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Video inchiesta giornalistica in alcuni studi di COUNSELOR. Che fanno concretamente?

INCHIESTA COUNSELOR: per la prima volta si entra negli studi di alcuni counselor e ne escono delle belle. Il video viene rilanciato anche da Repubblica.it, scoppia il panico, Assocounseling insorge, anche il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi si accoda… i tempi sono maturi:

CNOP chiudi la Consensus Conference sul Counseling!

Dopo il referendum di AltraPsicologia (12.000 sostenitori) hai raccontato agli psicologi italiani che il counseling è dello psicologo e che i counselor non esistono.

Dopo l’iniziativa di OPLazio di diffondere questa inchiesta giornalistica affermi che l’inchiesta è allarmante e conferma le tue preoccupazioni.

Per una volta, non arrivare dopo… domani, Giovedì 28 Giugno, si riunirà il Comitato Promotore Consensus Conference Counseling a cui siedi… hai l’opportunità di dare concretezza a ciò che sinora ci hai professato solo a parole:

a tutela della professione e della salute dei cittadini, CHIUDI LA CONSENSUS!

Questa l’inchiesta del giornalista Luca Bertazzoni in versione breve (5 minuti) che abbiamo rilasciato sulla fanpage di OPLazio:

https://www.facebook.com/ordinepsicologilazio/videos/1678082038972757/

 

Qui la versione estesa (17 minuti) rilanciata anche da Repubblica.it

 

E Assocounseling che dice?

Pubblica il comunicato “L’etica nelle professioni” e pare aver accusato il colpo, viste le cose scomposte che vengono scritte. Afferma:

AssoCounseling è a dir poco indignata per il video promosso da AltraPsicologia e dall’Ordine degli psicologi del Lazio… [cut] la nostra associazione ha ben chiaro che si tratta di una video-inchiesta commissionata e sponsorizzata

Ebbene, AltraPsicologia è completamente estranea a questa video inchiesta e non si capisce perché venga citata. L’Ordine Psicologi Lazio, d’altro canto, non ha commissionato nulla, bensì acquisito l’opportunità di poter diffondere questa inchiesta giornalistica prodotta da un professionista indiscutibilmente accreditato.

Per altro, tali nervose elucubrazioni riceveranno presto diffida formale dall’Ordine che rappresento.

Tralascio la doverosa difesa a spada tratta prodotta dal loro Presidente (immagino necessaria per salvare la faccia nei confronti dei propri iscritti) e mi concentro sul paragrafo finale del Segretario Generale Tommaso Valleri:

«Il counseling italiano interagisce da 30 anni con la psicologia italiana: psicologi che hanno importato il counseling dagli Stati Uniti, psicologi che gestiscono scuole di formazione per diventare counselor, psicologi che supervisionano l’attività dei counselor, psicologi che scrivono libri per i counselor, psicologi che erogano corsi di aggiornamento e di perfezionamento per i counselor, psicologi che organizzano convegni per i counselor, psicologi che sono dirigenti di associazioni professionali di categoria di counselor. Cosa pensano questi psicologi di questa video-inchiesta?»

Il Valleri ha ragione da vendere! In effetti

sono anni ed anni che una piccola parte di psicologi svende la professione di psicologo per formare presunte figure professionali… e facendo cassa!

Ma anche questa storia prima o poi finirà. Credo siano maturi i tempi, sia matura la consapevolezza e lo sdegno della base dei colleghi psicologi, credo che molto presto ciascuno di questi psicologi formatori di counselor e pseudoprofessioni varie si troverà di fronte ad un bivio inevitabile… e dovrà stare attento a quale strada prendere…

Per altro, sarebbe interessante chiedere al giornalista se potesse verificare l’eventuale appartenenza di uno di questi counselor ad Assocounseling… sarebbe curioso che Assocounseling li definisce “sedicenti counselor” e poi si scopre che sono suoi affiliati eheheh

 

Beh… ma ci sono anche psicologi altamente incompetenti!

Questa risposta l’hanno data diversi counselor ed anche alcuni colleghi nei tanti dibattiti social. In pratica dicono: il video non dice nulla di particolare in quanto certamente vi saranno ugualmente tanti psicologi incapaci e che fanno danni…

Il problema è che la questione non si muove assolutamente a tale livello! Esistono psicologi capaci ed incapaci, così come avvocati, ingegneri, preti, genitori e politici… esistono professionisti e persone capaci ed altre incapaci… non rileva!

Qui il problema non è se anche tra i 100.000 psicologi vi siano professionisti incapaci (e certamente ve ne sono, a cominciare dal sottoscritto), quanto il fatto che questo video denuncia una clamorosa sovrapposizione di atti e funzioni, tipiche e riservate allo psicologo dalla legge italiana.

 

Il caso dell’esame di stato per l’abilitazione alla professione di psicologo

La ragazza che racconta la perdita di suo fratello, per suicidio, lamentando di fatto sintomi depressivi, possibili abusi d’alcol, è di fatto una delle tracce dell’esame di stato per l’abilitazione alla professione di psicologo.

E’ una traccia che – per la legge italiana – abilita un professionista a fare lo psicologo.

Quel counselor di fatto  – al di là della teoria della tecnica utilizzata (comunque surreale) – accoglie senza problemi una domanda da cui invece dovrebbe tenersi a distanza per non incorrere in abuso di professione, punito dalla Legge italiana.

 

CONDIVIDETE e DIFFONDETE questo video tra colleghi e cittadini. Spiegate loro cosa accade a rivolgersi a non #psicologi!

Ordine degli Psicologi del Lazio sta portando parallelamente avanti altre iniziative a tutela della professione e della salute dei cittadini!

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Primo piano Psicologi & Professione

Psicologi italiani. E’ solo questione di numero?

Il numero degli psicologi italiani è oggettivamente alto, ad oggi ne risultano iscritti all’Albo circa 104.000!

Temo tuttavia, pur deludendo alcuni colleghi, che la questione non sia legata solo al numero di psicologi, non sia solo quantitativa 😉

Innanzitutto, medesima sorte la condividono diverse altre famiglie professionali. Se volessimo stilare una classifica, a fine 2017 risultano circa:

  1. 426.000 infermieri professionali,
  2. 424.000 medici chirurgi e gli odontoiatri,
  3. 240.000 ingegneri,
  4. 234.000 avvocati,
  5. 154.000 architetti,
  6. 118.000 commercialisti,
  7. 112.000 giornalisti,
  8. 107.000 geometri,
  9. 104.000 psicologi.

Primo dato di realtà: tutte le professione con Ordine hanno numeri in grande eccesso rispetto a quanto il mercato italiano, ad oggi, può offrire.

Alcuni potrebbero allora dire… beh, bisogna tuttavia vedere quanto guadagnano queste professioni!

Vediamolo!

I dati arrivano dagli studi di settore relativi al periodo d’imposta 2015, sono stati diffusi lo scorso anno. I redditi medi da lavoro autonomo dei professionisti risulta il seguente

  • i notai di 217.800 euro;
  • i medici di 64.900 euro;
  • gli odontoiatri di 50.400 euro;
  • gli avvocati di 40.400 euro;
  • gli psicologi di 20.000 euro;
  • i veterinari si fermano a 19.300 euro.

