Professione Psicologica

Lo scorso 18 Febbraio, in occasione del 27° anniversario della Lg. 56/89 che istituì l’Ordine degli Psicologi, come Ordine Psicologi Lazio abbiamo avviato lo “Sportello di Consulenza Legale Gratuito per Vittime di Abuso di Professione Psicologica“.

Un servizio a vantaggio dei cittadini laziali, ma anche degli iscritti all’Ordine Psicologi Lazio. Una iniziativa unica in Italia, nessun Ordine ad oggi propone qualcosa del genere 🙂

 

A chi si rivolge?

A tutti quei cittadini che sospettano di aver subito un esercizio abusivo di professione psicologica. Che si sono rivolti a soggetti non meglio qualificati per intervenire su problematiche e dimensioni squisitamente psicologiche e si sono trovati, o si stanno trovando, in una situzione che espone a rischio la loro salute ed il loro benessere psicologico.

 

Cosa offre?

Collegandosi alla pagina dello sportello legale il cittadino può:

  1. scaricare un ebook gratuito e valutare più consapevolmente se la persona a cui si è rivolto è un professionista qualificato o meno;
  2. laddove valuta di trovarsi in situazione a rischio, può telefonare ad un numero ad hoc per avere una consulenza di orientamento legale gratuita;
  3. laddove venisse evidenziato un potenziale scenario di esercizio abusivo, può prendere appuntamento in sede con lo studio legale e componenti della commissione tutela OPLazio;
  4. laddove si verificasse effettivo reato di abuso e la persona fosse motivata e decisa ad intraprendere un percorso a sua tutela, riceverebbe il sostegno legale dei nostri consulenti e – se utile – avrebbe al proprio fianco l’Ordine stesso, costituito come parte civile.

 

Come lo stiamo valorizzando?

Ovviamente il servizio sarà tanto più utile, quanto più diverrà conosciuto e riconosciuto dalla cittadinanza e dalle Istituzioni. In tal senso, stiamo procedendo a più livelli.

Abbiamo lavorato di ufficio stampa, rilanciando agenzie che poi sono state riprese da diversi quotidiani. Siamo usciti su radio e tv locali. Qui riporto il breve intervento sul TGR Lazio:

[facebook https://www.facebook.com/ordinepsicologilazio/videos/904446573002978/ ]

 

Abbiamo poi cercato di capire cosa potrebbe fare una persona che sospetta (o ha coscenza) di avere a che fare con un abuso di professione psicologica. Abbiamo individuato due scenari di riferimento:

  1. si rivolge ad alcune figure per lei di riferimento per avere un parere a riguardo, ad esempio l’avvocato…
  2. si mette su Google a cercare informazioni utili a capire in che tipo di situazione si trova

Nel primo caso: prossimamente effettueremo una campagna di sensibilizzazione presso queste figure opinion leader per informarle della problematica ed invitarle ad inviare la persona presso lo sportello, comunque a scaricare l’ebook.

Nel secondo caso: abbiamo individuato un elenco di chiavi di ricerca che le persone potrebbero utilizzare per cercare su Google informazioni sulla loro potenziale condizione di truffati. Abbiamo quindi previsto un budget per coprire una campagna di click ADV su Google e Facebook sino a Luglio prossimo.

E se non ne avessero ancora consapevolezza?

In questo caso non si attiverebbero nella ricerca di informazioni. Per agganciare queste persone quindi:

  • dovremo continuare il lavoro di ufficio stampa,
  • faremo specifiche campagne di marketing territoriale nei prossimi mesi,
  • agganceremo lo sportello a tutte le eventistiche dell’Ordine dirette ai cittadini, come il prossimo Stiamo Fuori 2016,
  • promuoveremo lo sportello sulla newsletter che mensilmente inviamo ai cittadini. Al momento ne raggiungiamo oltre 20.000, ma crescono di numero 😉

 

Quali obiettivi si pone questo sportello?

L’obiettivo principale, per cui nasce lo sportello legale gratuito, è di assistere persone che hanno subito un reato di abuso di professione psicologica.

