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CNOP partorisce il topolino, e neppure riesce a chiamarlo per nome.

Attendevamo una posizione chiara, forte, netta, decisa… ne è uscita una posizione vaga, eludente, per il sottoscritto strabiliante.

Mi riferisco ovviamente alla pubblicazione sulla pagina UFFICIALE Facebook  del CNOP un editoriale de “La Croce”.. La comunità professionale è insorta, fiumi e fiumi di messaggio indignati.

Oggi, con molta calma, il CNOP – nella persona del Presidente Giardina – pubblica il (suo personale) comunicato dal titolo “A proposito di Facebook

Già il titolo è tutto un programma: “A proposito di Facebook

Ma come diamine ti viene in mente un titolo del genere?
Migliaia di colleghi hanno chiesto a gran voce al CNOP di dichiarare pubblicamente la propria contrarietà a qualsiasi teorizzazione riparativa / gender, mi aspettavo un titolo tipo “Il CNOP ribadisce la propria contrarietà e bla bla bla…” o cose del genere… ed invece… a proposito di Facebook… che coraggio!

So che il CNOP si avvale profumatamente di un “consulente comunicazione”. Ma che dice? Ha dato il suo ok? Chi ha partorito questo titolo?

Insomma, cominciamo la lettura… ecco il primo paragrafo:

“La pagina Facebook è stata attivata al fine di promuovere e facilitare il dibattito su questioni di interesse psicologico sia all’interno che all’esterno della comunità professionale, senza costituire in alcun modo veicolo di comunicazione ufficiale del CNOP

La fanpage viene chiamata/definita/considerata universalmente come “PAGINA UFFICIALE FACEBOOK”… vuoi vedere che tendenzialmente un lettore di una pagina UFFICIALE Facebook potrebbe incorrere nel dubbio che ciò che trova lì sia la posizione UFFICIALE dell’Ente che ha attivato la sua pagina UFFICIALE Facebook?

Come può affermare il Presidente Giardina che “non costituisce in alcun modo veicolo di comunicazione UFFICIALE del CNOP“? Scherziamo? Scegli allora un altro spazio, oppure mettilo a chiare lettere nella copertina! Inserisci una frase tipo:

Caro lettore, sappiamo che nelle pagine UFFICIALI Facebook solitamente gli Enti pubblicano contenuti corporate, ma stai attento… noi abbiamo deciso di pubblicare di tutto di più, un pò a caso, che tanto non rappresenta la nostra posizione UFFICIALE!

Cioè, io mi occupo pure di social media, capite lo sbigottimento? Sono strabiliato!

Dopodiché prosegue tentando di tenere dritta la barra all’inverosimile:

In data 09/04/2015 nella pagina Facebook è stato riportato un articolo che commenta un percorso formativo contro ogni tipo di discriminazione svolto presso il Liceo Scientifico “Meucci” di Aprilia. Questo commento, che non corrisponde assolutamente alla mia personale opinione, poteva/doveva essere criticato e contestato a supporto soprattutto degli insegnanti e degli allievi di quella scuola. Invece, alcuni lettori hanno inteso, per il sol fatto che l’articolo in questione è di un giornale notoriamente su posizioni integraliste, una improbabile adesione del CNOP alle loro posizioni

Avete quindi capito la raffinata strategia? Hanno pubblicato l’editoriale di un quotidiano “notoriamente su posizioni integraliste” in verità per suscitare in noi iscritti critiche e contestazioni a supporto di insegnanti e allievi. Raffinatissimi! Ed ovviamente è assurdo che qualcuno abbia invece pensato che un simile contenuto sulla pagina UFFICIALE del cnop potesse configurare una PROBABILE adesione alle loro posizioni…

L’articolo si chiude con la citazione dell’art. 4 del Codice Deontologico a sostegno della linea editoriale adottata. Ok il rispetto di opinioni e credenze, ma ci sono anche articoli che parlano di attenersi RIGOROSAMENTE a posizioni scientifiche condivise dalla comunità professionale.

In assoluto sono deluso che in tutto il comunicato il CNOP – di fatto – NON NOMINA né prende posizione sulla questione oggetto dell’indignazione dei colleghi, ovvero su terapie riparative e teorizzazioni gender.

Non una parola, non un accenno… a proposito di facebook… dovevate rispondere voi… e poi l’art.4… un continuo svicolare dalla questione vera, che rimane ancora non dichiarata, e che a questo punto reputo assai inquietante:

CNOP  – ESECUTIVO DEL CNOP – sei a favore delle terapie riparative e delle teorizzazioni gender?

Non riesco ad esprimere il rammarico di tale modalità. Si evita di prende una posizione chiara, chiamandola per nome, si mostra una scarsa conoscenza dei social e delle dinamiche comunicative odierne, ma al contempo ci si avvale profumatamente un (?!?) consulente comunicazione… bah…

Dubbi sparsi… amarezza diffusa…

Una risposta su “CNOP partorisce il topolino, e neppure riesce a chiamarlo per nome.”

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