Più in generale i redditi medi dichiarati, nel settore delle attività professionali, hanno trasversalmente un incremento del +6,5% rispetto al 2014, chi più chi meno…

In altre parole, ci sono professioni storicamente forti (anche politicamente!) che da sempre hanno redditi più alti, e professioni più giovani ed in divenire che li hanno più bassi, ma TUTTE hanno tenuto un trend di incremento reddito medio simile.

Secondo dato di realtà: al di là dei posizionamenti storici, tutte le professioni segnano un trend di sviluppo dei redditi medi più o meno simile.

Dopodiché, ieri, Emma Bonino, interviene a LA7 affermando “– psicologi + ingegneri“. Ho rilanciato il video, con un commento piuttosto critico e scettico circa l’opportunità e la correttezza di una simile affermazione, e ne è uscito un dibattito molto interessante 🙂

https://www.facebook.com/piccinini.nicola/posts/10211756914414549

Ora, al netto degli interventi di attivisti politici (pro e contro), e dei credo personali, che qui nulla hanno a che vedere, proverei a ripartire da ciò che letteralmente ha affermato Emma Bonino:

Non è lo stato che crea lavoro, lo stato deve creare le condizioni per cui sia possibile all’impresa di lavorare e lavorare sempre meglio.
Tenuto conto dello sviluppo tecnologico, e quindi la questione della preparazione diventa fondamentale, abbiamo bisogno di meno psicologi ma più ingegneri, più specializzati in robotizzazione, in digitalizzazione, cioè guardare un pochino più avanti

Ebbene, premetto che:

  1. è ovvio che la Bonino qui si stia riferendo ai percorsi universitari e professionalizzanti;
  2. è pure condivisibile il suo auspicio che l’accademia e la formazione siano più orientate al mercato ed in grado di produrre profili di competenza capaci di affrontare le sfide di oggi e di domani.

Ciò non di meno rimango alquanto critico e scettico in quanto:

  1. non capisco il motivo per cui deve citare una specifica categoria professionale, quale l’opportunità di additare una professione o un percorso formativo universitario? Perché allora non dire dei laureati in Lettere, in Filosofia, in Sociologia, piuttosto che meno veterinari e più gerontologi? Perché non esprimere il suo concetto politico senza citare espressamente una professione?
  2. temo abbia una idea arcaica della Psicologia e degli psicologi! Forse la Bonino è rimasta all’immagine dello psicologo che lavora sulla patologia, magari con un lettino che fa sempre tanto vintage… cita la robotizzazione, ignorante che molti psicologi vi lavorano; cita la digitalizzazione, ignorante il fatto che moltissimi psicologi vi lavorano; così come probabilmente ignora che gli psicologi, all’interno di team multidisciplinari, offrono contributi circa ergonomia, innovazione tecnologica, politiche attive del lavoro, architettura, territori e via dicendo…

Terzo dato di realtà: la Bonino è stata politicamente inopportuna a citare una specifica categoria (la nostra, ma poteva essere un’altra), e vedendo il ragionamento in cui la situa mostra di averne parlato senza conoscere in verità l’attuale e futuro contributo che invece offre lo psicologo.

Chiarita questa vicenda, passo all’ultimo aspetto caldo… perché calda è stata la mia giornata social di ieri 😛

E’ oggettivo che il numero di psicologi italiani sia troppo alto, e comunque che l’attuale mercato sia in grado di assorbirli.

Non è un caso che solo il 50% sia iscritto ENPAP, non è un caso che quanto a redditi medi siamo penultimi in graduatoria!

Ma, anche qui: la questione è solo numerica e quindi di numero chiuso alle Facoltà di Psicologia?

Credo sia più complessa, ed elenco almeno altre 4 elementi mica da poco:

  1. quanto sono capaci le Facoltà di Psicologia in Italia, unitamente agli Ordini professionali, di progettare percorsi aderenti ai reali fabbisogni del mercato di oggi e di domani? E’ più forte la volontà di preservare sistemi, cattedre, modelli o invece la volontà di guardare al futuro e mettersi in gioco?
  2. quanto sono capaci le Facoltà di Psicologia italiane, anche assolto il primo punto, a produrre poi percorsi professionalizzanti e non teorici? Siamo in grado di far uscire professionisti più o meno fatti, e non futuri clienti di specializzazioni post-lauream?
  3. ed anche assolvendo i primi due punti, come ci regoliamo con il mercato non regolamentato delle Università online? Macchine da soldi che sfornano senza filtro, né programmazione migliaia di laureati in Psicologia?
  4. a ciò aggiungo anche una latitanza di 30 anni degli Ordini professionali nel promuovere la Psicologia e lo psicologo presso la società civile, nel tutelarci dalla diffusione di pseudo-professioni (nate da formatori psicologi interessati ai danari!), nel fare relazione istituzionale con la politica per riconoscere la presenza dello psicologo nelle scuole, nel rilascio patenti, nella sanità, nelle cure primarie e via dicendo…

Vi riporto giusto questa pubblicità che ho trovato ieri:

https://www.facebook.com/piccinini.nicola/posts/10211758984786307

Capite la complessità della situazione? Quanti interessi e soggetti intervengono all’interno di processi sinora elencati?

Comunque sia, spero di aver dettagliato meglio il mio pensiero, avremo modo di riparlarne più estesamente 🙂

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300.000€ per progetti a tutela di vittime vulnerabili nel Lazio

La Regione Lazio ha previsto lo stanziamento di 300.000 euro annui tesi ad attuare il protocollo d’intesa per la realizzazione di un sistema integrato di protezione delle “vittime di violenza di genere e di quelle in condizione di particolare vulnerabilità”

Questo importante risultato è stato raggiunto grazie ad un precedente accordo tra Procura della Repubblica di Tivoli e l’Ordine degli Psicologi del Lazio, che ci ha permesso di “modellizzare” una metodologia di intervento a sostegno di tale utenza.

La Regione Lazio, venuta a conoscenza di questa buona pratica, ha deciso di sostenerla con una linea di finanziamento ad hoc.

Il Protocollo appena sottoscritto dall’Ordine degli Psicologi del Lazio, dalla Regione Lazio, Nicola Zingaretti e dal Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma, Giovanni Salvi, si propone quindi di promuovere e finanziare iniziative finalizzate all’assistenza, alla protezione e all’ascolto delle vittime di violenza mediante un approccio “di rete”  – con il concorso di istituzioni giudiziarie, servizi socio-sanitari, centri anti-violenza, forze dell’ordine – al fine di scongiurare il rischio di vittimizzazione secondaria.

