Come già detto in altre occasioni, sempre più italiani cercano informazioni su Salute e Benessere su Internet. Oltre il 90% delle ricerche on line viene effettuato su Google.
Semplificando, fino ad un paio d’anni fa, se il tuo sito web non spuntava nelle prime due pagine di Google rimanevi pressoché invisibile. Oggi l’assunto è sempre più sfumato ed incerto.
Nel processo di ricerca, scelta ed acquisto di prodotto, servizi e/o professionisti sempre più importanza rivestono i social network. Le persone controllano se un loro amico ha acquistato quel servizio, hanno piacere a leggere i commenti di altri acquirenti o lettori, esse stesse condividono opinioni ed esperienze d’uso su Facebook, Twitter o altri social network.
Al di là dell’essere presenti in prima pagina di Google (che comunque è cosa positiva e da ricercare), la scelta d’acquisto è sempre più dialogica e social.
Per il professionista è quindi strategico curare e sviluppare brand e reputation presso le proprie nicchie di utenza target. Questo processo è sostenuto da un proprio sito web, dalla presenza sui social e da contenuti e relazioni di qualità.
Sempre più colleghi se ne stanno rendendo conto ed iniziano ad investire nello sviluppo di un proprio sito web professionale.
Una delle domande classiche che mi viene rivolta quando vengo contattato per la creazione di siti web e blog è: “ok il sito web, ma poi come faccio a diventare primo su Google?!?!”
Anche Google sta modificando i criteri con cui indicizza ed elenca i risultati della sua ricerca.
Fino a uno o due anni fa l’ottimizzazione sui motori di ricerca faceva riferimento all’acronimo S.E.O. (search engine optimization) e consisteva in “tutte quelle attività finalizzate ad ottenere la migliore rilevazione, analisi e lettura del sito web da parte dei motori di ricerca attraverso i loro spider“. Una consulenza SEO comporta tutta una serie di azioni internamente al codice del sito web, alla sua struttura, al contenuto pubblicato, ma anche numerose e complesse azioni effettuato fuori dal sito web, su Internet.
All’interno di questa gestione piuttosto tecnicistica e deterministica, il pagerank è l’algoritmo forse più famoso che Google usa per decretare il posizionamento di una pagina nei risultati di ricerca.
Dal SEO al “Social SEO”. Dal PageRank all’AuthorRank
Di fatto, una buona consulenza SEO era spesso in grado di far salire nei risultati di Google pagine anche di non reale qualità, così abbassando la qualità del servizio.
Google, in particolar modo a partire dal lancio del suo social Google+, ha quindi colto la palla al balzo: diminuire il peso dei classici criteri SEO (tecnicistici e deterministici) e dare sempre più peso ai contenuti apprezzati e condivisi sui social. Quindi valutati di qualità dagli stessi fruitori.
I classici criteri SEO ci sono ancora, ma l’authorship, ovvero la rilevanza e reputazione di colui che scrive e pubblica il contenuto, diviene un elemento sempre più strategico.
In pratica Google ci offre la possibilità di legare i contenuti che pubblichiamo sul nostro sito web al nostro account Google+. Più questi contenuti saranno apprezzati dai lettori, riceveranno I Like, verranno condivisi, retwittati, ecc… più potranno scalare i risultati di Google ed essere anche brandizzati con la nostra foto personale:
Prova a seguire quanto spiega Google nella pagina di Google+ sull’Authorship 🙂
Coltivare l’authorship significa sviluppare brand e reputation!
Più sarò bravo ad ascoltare e dialogare con la mia utenza target, a creare spazi conversazionali sul mio blog o sui social, a pubblicare contenuti di qualità che poi verranno condivisi e valutati positivamente… più la mia reputation si svilupperà, maggiore sarà la mia authorship agli occhi di Google.
Il grado di authorship verrà rielaborato da Google tramite l’algoritmo di authorrank, che sempre più peso avrà, in affiancamento a quello di pagerank. In pratica Google (anche grazie ad altri strumenti tipo Panda e Penguin) accetterà sempre meno posizionamenti tramite tecniche SEO e sempre più cercherà di posizionare i risultati sulla base del gradimento dei fruitori, in un’ottica di qualità e reale aderenza.
Consigli per aumentare la propria Author Rank
- avere un sito web o blog professionale ed agganciarlo al proprio account Google+
- pubblicare contenuti di qualità ed interesse per una specifica nicchia di utenza
- stare sui social (anche su Google+), ascoltare, conversare, far interagire l’utenza target sui propri contenuti
- integrare il sito web o blog ai principali social network
- ed ovviamente… non dimenticare che i classici criteri SEO sono comunque ancor oggi molto importanti 🙂
E tu, come stai messo?
Già ti stai muovendo in questa direzione? Hai un tuo sito web? Utilizzi i social in modo adeguato? Ti è chiara la linea di sviluppo tracciata dall’articolo?
Un caro saluto e buon lavoro,
Nicola Piccinini