La frase tipica del giovane psicologo iscritto all’ENPAP è una cosa del tipo “che me ne frega dell’ENPAP, magari ci penserò tra qualche decina d’anni, e comunque con i due euro in croce che avrò di pensione…”
Nulla di più ingenuamente errato! Conoscete la differenza tra sistema contributivo e sistema retributivo?
La differenza è abissale e ti chiarifica il motivo per cui la buona gestione dell’ENPAP dovrebbe stare a cuore SOPRATTUTTO ai giovani psicologi iscritti all’Ente 😉
Il SISTEMA CONTRIBUTIVO viene utilizzato dall’ENPAP e da altre giovani Casse nate con il DLgs 103/96
In pratica per ogni nuovo iscritto viene attivato uno specifico conto personale su cui il collega andrà a versare negli anni i suoi contributi. Tale conto aumenterà nel corso del tempo in base all’ammontare dei contributi versati dal singolo iscritto ed in base ai rendimenti finanziari degli investimenti ENPAP (che si spera siano positivi..).
Prima si comincia a versare, più si versa, migliori saranno le rendite generate dall’Ente e più alta sarà poi la pensione.Il SISTEMA RETRIBUTIVO viene utilizzato dall’INPS e da altre casse tipo giornalisti, medici, architetti, ecc..
Qui la pensione riconosciuta viene calcolata sulla base degli ultimi redditi dichiarati prima del pensionamento (presumibilmente più alti rispetto a quelli del giovane collega). La gestione delle pensioni di oggi viene garantita dal flusso di contributi dei lavoratori di oggi. Di fatto l’attuale crisi lavorativa, il venir meno del flusso di contributi, sta facendo collassare tale sistema (o meglio, l’ha collassato, ma nessuno ce lo dice chiaramente).
L’ENPAP è una cassa giovane, è normale che i senior andati in pensione in questi anni stiano prendendo pensioni da miseria! Hanno avuto pochi anni per versare contributi ed il loro conto personale non ha avuto tempo di arricchirsi.
Un pò di numeri
Attualmente l’ENPAP conta circa 41.000 iscritti.
Oltre il 5% degli iscritti ENPAP ha meno di 30 anni.
Oltre il 60% degli iscritti ha un’età compresa tra i 30 ed i 44 anni
La fascia 35/39 è in assoluto la più presente.
Ogni 6 iscritti circa, cinque sono donne.
Il reddito cresce con l’avanzare dell’età, fino a toccare il picco nella fascia 60/64
L’aspetto paradossale
Il sistema contributivo ci dice che è proprio il giovane psicologo a doversi OCCUPARE ADESSO dell’ENPAP, della sua pensione, delle politiche di investimento della propria Cassa.
Paradossalmente i giovani, che sono la gran parte degli iscritti, sono invece quelli che in minor numero vanno a votare e che si interessano delle vicende dell’ENPAP… troppo distante, troppo tecnico, troppo nauseabondo 😉
AltraPsicologia per l’ENPAP
AltraPsicologia sta proponendo un programma ed una lista di colleghi candidati alle prossime elezioni ENPAP di gennaio 2013. Come già ho avuto modo di scrivere, personalmente mi candiderò al CIG Centro assieme ad altri 7 colleghi.
AP è attiva 12 mesi l’anno e NON all’arrivo delle vigilie elettorali.
Penso abbiate avuto modo di verificare il lavoro che costantemente facciamo. Non abbiamo certo bacchette magiche, né proponiamo ricette miracolose!
Per l’ENPAP possiamo garantire sicuramente competenza, impegno, trasparenza ed etica 😀
0 risposte su “ENPAP? Una questione per GIOVANI psicologi!”
Perfetta sintesi del problema, Nicola.
Il vero problema dei giovani psicologi è proprio l’astensionismo della grande maggioranza (magari perchè pensa – erroneamente – “che non serva”, o che “non gli interessi”); astensione che consente così, per passività, ad una piccola minoranza di fare tutto quello che vuole (per poi magari lamentarsene…).
Logica masochistica a dire poco, soprattutto per i colleghi più giovani, che più hanno da perderci.
I cambiamenti sono possibili, sempre; ma solo nella misura in cui li si vuole veramente.
Lo proponiamo agli altri come psicologi, per una volta applichiamolo a noi stessi ! 🙂
o magari uno non si fida di ci gestisce sti soldi che uno versa…
Salve ,
Grazie ad altrapsicologia per tutta la sua attività. Io sono una “giovane” psicologa che versa puntualmente quanto deve alla ‘ enpap . Ora vorrei chiedere molto ingenuamente se secondo voi effettivamente quanto versato confluira’ nella mia futura pensione. Diversamente cosa potrebbe succedere ??
grazie