Qui di seguito il Facebook Live che ho tenuto con la Dott.ssa Vera Cuzzocrea, responsabile del progetto Tivoli e protagonista del buon esito di questo protocollo, con relativo finanziamento a vantaggio della comunità degli psicologi laziali

https://www.facebook.com/piccinini.nicola/videos/10211707720704737/

Ulteriori dettagli li puoi leggere sul comunicato stampa OPLazio: “VITTIME VULNERABILI, REGIONE PREMIA IL PROTOCOLLO ANTI-VIOLENZA DEGLI PSICOLOGI LAZIO: “ORA ESTENDIAMOLO A TUTTE LE REALTÀ DEL TERRITORIO”

 

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Linee Guida sul Decadimento cognitivo lieve: training cognitivo determinante

L’American Academy of Neurology (AAN) ha pubblicato un aggiornamento delle linee guida sul decadimento cognitivo lieve (MCI), rivedendo la precedente edizione del 2001.

Il decadimento cognitivo lieve – Mild Cognitive Impairment (MCI) – indica un quadro di decadimento che si posiziona a cavallo tra il fisiologico processo di invecchiamento ed un vero e proprio quadro patologico di demenza.

Ci si riferisce in particolare a soggetti over 65 che presentano solitamente disturbi della memoria pur continuando a mostrare un normale funzionamento dell’attività quotidiana. Soggetti che, in significativa parte, progrediscono poi verso l’Alzheimer.

Il decadimento cognitivo lieve interesserebbe il 6,7% della popolazione tra i 60 e i 64 anni.

Secondo i dati dell’American Academy of Neurology, prosegue, interesserebbe l’8,4% delle persone di 65-69 anni, il 10,1% dei soggetti tra i 70 e i 74 anni, il 14,8% della fascia 75-79 anni, il 25,2% di quelli tra 80 e 84 anni.

A distanza di 2 anni dalla diagnosi di decadimento cognitivo lieve (MCI), quasi il 15% dei soggetti over 65 progredisce ad un quadro di demenza conclamata.

Come trattare le persone con decadimento cognitivo lieve?

Le nuove Linee Guida sul Decadimento Cognitivo Lieve confermano e sottolineano la attuale sostanziale inefficacia della terapia farmacologica, in particolare degli inibitori delle colinesterasi (donepezil, rivastigmina, galantamina).

Percorso di stimolazione cognitiva per anziani con demenza lieve e lieve-moderata
Corso Ondemand: “Percorso di stimolazione cognitiva per anziani con demenza lieve e lieve-moderata”

Non è un caso che aziende farmaceutiche come Pfizer abbiano cancellato questi filoni di ricerca, chiudendo reparti e riducendo il personale dedicato. Altre farmaceutiche stanno invece sperimentando nuove molecole, ma i primi risultati arriveranno a partire dal 2023.

Le nuove evidenze scientifiche suggeriscono al contrario che, unitamente a programmi di esercizio fisico

[bctt tweet=”training cognitivi semestrali possono produrre benefici sul Decadimento Cognitivo Lieve” username=”@nicolapiccinini”]

Anche il cervello ha bisogno di essere tenuto in allenamento. Gli studi più recenti confermano che un basso livello di scolarizzazione si associa ad una maggior prevalenza di MCI.

Maggiori informazioni le puoi trovare sulla pagina dell’American Academy of Neurology, mentre qui puoi scaricare il summery delle Linee Guida sul Decadimento Cognitivo Lieve.

Intervento sul Decadimento Cognitivo Lieve e scenari di opportunità professionale

Il CENSIS ci dice – numeri alla mano – che l’Italia è un paese vecchio e destinato ad invecchiare ulteriormente.

[bctt tweet=”Nel 2030 oltre il 26% della popolazione italiana sarà over 65. L’Italia sarà il  paese più vecchio d’Europa” username=”@nicolapiccinini”]

Nell’articolo “Anziani soli e senza assistenza. Quale il ruolo dello Psicologo?” già nel 2011 coglievo uno scenario d’opportunità professionale per lo psicologo di assoluto interesse:

  1. un italiano su quattro è over 65,
  2. circa una persona over 65 su dieci incontra problemi di decadimento cognitivo lieve
  3. di questo enorme numero di cittadini, una gran parte rappresenterà una domanda di intervento sugli stili di vita e sul training cognitivi.

Ecco, a tuo avviso, quali gli scenari lavorativi per lo psicologo? Ed in che termini?

😀

 

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Il duro lavoro dei preSidenti del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi

Il CNOP, ieri, ha risposto con l’articolo “Ancora un duro attacco al Consiglio Nazionale Ordine Psicologi“… in cui NON entra minimamente nel merito delle questioni che ho sollevato.

Poteva serenamente portare numeri, dati, fatti e mi svergognava agilmente. Preferisce una narrazione da Mulino Bianco, paternalistica, melodrammatica, segnata da presunti grandi risultati raggiunti e colma di dolore per questi ingrati attacchi. E chi osa porre criticità… diffama…

Alle chiacchiere rispondo con ulteriori dati e fatti 🙂

Non vi sono illeciti, per me la questione è di DECORO, morale e di opportunità ed ho il diritto (e il dovere) di poterla rappresentare (senza sentirmi minacciato di segnalazione deontologica o di denuncia per diffamazione), così come tutelato dalla Legge italiana!

Nell’articolo “I weekend goderecci del Consiglio Nazionale, con i soldi degli psicologi“, prendendo spunto dalla seduta di Padova, segnalavo tre questioni:

  1. la durata delle sedute (anche in relazione ai contenuti trattati),
  2. il clima ed il sentiment che circonda questi weekend itineranti,
  3. le presunte spese, una stima ipotetica di ciò che costano.

Mi sono preso dell’irresponsabile, del disinformatore, dell’arrecatore di danni ai giovani iscritti ed infine del diffamatore.

Poco male, mi sono messo a scartabellare tutti gli Ordini del Giorno, i Verbali e le email di vari CNOP “fuori porta” a cui ho avuto modo di partecipare e così oggi parleremo invece del “duro lavoro dei preSidenti del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi” 😛

Fatti, non chiacchiere. Così la finiamo!

Analisi degli Ordini del Giorno e dei Verbali

L’Ordine del Giorno (OdG) viene inviato una settimana prima della seduta e riporta orari inizio/fine e punti in discussione. Il verbale viene inviato nei materiali della seduta successiva e posto in votazione, contiene ciò che effettivamente si è svolto.

Alcune volte l’orario di inizio o fine seduta neppure viene riportato a Verbale, solitamente accade quando durano eccessivamente poco. Il tempo minimo per prendere il gettone è di “1 ora e 30 minuti”, conteggerò tuttavia qui 2 ore… è Natale!