Oltre a ciò, crediamo di poter perseguire ulteriori obiettivi di interesse:

  • scoraggiare futuri clienti di corsi di formazione che creano figure abusive. Far capire ai cittadini che alcuni corsi – anche a fronte della sentenza TAR Lazio – vendono fuffa a caro prezzo ed espongono a rischio reato. Togliere clienti a queste sQuole di formazione significa togliere flusso di cassa, significa far perdere attrattiva sulla proposizione di percorsi formativi sempre più scivolosi,
  • creare giurisprudenza favorevole agli psicologici. Nella misura in cui lo sportello farà emergere casistiche di grave abuso, che sosterremo come Ordine, si potrà nel tempo creare sentenze a tutela della professione di psicologo, e quindi a tutela dei cittadini,
  • unitamente ad ulteriori iniziative già in essere e prossime, sensibilizzare i colleghi ad essere i primi tutori e valorizzatori della professione. Evitando di iscriversi a corsi che svendono la professione, evitando di formare professionisti che staccheranno fattura in abuso della professione di psicologo, evitando di definirsi sul mercato con inglesismi che scimmiottano la professione per tornare a proporsi – dignitosamente – PSICOLOGI.

 

Lasci un commento?

Che ti pare di questa iniziativa?

A tuo avviso riuscirà a raggiungere gli obiettivi fissati?

Mancano ingredienti? Necessitano correzioni? Hai spunti?

Insomma, mi piacerebbe se lasciassi un tuo riscontro. Grazie 🙂

Nicola

 

 

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#VoltaPagina e tutela dei cittadini

La Campagna video di sensibilizzazione e promozione della professione di psicologo #VoltaPagina ha riscontrato un grande successo sui social, ma anche sui media tradizionali 🙂

 

TGR Lazio

https://www.facebook.com/nicolapiccinini.it/videos/155627274795372/

 

Alcune altre segnalazioni dell’iniziativa:

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Il Ministero della Salute avvia delle verifiche riguardo la figura del counselor

Lo scorso 8 giugno 2010, rispondendo ad una interrogazione dell’onorevole Paola Goisis, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Laura Ravetto, ha accolto le preoccupazioni sollevate dall’onorevole Goisis riguardo il rischio che la figura del counselor possa illecitamente esercitare attività di esclusiva competenza dello psicologo.

Nell’interrogazione presentata dall’Onorevole Goisis si legge:

la principale associazione dei counselor italiani, la Società italiana di counseling (S.I.Co.) ritiene che il «counselor» sia una figura professionale «in grado di favorire la soluzione di disagi esistenziali «di origine psichica» che non comportino tuttavia una ristrutturazione profonda della personalità;

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La tutela contro l’abuso di counselor, reflector e coach e simili è possibile! Intervista all’avvocato e psicologo Prof. Eugenio Calvi

Sono lieto di pubblicare e diffondere quella che ritengo un’intervista estremamente interessante e con possibili risvolti BOMBA sul fronte della tutela della professione di psicologo!

Leggetela d’un fiato, scaricate il PDF e fatelo girare tra i vs colleghi… inviatelo al vs Ordine regionale!

L’Ordine Emilia Romagna ha da poco tempo diffuso il testo di una sentenza definitiva per abuso di professione di psicologo, con esito positivo, contro un naturopata che operava counseling – di fatto – mettendo in opera atti tipi della professione di psicologo.

La sentenza, che Altra Psicologia ha prontamente ripreso e diffuso (link), è stata curiosamente taciuta dai vari Ordini regionali e dall’Ordine Nazionale Psicologi, quando invece rappresenta un precedente di notevolissimo peso per fare giurisprudenza sugli atti tipici esclusivi dello psicologo, e quindi per favorire la lotta all’abuso della professione di psicologo.

Occupandomi da tempo del fenomeno delle professioni limitrofe e ritenendo questa sentenza di enorme portata e valore per la nostra categoria professionale, ho quindi contattato il Prof. Eugenio Calvi, psicologo ed avvocato, che nel caso specifico ha rivestito il ruolo di Consulente Tecnico di Parte per l’Ordine Emilia Romagna.