Vi rappresento quindi il monte ore di lavoro di questi Consiglio fuori porta

SIRACUSA, 11 e 12 Giugno 2015
Da OdG: inizio alle 10 e fine alle 13.30 (Gio 11), inizio alle 9.30 e fine alle 13.30 (Ven 12)
Da Verbale: inizio alle 10.30 e fine non specificata (Gio 11), dalle 10.10 alle 13 (Ven 12)
(4 ore e 50 minuti effettivi, invece delle 7 ore e 30 min previsti)

MILANO, 11 Luglio 2015
Da OdG: Sabato 11, inizio alle 9.30 e fine alle 13.30
Da Verbale: Sabato 11, inizio alle 9.45 e fine non specificata
(2 ore, invece delle 4 previste)

TRENTO, 16 Ottobre 2015
Da OdG: Venerdì 16, inizio alle 11.30 e fine alle 17.30
Da Verbale: Venerdì 16, inizio alle 11.30 e fine alle 13.30
(2 ore effettive, invece delle 6 ore previste)

BARI, 02 Aprile 2016
Da OdG: Sabato 2, inizio alle 9 e fine alle 12
Da verbale: Sabato 2, inizio alle 9 e fine alle 12.30
(3 ore e 30 minuti effettivi)

L’AQUILA, 01 e 02 Luglio 2016
Da OdG: inizio alle 15.30 e fine alle 18.30 (Ven 1), inizio alle 9.30 e fine alle 13 (Sab 2)
Da Verbale: inizio alle 15.50 e fine alle 18.30 (Ven 1), inizio alle 9.45 e fine non specificata (Sab 2)
(4 ore e 40 minuti, invece delle 6 ore e 30 minuti previsti)

CAGLIARI, 09 Settembre 2016
Da OdG: Venerdì 9, inizio alle 15 e fine alle 19.30
Da Verbale: Venerdì 9, inizio alle 15.10 e fine non specificata
(2 ore, invece delle 4 ore e 30 minuti previste)

BOLOGNA, 29 Ottobre 2016
Da OdG: Sabato 29, inizio alle 9.30 e fine alle 13.30
Da Verbale: Sabato 29, inizio alle 9.30 e fine non specificata
(2 ore effettive, invece di 4 ore previste)

PERUGIA, 16 Dicembre 2016
Da OdG: Venerdì 16, inizio alle 15 e fine alle 19
Da Verbale: Venerdì 16, inizio alle 15.30 non specificata
(2 ore, invece di 4 ore)

TERMOLI, 17 Giugno 2017
Da OdG: Sabato 17, inizio alle 9.30 e fine alle 16
Da Verbale: Sabato 17, inizio alle 9.30 e fine alle 12
(2 ore e 30 minuti effettivi, invece delle 6 ore e 30 minuti previste)

PADOVA,  16 e 17 Dicembre 2017
Da OdG: inizio alle 16 e fine alle 19.00 (Ven 16), inizio alle 9.30 e fine alle 12.30 (Sab 17)
Da seduta effettuata: inizio alle 17.10 e fine alle 19.15 (Ven 16), inizio alle 9.50 e fine alle 11.00 (Sab 17)
(3 ore e 15 minuti effettivi, invece delle 6 ore previste)

Dall’analisi dei verbali risulterebbero quindi 27 ore di seduta di consiglio, spalmate su 13 giornate, in 10 differenti città.
Una media di 2 ore e 4 minuti a giornata, ovvero 350€ di gettone per 2 ore e 4 minuti di lavoro.

DOMANDA: perché girare tante città e fare 2 ore al giorno di lavoro? Perché non fare meno sedute, magari da almeno un 6 o 7 ore?

Non avete contenuti a sufficienza? Va bene, accorpate sedute, fatele a Roma. Con 4 giornate da 7 ore di lavoro, avremmo coperto le 13 che hanno fatto. E’ una questione che posso legittimamente porre? Ora più ora meno?
Ci sono illeciti? No, hanno il potere di far così.
C’è una questione di decoro? Per me si, e vado al punto successivo…

Analisi del clima e del sentiment

PREMESSA 1: queste mie argomentazioni non sono CONTRO qualche persona in particolare. Il livello personale e/o professionale NON mi interessa, saranno certamente tutte brave persone e bravi professionisti. Mi interessa focalizzarmi sulla conduzione generale del CNOP, a cui tutti assieme partecipano.

PREMESSA 2: quando un presidente ospita il CNOP nella propria regione è giusto e sano che abbia un approccio ospitale e miri a far vivere una bella esperienza di Consiglio ai colleghi. Non mi focalizzo quindi sul singolo esempio, ma ne elenco alcuni per provare a rappresentare un clima generale, il sentiment di cornice.

Vi propongo gli stralci di 4 email di briefing (ho tagliato alcuni passaggi, ma senza apportare NESSUNA modifica) e cronoprogramma di sedute di Consiglio.

SIRACUSA
Il CNOP si fa carico per ogni consigliere di due pernottamenti per la partecipazione al Consiglio, e di un terzo pernottamento per la partecipazione al convegno. Se volete anticipare e/o prolungare la vostra permanenza in Sicilia, dovete indicarlo quanto prima.
Giovedì è prevista una breve visita del centro storico di Ortigia, dalle ore 15.30 alle ore 17.00. Alle ore 22.00, cena in piazza Duomo, presso il ristorante del Bar del Duomo: costo preventivato per accompagnatori € 40,00.
Venerdì è prevista una breve visita del teatro comunale in Ortigia (ore 15.00 – ore 15.30) ed una escursione in battello per visitare il porto. Alle 22.00 cena in piazza Duomo, presso il ristorante “Regina Lucia”: costo preventivato per accompagnatori € 45,00.
Teatro greco (“www.indafondazione.org”). Le tragedie si rappresentano al teatro greco al tramonto (ore 19.00) e durano circa 1 ora e mezza.
Il costo del biglietto (posti prenotati col sole alle spalle) in convezione è di € 30,00, invece di € 52,00 (bisogna però confermare entro il 7 aprile).
Le escursioni vengono organizzate in base alle richieste.
Vi consiglio escursioni di una giornata, così da poter prevedere di partire dall’aeroporto di Catania la sera, a chiusura della gita: Etna e Taormina, Il barocco di Noto e di Modica, L’incontro dei due mari: Pachino, Marzamemi e l’isola delle correnti; Piazza Armerina.

PERUGIA
A Perugia l’Hotel Brufani è in pieno centro, perciò sarà facile visitare la città per chi arriverà il venerdì in anticipo rispetto al consiglio.
Il sabato ci trasferiamo, per comodità di tutti e puntualità, ad Assisi con un pulmino. Avremo un light lunch alla fine del premio e del concerto che seguirà (ore 12) e verso le 13 una visita con guida ad Assisi. La visita necessità di circa due ore.
Con chi è interessato ci sarebbe anche la possibilità di fare un giro per i borghi più caratteristici vicini ad Assisi (es. Montefalco o Spello) e visitare una cantina prima di rientrare a Perugia intorno alle 17.30

TERMOLI
Alloggerete nel cuore del Borgo medievale, situato quasi sulla spiaggia e ai piedi del Castello Svevo, con vista sul Trabucco di Termoli.
La sera del 15 giugno vi accoglieremo insieme ai relatori del Convegno al Ristorante “Federico II di Svevia” situato all’ingresso del Borgo. Il Convegno si terrà in un luogo altrettanto incantevole, su un promontorio posto più a nord, nella sala conferenze di “Villa Livia”. Talvolta, è possibile scorgere a Sud-Est, anche i profili delle Isole Tremiti. L’arcipelago è facilmente raggiungibile via mare direttamente dal porto di Termoli con collegamenti attivi durante tutto l’anno.
Una navetta garantirà i vostri spostamenti dal Borgo antico alla contrada ove si terrà il convegno il 16 giugno.
Nelle serate successive, la nostra Segreteria indicherà alcune interessanti manifestazioni organizzate nell’ambito del programma “Estate Termolese 2017”.
Avrete inoltre la possibilità di dedicare qualche ora al sole e al mare di Termoli nel pomeriggio del 17 giugno.

Questa invece la email su PADOVA, da cui è nato il precedente post:
Ecco alcune specifiche indicazioni del programma di questi giorni.
14 dicembre: per chi è già arrivato, cena del convegno offerta dall’Ordine Veneto al ristorante Calandrino, via Liguria 1 a Sarmeola di Rubano. La cena è alle ore 21 per chi volesse andare direttamente, in alternativa ritrovo presso l’hotel Europa alle ore 20.30 per trasferimento.
15 dicembre: convegno presso la sala della Camera di Commercio (piazza Zanellato, 21) dalle 9.00 alle 15.30. Abbiamo previsto un trasferimento con pulmino da e per l’albergo.
Alle ore 15.50 ci si ritrova (puntualissimi!!!) di fronte all’hotel Europa per visita alla Cappella degli Scrovegni. Trasferimento a piedi fino alla Cappella (3 minuti). In alternativa si può essere alla Cappella alle 15.55. Gli orari sono fissi e non si può fare tardi. Visita dalle 16 alle 16.30.
Trasferimento a Piedi fino al Palazzo del Bo – 10 minuti circa.
Ore 16.50 arrivo nella sala da pranzo del rettorato, primo piano di Palazzo Bo, via VIII febbraio 2 Padova. Si prevede un breve saluto di 2 prorettori dell’Università (Mapelli e Gamberini).
Dalle 17 alle 19.30: consiglio
Ritorno in albergo a piedi (10 minuti)
Ore 20.45: ritrovo in albergo per andare al ristorante
Ore 21.00: cena al ristorante Bastioni del Moro, Via bronzetti 18 Padova.
16 dicembre: seduta di consiglio all’interno dell’Hotel Europa (più comodo).
Per chi volesse, prima di partire, sarà possibile un light lunch.

Ripeto, non ho nulla contro i singoli colleghi che qui ho preso ad esempio e che si sono impegnati nel costruire una bella esperienza anche gastronomica, turistica, culturale, artistica e quanto altro (a cui non ho partecipato)… il problema è che noi 21 presidenti siamo lì per altro… siamo lì per quella cosa che alla fine cuba poco più di 2 ore al giorno di lavoro: la seduta di Consiglio!

La sensazione è che tra convegni, cene, escursioni, pulmini, teatri, light lunch e #cappelle alla fine la cornice esterna svuoti di fatto la seduta di Consiglio dell’Ordine Nazionale Psicologi…

DOMANDA: Invece di avere un monte ore dedicato alla cornice esterna che supera, alle volte di gran lunga, le ore dedicate a svolgere il proprio lavoro di Presidenti CNOP, potremmo banalmente creare OdG di almeno 6 o 7 ore, farci pure cene e light lunch ci mancherebbe, ma riservare tutto il resto alla scelta privata dei singoli? 

Insomma, chi vuole fermarsi a godere della cultura, dell’arte, del mare… nessun problema, A PROPRIE SPESE si ferma altri giorni e fa quello che vuole. Diminuirebbero ovviamente il numero di sedute e quindi anche di possibili città da visitare, ma se ne guadagnerebbe in decoro e credibilità, non trovate?

Analisi dei costi e delle spese

Nell’articolo di Padova ho fatto delle stime di costo che, come precisavo, non avevano pretesa di esattezza.

L’obiettivo non era infatti quello di avere “la spesa esatta”, quanto più di evidenziare l’oggettivo scollamento tra l’impegno economico e la resa qualitativa e quantitava della seduta di Consiglio. Lo scollamento tra l’investimento sulla cornice esterna e il contenuto proprio di una seduta di Consiglio.

Rappresentiamo una categoria professionale che non se la passa bene quanto a reddito medio. Ritengo sia giusto – se si lavora con impegno e competenza – avere gettoni o indennità per svolgere al meglio la propria funzione e generare valore per i propri iscritti.
Ma tutto l’eccesso di contorno, personalmente lo trovo di cattivo gusto, inopportuno.

Analisi del contenuto del nuovo danno al CNOP

Infine qualche nota veloce su alcuni passaggi dell’articolo del CNOP

Il mio “duro attacco” avrebbe prodotto “danni di immagine“, in palese violazione dell’articolo 33 del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani che recita: “I rapporti fra gli psicologi devono ispirarsi al principio del rispetto reciproco, della lealtà e della colleganza.(…)”.”

Credo di aver rappresentato criticità sorretto da dati e numeri, ricevendo per contro argomentazioni vaghe e che percepisco come neppure troppo velatamente intimidatorie, che tirano di mezzo in modo improprio il Codice Deontologico o la diffamazione.
Ho il Diritto ed il Dovere di rappresentare un mio punto di vista, sostanziato da elementi concreti. Se si hanno solo chiacchiere come risposta, potrebbe essere meglio tacere.

L’attività di questa consigliatura Cnop è sotto gli occhi di tutti (attenzione particolare ai minori stranieri non accompagnati, Bes e Dsa, benessere a scuola, psicologia scolastica, infanzia ed adolescenza, sicurezza sul lavoro, tutele giuridiche, nuove tecnologie, recupero del territorio, nuovi LEA, psicologia delle cure primarie, psicologia ospedaliera, educazione continua in psicologia, giornata nazionale della psicologia, ecc.) e gli effetti si stanno cogliendo

Il CNOP dice che sono sotto gli occhi di tutti noi psicologi i mirabolanti risultati prodotti. Personalmente riconosco il risultato importante sui LEA, ma circa gli altri presunti traguardi citati voi avete contezza? Cogliete poi la presenza del CNOP sui vostri territori quando viene ad organizzare sedute di Consiglio, convegnistiche varie ed a creare nuovi scenari di opportunità?

Del resto gli ordini del giorno del CNOP si trovano sul sito a disposizione di tutti gli Iscritti e così tra breve tutti i verbali delle riunioni.

Questa è la più bella… del resto sono tre anni che come AltraPsicologia chiediamo maggior trasparenza al CNOP… dopo 3 anni sono riusciti nella mirabolante impresa di mettere gli OdG, a breve (realisticamente entro il 2030?) metteranno anche i verbali… chissà, i nostri figli potranno addirittura vedere, nel 2060 (?!?), bilanci, report di spesa, richieste rimborsi e compagnia cantante…

A proposito dei VERBALI: ad oggi, nell’OdG di ciascuna seduta di Consiglio siamo tenuti a votare il Verbale della seduta precedente, che ci viene allegato nei materiali della seduta. NON disponiamo del verbale approvato e protocollato, non ce lo inviano (tanto è che ho fatto richiesta formale come OPLazio per tutti i verbali di questi 4 anni). I conteggi orari li ho quindi fatti sulla base del Verbale da approvare, che ci inviano nei materiali di seduta. Devo anche precisarvi che MAI E POI MAI hanno chiesto rettifiche circa orari, o fatto notare che non erano presenti orari di apertura o chiusura. Sarebbe assai anomalo se spuntassero psyfuori verbali con orari differenti, e credo che anche i finti sordi siano buoni a sentire ciò che dico… Vi preciso anche che oramai da oltre 2 anni voto astenuto o contrario all’approvazione del Verbale in quanto inizialmente trovavo completamente stravolte le resocontazioni di ciò che dicevo in seduta, alcune volte anche delle correzioni che chiedevo di fare, per tale ragione, con dichiarazione di voto ho detto che non riconoscevo alcun valore di fedeltà al Verbale così come prodotto dal Segretario e che non avrei buttato ulteriore tempo a leggere i successivi, mi sarei al minimo astenuto, o altrimenti votato contrario.

Ancora un duro attacco al Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi irresponsabile, delegittimante, pretestuoso, a pochi giorni dal voto sul DdL Lorenzin, da parte di un suo componente.

Questo invece è il testo di apertura… ma vuoi vedere che se non passa il DDL Lorenzin, alla fine, è perché la mia newsletter – di cui la Ministra è risaputamente assidua lettrice ahahah – ha delegittimato l’intera categoria degli psicologi ed il CNOP? Ma vi pare stabile l’autore di un articolo che attacca in questo modo? Legando le sorti di un Disegno di Legge a delle legittimi critiche che un componente del CNOP invia alla sua mailing list di psicologi?

Considerazione sui rapporti di forza

Anche qui, a mio avviso, si parla di decoro:

  • da una parte un componente del CNOP decide di scrivere un articolo critico, pubblicarlo sul suo blog personale – seppure nella funzione di Presidente di Ordine – e diffonderlo attraverso la sua mailing list personale;
  • dall’altra il CNOP che pubblica un contenuto, che non entra nel merito ma ammonisce circa deontologia e diffamazione, e lo diffonde attraverso i suoi canali istituzionali a tutti gli oltre 100.000 colleghi.

Vi pare una interlocuzione sana e democratica? Ha senso un utilizzo del genere dei canali istituzionali?

Care colleghe, cari colleghi, scusate se vi ho tediato oltre con questo secondo articolo. Sulla questione credo non ci tornerò ulteriormente, se non costretto o per difesa.

Un pò di elementi li avete. Ripeto, non sto puntando il dito verso specifiche persone, né rilevo alcun illecito, rappresento un andazzo che non condivido, che non trovo decoroso, né giustificabile soprattutto rapportandolo alle condizioni in cui versiamo come categoria.

Credo ci si meriti di meglio!

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Primo piano Psicologi & Professione

I weekend goderecci del Consiglio Nazionale con i soldi degli Psicologi. E’ bella la vita :)

26.000€ per 3 ore di lavoro, cene, ristoranti, percorsi artistici… questa la seduta di Padova, ma ti assicuro che è in buona compagnia. Ti rappresento ciò che accade e quanti soldi (degli psicologi) potrebbe costare…

E’ un argomento spinoso quello del “come vengono spesi i soldi degli iscritti ad un Ordine“. Ti riporterò dati e fatti… poi vedi tu 😉

Parto dalla cornice generale: ciascun Ordine regionale deve stornare dalla quota annuale dei propri iscritti una certa cifra e girarla al Consiglio Nazionale Ordine Psicologi per il suo funzionamento. Significa che una parte della quota annuale che versi al tuo Ordine regionale verrà usata dal CNOP e non dal tuo Ordine.

Ordine Psicologi Lazio, ad esempio, storna da ciascuna quota 28€. Moltiplicali per circa 20.000 iscritti ed ecco gli oltre 500.000€ che annualmente giriamo al CNOP.

Anche per rispetto dei colleghi laziali che rappresento, mi sembra quindi premuroso rappresentarti il modo con cui pare siano investite una parte di queste ingenti risorse economiche 🙂

QUI TROVI UN ULTERIORE APPROFONDIMENTO, SUCCESSIVO ALLA RISPOSTA INVIATA DAL CONSIGLIO NAZIONALE A TUTTI GLI PSICOLOGI ITALIANI. RISPONDO ALLE CHIACCHIERE CON ULTERIORI DATI

Il duro lavoro dei preSidenti del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi

Come funzionano le sedute del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi?

Fino al 2014 si facevano a Roma, presso la sede CNOP di Piazza di Porta Pia. L’attuale preSidente di tutti noi, Fulvio Giardina, ha deciso di avere un CNOP itinerante, che gira l’Italia. E così diverse sedute durante l’anno si fanno in diverse regioni, tendenzialmente nella bella stagione il sud e le isole, con l’inverno si prediligono luoghi più nordici.

L’idea è pure carina… porti il CNOP vicino ai colleghi nelle varie regioni, penso io… e invece no, sono dei tour frenetici, zeppi di impegni, un cronoprogramma stringente come vedremo adesso su questo di Padova…

21 Presidenti territoriali che si muovono (Trento e Bolzano sono Ordini provinciali), alcune volte anche componenti dello staff amministrativo di Porta Pia segue a supporto.

Ovviamente le sedute vengono fatte durante il Venerdì ed il Sabato

Capita poi che i vari Ordini territoriali, felici di avere tutti lì da loro, organizzino convegni magari il Giovedì… proprio come è avvenuto in quest’ultima a Padova… ed ecco, così, che i preSidenti che lo desiderano possono arrivare a farsi una dura e frenetica 3 o 4 giorni di lavoro… roba che ti consuma, vè?

Facciamo un test: trova le parole dense!

Ti propongo un gioco. Prova a leggere il cronoprogramma di questa seduta CNOP di Padova ed individua la struttura sottostante di senso, tramite l’individuazione di possibili parole dense… o per lo meno ricorrenti 😛

Giovedì 14 dicembre

  • per chi è già arrivato, cena del convegno offerta dall’Ordine Veneto

Venerdì 15 dicembre

  • altro convegno dalle 9.00 alle 15.30. Abbiamo previsto un trasferimento con pulmino da e per l’albergo.
  • alle ore 15.50 ci si ritrova (puntualissimi!!!) di fronte all’hotel Europa per visita alla Cappella degli Scrovegni.
  • alle 16.50 arrivo nella sala da pranzo del rettorato, breve saluto di 2 prorettori dell’Università
  • dalle 17 alle 19.30: consiglio (in realtà si comincia alle 17.10 e si termina alle 19.15 per visita al Teatro Anatomico)
  • alle 20.45: ritrovo in albergo per andare al ristorante
  • alle 21.00: cena al ristorante Bastioni del Moro

Sabato 16 dicembre

  • dalle 9.30 alle 12.30, seduta di consiglio (in realtà si cominci alle 9.50 e si termina alle 11)
  • prima di partire, sarà possibile un light lunch.

Ovviamente non metto il biglietto di ingresso per la Cappella degli Scrovegni… chiudo un’occhio sull’arte 😉

Quanto si lavora e quanto ci costa quindi questa seduta di Consiglio Nazionale Ordine Psicologi a Padova?

Allora, partiamo da quello che appare essere di contorno alla seduta CNOP, ovvero… la seduta CNOP!

  1. Da OdG inviatoci una settimana fa il venerdì doveva iniziare alle 16
  2. Da cronoprogramma ricevuto mercoledì scorso dura 5 ore e mezza (2,5 venerdì e 3 sabato) ed inizia alle 17… avranno pensato che un’ora in più evidentemente appesantiva e così hanno optato per la Cappella degli Scrovegli
  3. Da realtà di fatto, questo CNOP è durato 3 ore e 15 minuti (Ven: 17.10/19.15 – Sab: 9.50/11.00)

Passiamo quindi ad immaginare adesso quanto è costato in potenza agli psicologi italiani questo CNOP di 3 ore e 15 minuti (un esercizio matematico senza alcuna pretesa di veridicità, ovviamente…):

  1. cena di giovedì sera a carico Ordine Veneto, diciamo un 50€ a testa per, diciamo un 20 coperti (una quindicina di consiglieri più altri eventuali): 1.000€
  2. pernotto di giovedì era per la quindicina di consiglieri a, diciamo, 100€: 1.500€
  3. pranzo di venerdì, diciamo di 35€ ( ci si tiene leggeri!) per circa 20 coperti: 700€
  4. cena di venerdì, diciamo per 50€ per circa 25 coperti: 1.250€
  5. pernotto di venerdì per diciamo 25 persone a, diciamo, 100€: 2.500€
  6. affitto sala riunione di sabato mattina + un fofettario per il light lunch, diciamo: 600€
  7. aggiungiamo anche spese forfettarie a scontrino per bevande, aperitivi, dolcetti e compagnia cantante, che esula dai momenti formali ma rimane rimborsabile, per 21 presidenti: 500€
  8. dulcis in fundo gli spostamenti, diciamo una spesa media di 150€ per i 21 presidenti: 3.150€

11.200€ per fare 5 ore e mezzo di Consiglio?

Ti piacerebbe!!!

In realtà NON ho ancora messo i gettoni di presenza. Ciascun Consigliere prende un gettone di 350€ a giornata, quindi 350€ per 2 giornate per 21 presidenti da un totale potenziale di 14.700€!!!

25.900€ per fare 3 ore e 15 Minuti di Consiglio!

Questo è ciò che potrebbe essere costato! Non inserisco ovviamente le ulteriori spese per l’organizzazione dei 2 convegni, che sono altra cosa. Rimango sulle spese direttamente legate alla presenza dei presidenti che – teoricamente – è legata alla trattazione dell’Ordine del Giorno e non alla partecipazione a convegni e… cappelle!

Mi trovo in imbarazzo, lo trovo vergognoso, mi impegno a rimanere su fatti e numeri, nudi e crudi, perché penso che ciascuno possa trarre le sue considerazioni.

Perché limitarsi ad un gettone quando se ne possono avere due?

Mi chiedo: ma non è possibile far arrivare a Roma i preSidenti, cominciare alle 12 di mattina, terminare alle 16 del pomeriggio, e poi rientrare a casa?

Abbiamo la sede, abbiamo lo staff, gli uffici. Pure che qualche presidente chiedesse di poter stare una notte… va bene… staremmo comunque su cifre DRASTICAMENTE più basse!!!

Padova purtroppo non è un caso isolato…

Purtroppo vi sono diverse altre sedute CNOP che hanno agito la medesima modalità… 21 presidenti fatti muovere per l’Italia, ciascuna impegnato ad organizzare il weekend memorabile… i contenuti dell’Odg rimangono a contorno… e così, da verbale, abbiamo esempi come:

  • L’Aquila, Luglio 2016: Ven 15.50/18.30 – Sab 9.45 senza fine… furono 4 o 5 ore in tutto e mi inalberai pure perché un paio di volte avevamo perso il numero legale a causa di presidenti che allegramente andavano a farsi il caffè, a fumarsi la sigaretta, a sgranchirsi le gambe…
  • Cagliari, Settembre 2016: 15.10/ senza orario fine… questo fu uno dei più surreali, impalpabile, a verbale non rinvengo neppure l’orario di chiusura dei lavori… io non ci sono stato, ma alcuni dissero che la cena/festa organizzata nel castello fuori Cagliari fu memorabile…
  • Bologna, Ottobre 2016: 15.15 / 18… qui 3 ore… uscimmo provati per lo sforzo.. ehmm, scusate, per lo sfarzo…

Mi perdoneranno i 3 presidenti citati… è che ho preso i primi 3 esempi a verbale che mi son capitati, li ho letti in fretta… Se avessi sbagliato possono ovviamente correggere e con piacere ne darò correzione. Li possa rincuorare il fatto che anche le altre trasferte sporadicamente si discostano da questo mood…

E le sedute di Consiglio potrebbero non essere le sole occasioni…

Ci sono le commissioni, i gruppi di lavoro, ecc… altre situazioni in cui i presidenti si muovono a giro per l’Italia, altri gettoniindennità per ruoli di coordinatore, pernotti, viaggi, ristoranti e corredi vari… insomma, potenziali altre occasioni, ma non saprei qui quantificare…

Personalmente stavo nel gruppo su “Tirocini e promozione”, ma me ne sono uscito ben presto. Ero referente per gli studi di settore, ma anche qui ho lasciato dopo che le mie argomentazioni rimbalzavano. Rimango forzatamente nel tavolo della consensus conference sul counseling perché è troppo importante per lasciarla a loro senza nessun presidio…

E neppure ti so parlare delle loro cene, visto che per me mangiare deve essere un piacere e farlo in quel contesto ed in quei climi non me lo favorirebbe… preferisco starmene in solitaria o con i colleghi di Marche e Piemonte (regioni in cui tra l’altro il CNOP non organizza mai nulla, chissà perché…)

 

Care colleghe, cari colleghi… con questo bel post vorrei augurarvi Buone festività!

Lo so, immagino, alcuni di voi mi staranno facendo belle cornazze… mi starete dicendo, digrignando i denti, “come facciamo a passare buone feste dopo aver letto questo post! …‘tacci tua!!!

Eh… il fatto è che avete ragione, tutte queste scorpacciate di CNOP rimangono proprio sullo stomaco (e non sono entrato nel merito dei contenuti trattati nelle 3 ore, altrimenti vi fregavo pure Capodanno e l’Epifania! Vi dico solo, i 2 punti più importanti in discussione sono stati stralciati in quanto o ancora da meglio istruire o viziati da errori procedurali – da me segnalati a verbale – su Codice Appalti)… ma è pur vero che proprio questa è la reazione e la consapevolezza verso cui voglio andare…

Ragazzi qui c’è da cambiare e pure in fretta. Alcune realtà di governo buone e che operano bene e per il bene degli iscritti ci stanno, altre vanno tagliate come i rami secchi di un albero. Lascio a voi l’arduo compito di individuare i rami secchi da tagliare e quelli verdi da coltivare… tra l’altro questo comincia ad essere pure periodo di rinvasi e potature quindi… Milleproroghe permettendo, direi che è il momento giusto di cominciare.

Buone feste ed un caro saluto!
Nicola

NOTA: per i preSidenti che accidentalmente dovessero leggere questo mio post… la foto di copertina della festa natalizia e quella del “trenino party” si legano ovviamente agli auguri di Buone festività fatte ai colleghi a fine post ed non certamente al voler comunicare o lasciare intendere che durante il CNOP si organizzino festicciuole di tal genere 😉 Pace e Amore!

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Primo piano Psicologi & Professione Video

Expert Meeting su Atti e Funzioni dello Psicologo

Quali sono gli Atti e le Funzioni, tipiche e riservate dello Psicologo in Italia?

Prima del VIDEO, che trovi sotto, la premessa 🙂

Il Legislatore, con la Legge 56/89 e con la Legge 170/2003, ha riconosciuto una serie di ambiti e “contenitori semantici” allo psicologo. Tuttavia, a circa 30 anni dall’istituzione di tale figura, nessuno si è mai preoccupato di entrare adeguatamente nel merito.

A Maggio scorso, come Ordine Psicologi Lazio, abbiamo quindi deliberato di condurre un Expert Meeting dal titolo “Il mandato sociale e professionale dell’Art.1 degli psicologi italiani, tra Atti e Funzioni, tipiche e riservate“.

Lo scorso weekend, a Roma, si è svolta la due giorni con il Panel di 25 Esperti, a livello nazionale. In questo video di 30 minuti ti racconto come è andata ed i passi successivi che adesso ci attendono 😉

https://www.facebook.com/piccinini.nicola/videos/vb.1119313279/10211129127120259/

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Primo piano Psicologi & Società

Nel 2050 avremo 132 Milioni di persone nel mondo con Disturbi Mentali

Tra il 2015 e il 2050, la proporzione della popolazione mondiale oltre i 60 anni raddoppierà quasi dal 12% al 22% e, considerando che oltre il 20% degli over 60 soffre di disturbi mentali, che i disturbi mentali e neurologici tra gli anziani rappresentano il 6,6% della disabilità totale (DALY) per questa fascia di età e che i disturbi nelle persone anziane rappresentano il 17,4% degli anni vissuti con disabilità (YLD), c’è di che preoccuparsi.

 

Corso Online
Corso Online “Percorso di stimolazione cognitiva per anziani con demenza lieve e lieve-moderata”

E infatti per l’Oms la salute mentale resta una delle emergenze prioritarie per gli scenari della sanità nei prossimi anni. I disturbi mentali e neurologici più comuni nella terza età sono la demenza e la depressione, che colpiscono rispettivamente il 5% e il 7% della popolazione più anziana del mondo. I disturbi d’ansia colpiscono il 3,8% della popolazione anziana, i problemi di consumo di sostanze colpiscono quasi l’1% e circa un quarto dei decessi per autolesionismo sono tra le persone di 60 anni o più. I problemi di abuso di sostanze tra le persone anziane sono spesso trascurati o erroneamente diagnosticati.

Si stima che siano 50 milioni le persone in tutto il mondo che vivano con demenza e che quasi il 60% di questi viva in paesi a basso e medio reddito. Un numero destinato ad aumentare fino a 75 milioni di persone con demenza nel 2030 e addirittura a 132 milioni nel 2050 (controllare perché i dati sui grafici sono diversi).

[bctt tweet=”La depressione causa grande sofferenza e porta a compromettere il funzionamento nella vita quotidiana.” username=”@nicolapiccinini”]

La depressione è sotto diagnosticata e sottoposta a trattamento insufficiente nelle strutture di assistenza primaria. I sintomi sono spesso trascurati e non trattati perché coincidono con altri problemi riscontrati dagli adulti più anziani.

 

Scarica i 3 ebook dell’OMS su salute mentale e demenza

 

[sociallocker id=”141095″]

  1. Piano azione salute mentale 2013-2020
  2. Piano demenza 2017-2025
  3. Demenza priorità salute pubblica

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Per questo l’Oms torna a parlare ancora una volta del tema e rilancia il suo piano d’azione contro le demenze sintetizzabile in quattro obiettivi principali:

  • rafforzare una leadership e una governance efficaci per la salute mentale;
  • fornire servizi completi, integrati e reattivi per la salute mentale e l’assistenza sociale in contesti basati sulla comunità;
  • attuare strategie di promozione e prevenzione nella salute mentale;
  • rafforzare i sistemi informativi, le prove e la ricerca per la salute mentale.
Secondo l’Oms, poi, è molto importante preparare gli operatori sanitari e le società per soddisfare i bisogni specifici delle popolazioni più anziane, tra cui:
  • formazione per i professionisti della salute nel fornire assistenza agli anziani;
  • prevenire e gestire malattie croniche associate all’età, inclusi disturbi mentali, neurologici e di uso di sostanze;
  • progettare politiche sostenibili a lungo termine e cure palliative; e
  • sviluppo di servizi e impostazioni adatti all’età.

 

 

Tratto da QuotidianoSanità

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Primo piano Psicologi & Società

Nuove Linee Guida su IPERTENSIONE: determinante lo “stress psicosociale”

Lo stress psicosociale è un fattore di rischio per l’ipertensione e in quanto tale deve esser considerato nel progetto di cura del paziente.

Questo viene affermato nelle nuove Linee Guida sull’Ipertensione, pubblicate nel 2017 dall’American College of Cardiology (ACC) e dall’American Heart Association (AHA).

[bctt tweet=”La modifica dello stile di vita è la pietra angolare del trattamento dell’ipertensione. Robert M Carey, University of Virginia” username=”@nicolapiccinini”]

Corso Ondemand: “Il gruppo psicologico con persone affette da patologie croniche”

La guida 2017 è specificamente dedicata a prevenzione, rilevazione, valutazione e gestione dell’ipertensione arteriosa negli adulti. Rispetto all’edizione 2003 del JNC7, scompare la categoria della ‘pre-ipertensione’ (in precedenza indicata da valori di 120-139 mmHg per la sistolica e 80-89 mmHg) e si abbassa il livello di normalità, non più 140/90, ma 120/80 mmHg.

L’abbassamento delle soglie porterà ad un aumento di circa il 14% degli ipertesi, la gran parte dei quali gestibili tuttavia con un accurato counseling psicologico sugli stili di vita ed i comportamenti salutari, più che con farmaci ipertensivi.

A triplicare saranno soprattutto gli ipertesi under 45, mentre le donne classificate come ipertese in questa fascia d’età raddoppieranno.

Scarica il documento integrale!

 

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Nuove Linee Guida su IPERTENSIONE 2017

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